domenica 25 dicembre 2016

E allora si parte!

E poi un giorno ti svegli e la tua percezione delle cose è cambiata...
D'un tratto la PMA non mi fa più così paura, anzi, sembra quasi una strada sicura da imboccare perchè, se non altro, è un alternativa alle delusioni che i nostri corpi ci hanno dato in questi sedici mesi.
Se fino a qualche giorno fa, rivolgerci alla PMA era come accettare che avevamo fallito nella cosa più naturale del mondo, era come ammettere che se fossimo vissuti anche solo un secolo fa (o settanta anni fa) avremmo dovuto arrenderci all'idea che figli nostri avremmo potuto non averne mai, tutto d'un tratto ho abbracciato l'idea di volermi lanciare in questa avventura, forse perchè, solo dopo aver detto "SI" ho sentito che non avevo più riserve o rimostranze a riguardo.
Ma lasciate che vi dica un po' com'è avvenuta la mia "conversione".
Una settimana fa circa ho iniziato a fare ricerche sui vari centri PMA, su dove andare, a quale rivolgerci, quali erano in convenzione, il costo, ecc...
La mia prima scelta era ricaduta su un famoso centro toscano.
Ho quindi chiesto info a riguardo sul mio fidato forum, e una delle mie amiche digitali mi ha invece parlato di un centro in Lombardia, anche esso abbastanza famoso, dove il ticket era molto minore rispetto a quello toscano. In oltre lì ti mandano tutti gli esami da fare via mail prima di fare il primo colloquio, il che mi sembra un'ottima cosa per velocizzare i tempi e pane per i denti di un'organizzatrice provetta come me.
I due centri distano ugualmente due ore da casa mia, per cui la distanza non era una variabile da prendere in considerazione per la scelta.
Chiamo quindi il centro lombardo e loro mi chiedono di mandare una mail per autorizzarli a spedire gli esami in chiaro. Io faccio subito quest'operazione, solo che passano 48 ore senza ricevere risposta...
Finchè venerdì mi decido a chiamare per chiedere se avessero visto o meno la mia mail, e per fortuna che ho chiamato! Era finita nello spam -.-"
In quattro e quattrotto mi mandano gli esami da fare.
Tra questi ci sono solo 2 esami validi che ho già fatto: Pap test e eco mammaria (se non altro la mutazione genetica e il suo protocollo di prevenzione mi vengono in aiuto in questo caso). Solo che non trovo il referto di questo pap test eseguito nel 2015. Panico! Ho rivoltato la casa come un calzino... non c'è traccia del pap test. Ho mandato quindi una mail al consultorio, e credo che appena riapre ci andrò direttamente, per chiedere se possono riesumare loro e ristamparmi il referto.
Ovviamentè è l'unico esame che non è riportato nel mio Fascicolo sanitario online... chissà perchè.

Dopo aver fatto tutte queste cose, e aver quindi deciso di voler fare la PMA, e aver visto che non è detto che si debbano spendere fior di quattrini e fare lunghe liste d'attesa (come sapete il fattore tempo era fondamentale per me), le mie paure e le mie resistenze si sono dissolte.
Tutto d'un tratto non vedo l'ora di iniziare.
Finalmente mi sembra di vedere una luce in fondo al tunnel!
Non ho più paura di farmi di ormoni, o di affrontare qualsiasi esame o visita pur di realizzare il nostro sogno.
Non mi sento più diversa o inferiore a chi un figlio può farlo nell'intimità della sua casa. Mi sento forte come non mai e pronta a fare qualsiasi cosa per dare alla luce i miei figli. Il frutto dell'amore tra me e mio marito.
Per tutto il tempo ho rinnegato la possibilità della PMA, pregando Dio in ostrogoto per chiedergli di compiere un miracolo e di farci avere un figlio naturalmente. Ma lo stavo facendo per me: perchè avevo troppa paura di affrontare la PMA e tutto il bagaglio emotivo che porta con sè.
Ma dovevo solo mettere da parte l'orgoglio e accettare che ci serve aiuto. Che ci serve una mano dalla medicina per realizzare i nostri sogni... Ciò non toglie che quella minima percentuale di possibilità che io resti incinta normalmente esiste ancora, ma non spero più con tutta me stessa SOLO in quella e non ripongo più tutte le mie speranze solo lì. Ora vedo la PMA come una valida e ottima alternativa e mi meraviglio di come io abbia cambiato idea così repentinamente e soprattutto senza alcuna remora.
E' come se avessi fatto il passo decisivo: quello in cui ho smesso di pensare a me e a quello che era giusto per me (concepire nostro figlio in modo tradizionale) e abbia cominciato a pensare che farei di tutto per i nostri figli, anche cose che prima non avevo preso in considerazione.

Oggi è Natale. L'anno scorso ero felice, in questo giorno, ma un velo di tristezza avvolgeva il mio cuore. Non sapevamo ancora che ci fosse un problema, ma il mio sesto senso mi diceva che qualcosa non andava. Ricordo di non essermi goduta a pieno le feste per questa sensazione che sentivo come uno spillo nel cuore. E infatti di lì a pochi giorni avremmo scoperto la verità...
Questo Natale posso davvero dire di essere felice. Sento invece che abbiamo imboccato la strada giusta e che il 2017 sarà carico di bellissimi doni, e uno di questi sarà il nostro bambino. Spero che anche sta volta il mio sesto senso ci prenda! Se non altro è una previsione bellissima.
Buon Natale a tutti voi.

giovedì 22 dicembre 2016

Il filo rosso

Il giorno che ho conosciuto mio marito fu un giorno speciale per me. Era la prima volta che partecipavo alla fiera di fumetto e videogames più importante d'Italia e non stavo più nella pelle. Ero andata appositamente a casa di amici che viveano in quella che poi è diventata la mia città di adozione che dista un paio d'ore d'auto da Lucca. Ero molto lontana da casa mia, ma ero davvero felice perchè desideravo realizzare questo sogno da quando ero una ragazzina.
Marito, che allora non conoscevo affatto, si presentò quella mattina a casa di questi amici, insieme ad altra gente ed era accompagnato da una giapponese tanto carina, che io erroneamente pensai fosse la sua ragazza.
A colpo d'occhio, quando lo vidi, mi piacque subito. Aveva, e ha tuttora, un viso gentile, con un'aria un po' sbadata che secondo me fa parte del suo fascino. Quel giorno ci siamo solo stretti la mano e a stento abbiamo scambiato qualche frase di circostanza. Io ero più interessata alla giapponese con cui potevo finalmente esercitare le quattro parole in croce che conoscevo della lingua, che a Marito. Però ogni tanto lo guardavo e pensavo tra me e me che lo trovavo proprio carino! Però allora avevo un intrallazzo con un ragazzo della mia città e il mio cervello era per lo più occupato da lui. Ma era già un gran traguardo che un altro essere vivente avesse distolto la mia attenzione dal primo ragazzo, perchè davvero, ero innamorata persa di lui, per cui Marito doveva proprio aver colpito nel segno pur non facendo assolutamente nulla! Anzi, credevo di non interessargli minimamente perchè davvero non mi aveva rivolto la parola nemmeno una volta!
Con mia grande sorpresa, il giorno che ripartii, pranzammo insieme io, lui e altre due amici, e solo allora (a 30 minuti dalla mia partenza) si interessò a me cominciando a farmi un sacco di domande sui miei interessi, sui giochi a cui giocavo, i fumetti che leggevo ecc.
La cosa si fermò lì per nove mesi.
La mia relazione col tipo su citato finì di lì a pochissimo, e poi ebbi un'altra breve storia con un altro ragazzp. Io e Marito ci siamo sentiti tipo 2 volte in croce via skype in tutti questi mesi e una a pochissimi giorni dal nostro reincontro, poichè tornai a visitare i miei amici.
Quando tornai, praticamente il giorno dopo il mio arrivo, io e Marito abbiamo iniziato la nostra storia d'amore. Lui, che è un tipo estremamente timido, aveva trovato non so come il coraggio di baciarmi davanti a tutti, facendo un salto nel vuoto pazzesco per i suoi standard, andando anche oltre le mie fantasie più sfrenate!
E posso solo dire che sono estremamente felice che lo abbia fatto, perchè posso affermare con certezza, dopo 7 anni, che è l'uomo giusto per me.
Ogni volta che penso agli eventi assurdi che ci hanno portato a conoscerci e a stare insieme, mi sembra di scorgere il famoso filo rosso del destino che ci ha tenuti collegati fino al nostro incontro e poi fino ad oggi. E sono sbalordita da come tutto abbia concorso a farci essere qui oggi.
Sono davvero grata per la persona che ho al mio fianco. Grazie.

Fonte Pinterest

mercoledì 21 dicembre 2016

Se non resti incinta è solo una questione di mente

Esco a cena con le mie migliori amiche. Si parla dei nostri progetti per quanto riguarda la PMA, dato che il tempo di tentativi "al naturale" che ci siamo dati sta scadendo.
Purtroppo, con tutte le loro buone intenzioni, dubito che le mie amiche comprendano a pieno la nostra scelta. A. pensa che data la mia giovane età dovremmo adottare "tanto siamo giovani e i figli ce li danno subto". Ora non so se questa cosa sia vera o meno, ma so che in Italia è molto difficle adottare, e se vuoi adottare è meglio che ti rivolgi all'estero e costa molto di più della PMA. In oltre Marito non è aperto al discorso adozione, e non so nemmeno se lo sono io al momento.
B. che è molto empatica cerca di capire e mi fa delle domande sull'iter.
C., sentendo dei nostri piani, dice che secondo lei è una questione di testa, di rilassamento (non di astenozoospermia di Marito e dei suoi testicoli più piccoli della norma). Al che devo ricorrere a tutte le mie forze per non esplodere e per mantenere la calma - perchè ovviamente è tipo la trilionesima volta che sento questa cosa.
"Io mi auguro che tu non ti debba mai trovare nella mia situazione" le ho detto "ma ti assicuro che se dopo mesi di tentativi e con una causa conclamata (ma fai pure senza) qualcuno ti dice che devi solo rilassarti, l'unica cosa che vuoi fare è sbattere la loro testa nel muro" e giuro che ho detto queste parole in modo molto contenuto, ma si capiva che aveva toccato un nervo scoperto. Fatto sta che poco dopo si è scusata. E io le ho detto che era tutti ok, e che probabilmente avrei detto la stessa cosa anche io al suo posto (o forse no) ma che se non ti trovi a combattere l'infertilità è una cosa che non si comprende davvero finchè non capita a te.
E io non voglio che nessuna debba stare male come sto male io. Vorrei solo che le persone che mi sono vicine mi capissero. Ma so di chiedere tanto. E' come chiedere a un astemio di empatizzare con i motivi per cui qualcuno è un alcolizzato. Gli può dispiacere per l'alcolizzato, ma non capirà MAI davvero i motivi che spinge la tal persona a bere. Non so se ho fatto un esempio calzante, però secondo me chi non ha ancora provato ad avere dei figli, o li ha avuti senza applicarsi a farli (è successo subito o quasi subito) ha difficoltà a comprendere i sentimenti di chi vuole un figlio e, per un motivo o per un altro, non riesce ad averlo.
Vorrei che si mettessero nei miei panni anche solo per un giorno, tipo quando mi viengono le mie cose e ogni speranza che ancora avevo si infrange. Forse il dolore che provo gli resterebbe impresso. Forse capirebbero che non c'entra il rilassamento, dato che quando faccio l'amore con mio marito non penso che lo stiamo facendo per concepire, ma lo facciamo perchè ci va prima di tutto. Forse capirebbero che anche se speri con tutte le tue forze che uno spermatozoo arrivi dove deve, è molto difficile che ce la faccia senza un cospicuo esercito di compagni che lo aiuti a risalire le tube. E se i numeri non sono dalla nostra, davvero solo un miracolo può farmi restare incinta.
Forse capirebbero che l'ansia non ce l'ho nemmeno più. Ho tre fasi nei 30 giorni del mio ciclo, e forse sono dettate dagli ormoni ma sono pressappoco così: fase inizio ciclo, rassegnazione, tristezza, paura di non vedere mai il traguardo. E' la fase delle domande, delle lacrime, degli abbracci impotenti ma carichi d'amore di mio marito. E' la fase in cui sono più suscettibile alle scemenze dette dalle persone sulla nostra situazione.
Fase pre ovulazione/ovulazione: è la fase del provare. Sono animata da una buona dose di speranza, ma non sono più ossessionata dalla baby dance come nei primi mesi, dove credevo fosse solo una questione di avere più rapporti concentrati. E' la fase dove mi godo di più mio marito nella nostra intimità. E' la fase in cui a volte mi lascio andare al pensiero di quel famoso spermatozoo, che unito al mio ovulo diventa il nostro bambino. E' una fase in cui sono molto positiva, o comunque neutrale, ma mai negativa. Un po' come quelli che giocano d'azzardo e pensano che questa volta possono vincere il jackpot, perchè ci hanno provato così tante volte che per una statistica dopo un tot di tentativi qualcosa la vinci!
Fase che va da una settimana prima del ciclo al ciclo: di solito qui iniziano a presentarsi i sintomi del mestruo. Quindi il seno che mi fa male, ogni giorno sempre di più. Verso il 5-6 po a volte ho delle perdite che poi si fermano. Piccoli crampetti addominali che vanno e vengono. Poi all'11 po, puntuale, primo spotting che decreta la fine dei giochi. A volte si prende gioco di me perchè va e viene. Ma poi inizia e non puoi farci nulla. Questa è la fase delle speranze che si sbriciolano, lentamente. E' la fase in cui cerco di dirmi che tanto lo sapevo, che non mi importa, che io e Marito stiamo bene anche da soli. Il che è vero! Noi stiamo davvero bene da soli. Ma io vado in giro nel mondo con un buco a forma del mio bambino nel cuore. E fa sempre più male.
Ammiro quelle persone che aspettano. Quelle che dicono che prima o poi arriverà e che intanto loro aspettano continuando a provare con gli unici mezzi che hanno.
Io non riesco. Come ho già detto, il tempo che passa è una cosa che mi atterrisce. E non voglio arrivare a 40 anni, guardarmi indietro, e dire "ah se avessi fatto!"
Ci sono tante persone che col corso del tempo ce l'hanno fatta senza supporti medici, anche se la medicina li aveva battezzati sterili.
Ma io non riesco. Ho 29 anni, sono "giovane" e ho sempre voluto avere figli da giovane. Se la natura me l'avesse permesso sarei diventata madre a 28, ma non è stato così. Preferisco provare la strada della PMA, seppur mi spaventa, che aspettare un qualcosa che non so se accadrà. Perchè la paura che potremmo aspettare in eterno e finire il tempo a nostra disposizione mi fa ancora pià paura.

martedì 20 dicembre 2016

Almeno c'è la PMA

Torno qui dopo sei mesi.
No, non sono rimasta incinta, e anzi, abbiamo scoperto il 17 agosto che l'astenospermia di mio marito è peggiorata con l'assunzione dell'integratore datogli dal suo andrologo.
Per cui lo ha sospeso e per quattro mesi circa non ha preso nulla, fino ad ora dove ha ripreso ad assumere la Maca che almeno pareva aver sortito un certo effetto.
Io oscillo da momenti di euforia del tipo "ma sì; prima o poi ce la faremo; siamo giovani; Dio è dalla nostra; almeno c'è la PMA" a momenti di totale sconforto che di solito coincidono con il mestruo, in cui mi sento schiacciata dalla nostra situazione. E questo è uno di quei momenti.
La PMA è sempre più una spiaggia possibile, e pensarci non mi fa sentire meglio, ma anzi mi getta in uno sconforto enorme. Oltre al fatto che la scelta del centro è difficilissima poichè ci sono in ballo non solo dei soldi, ma anche il tempo, il cui scorrere mi spaventa tantissimo, è proprio il pensiero di non essere riusciti a concepire nostro figlio con i soli nostri mezzi a tormentarmi.
Mi domando se davvero il problema siano solo gli spermatozoi di mio marito, o se sia io a interferire in qualche modo anche solo con la mente... ormai nulla mi sembra più improbabile. Se prima avrei cavato gli occhi a chi mi diceva che la mi ansia inteferiva, oggi forse mi farebbe comunque arrabbiare, ma penserei poi che forse tutti i torti non ha. Anche se devo ammettere che ormai non ho più l'ansia del rapporto perfetto al monento perfetto, e nemmeno dell'"oddio questo è IL mese". Semplicemente sono più realista sul fatto che probabilmente per noi ci vuole più di un rapporto o di una serie di rapporti ben assestati.

Anche la mia fede vacilla in questo periodo. Forse perchè dopo l'ultimo referto ad agosto, avevo interpretato la cosa come un modo di Dio di richiamarmi a sè e di dirmi "vedi? hai passato un anno a preoccuparti di cosa potevi fare o non fare per raggiungere il tuo obbiettivo, e non hai lasciato che io facessi". Quindi ho adottato un altro modo di fare. Ho smesso appunto di preoccuparmi di cosa assumevamo (vitamine, integratori, medicine ecc), o di fare stick o di prendere la TB e fare altre cose simili. Siamo stati molto più sereni da quel punto di vista, e in generale, devo ammettere. Per alcuni di voi può sembrare assurdo, ma ho pregato, affidando a Dio e solo a lui l'outcome di questa storia. Ci siamo dati 6 mesi di tempo prima di procedere con la PMA. Ebbene, è scaduto il 4° mese qualche giorno fa con l'arrivo del mio ciclo. E il fatto di trovarci sempre nella stessa situazione mi fa sentire abbandonata anche da Dio, in cui ho sempre creduto fermamente.
Dio mi ha davvero sempre aiutata nel corso della mia vita. Se c'era un problema, io mi rivolgevo a lui affidandogli la situazione, e le cose si risolvevano. Spesso in tempi brevi, altre volte ci hanno messo più tempo, come per il lavoro. La soluzione migliore è sempre avvenuta, anche quando io avrei voluto che le cose andassero in modo diverso. ed è quello che sto cercando di dirmi ora... Che anche se io non vedo tutto il percorso che ho davanti, ma solo un pezzetto alla volta, Dio sa che desideriamo un figlio. Dio sa che voglio essere madre, e mi guiderà fino alla risposta alle mie preghiere.
Il fatto che fino ad ora non abbiamo avuto successo in modo naturale, mi fa pensare che la strada possa essere la PMA, anche se la cosa mi spaventa per tante ragioni. Il fallimento in primis. Ho paura di fare un buco nell'acqua e di aver fatto tutto per nulla. Il tempo che scorre inesorabile e le liste d'attesa che non aiutano mi fanno paura...
Ieri mio marito mi ha chiesto cosa sarebbe successo fra noi se tra X anni saremmo ancora stati senza figli. Ha paura che questo desiderio che è così grande per me possa allontanarci o rompere il nostro rapporto. Non so perchè lo abbia pensato. Forse perchè sa che io mi sentirei non completa nel mio percorso come donna se non dovessi riuscire a coronare il mio sogno, e teme che io possa voler cercare altrove quello che lui non può darmi.
Le sue parole mi hanno scavato un buco dentro. Non potrei mai lasciare mio marito per una cosa simile. L'unica cosa che potrei imputargli e di non aver fatto tutto ciò che è in suo potere per raggiungere il nostro obbiettivo. Però mi sono immaginata in uno scenario senza figli, e al momento l'idea mi fa stare malissimo. Come se non riuscissi ad accettare una fine del genere. Quando ci penso mi manca il respiro. Mi si stringe il cuore e sento il petto esplodermi mentre gli occhi si riempiono di lacrime in modo incontrollato.
Se ne parlo con qualcuno che non sia mio marito, anche se cerco di fare la dura o l'indifferente, sento distintamente che è solo un muro quello che ho messo su, che può crollare da un momento all'altro. Per questo cerco di evitare l'argomento più che posso con amici o parenti.
Mi domando sempre perchè è toccata a noi questa sorte. Se per colpa del fatto che ne ho sempre avuto così paura, di essere infertili dico, che alla fine si è materializzata. O se è il karma che controbilancia il fatto che io e mio marito ci amiamo, che abbiamo tutti e due dei bei lavori, che stiamo in una casa dove ci sentiamo bene, insomma... le famiglie del mulino bianco non possono esistere, dico bene? Ci deve essere sempre un neo. Qualcosa che disturba la gioia.
E io glielo permetto. Perchè se fossi più forte potrei concentrarmi su quello che ho, come fa mio marito. Se fossi meno egoista penserei che ho già mille fortune e il non poter avere un figlio è poca cosa in confronto alle sofferenze di tante altre persone. Io sono grata per quello che la vita mi ha riservato. E vorrei tanto infischiarmente di questo problema. O almeno vedere il lato positivo che c'è la medicina a venirci incontro... eppure non riesco. Paradossalmente mi fa stare meglio il pensiero che un giorno, per una BDC (botta di c**o) potrei rimanere incinta, che il fatto di dovermi affidare alla medicina per realizzare il mio sogno. Non so perchè... forse la spiegazione è che trovo ingiusto che ci venga impedito di fare dei figli nel modo classico, e ci resti solo il freddo laboratorio e tutta la sua burocrazia ed esami come scelta. Forse è questo che mi fa star male più di tutti. Eppure so che devo essere grata perchè almeno c'è la PMA.

mercoledì 22 giugno 2016

Infezione da lievito che non passa più!

Latito! Lo so.
Il fatto è che non ho avuto nulla da scrivere. Non sono incinta, se ve lo state chiedendo.
Ho avutoe ho tutto'ora la candida o qualcosa di molto simile. Il tampone inesorabilmente risulta negativo... poi è arrivato il mestruo e si  è attenuta e ora sta ritornando. Quindi farò 2 visite con persone diverse nei prossimi giorni e magari ci infilo un nuovo tampone per cercare di venirne a capo.
Tra l'altro questo mese credevo davvero di aver acciuffato la pennuta. Ci sono stati diversi campanelli, tipo che ho avuto dell spotting subito dopo l'ovulazione per diversi giorni che poi si è bloccato attorno all'7-8 po e non si è più ripresentato fino al mestruo che è venuto con 2 giorni di ritardo, quindi con una fase luteale più lunga dei miei soliti 13 giorni. Non avevo nemmeno un brufolo (strano!) e il seno mi faceva male ma non così tanto. In oltre non avevo dolori premestruali se non piccole fitte ogni tanto. Insomma, una fase premestruale diversa da solito.
Il bello è che ovviamente ho fatto un test il giorno del non arrivo ed è stato negativo. La sera stessa trovo una macchia rossa sulle mutandine, quindi mi dico "beh ovviamente stanno arrivando" poi zero perdite per un giorno e mezzo, fino all'arrivo poi del ciclo. Quindi mi ha pure illuso DOPO il test negativo.
Il fatto è che adesso la mia preoccupazione principale è questa candida o non si sa bene cosa sia che mi porto dietro da febbraio.
Io penso sia candida. L'unica volta che è risultata dai tamponi è stato a marzo.
Le altre volte mi è venuta prima in seguito ad un tampone (per verificare che quella di marzo mi fosse passata), e poi l'ultimo tampone fatto una decina di giorni fa ha dato esito negativo senza spiegazione poichè era in uno stato di candida talmente avanzato da far paura! E vi risparmio i dettagli.
Inutile dire che ho provato di tutto. Diflucan in tutti i dosaggi possibili e in più riprese, aiutato da melcon, gynocanesten, lavande di bicarbonato, aceto, tea tree oil, fino ad arrivare ad ovuli costosissimi di semi di pompelmo e altre cose naturali (per la modica cifra di 20 euro) e le annesse lavande 4 x 20 euro, e la farmacista mi voleva vendere pure le tavolette da assumere per via orale per altri 20 e passa euro...
Prendo anche fermenti lattici da mesi. E' tutto inutile.
Proprio ora, mentre vi scrivo, sento quel pizzicore inconfondibile che che la sta preannunciando.

Se non altro la mia gine di giù mi ha rassicurato che la candida non preclude il concepimento e che il problema sono solo gli spermatozoi di mio marito (che intanto sta prendendo da febbraio la maca e da un paio di mesi un integratore, tale genadis).

Non bastava la preoccupazione del non restare mai incinta... adesso ci si mette la preoccupazione di non guarire mai da questa infezione.
Tra l'altro un mesetto fa che sembrava essersene andata grazie agli ovuli di ab300 (acido borico), mi è venuto un bruciore intensissimo interno durante la notte dopo un'oretta che avevo messo un ovulo di ab300. Questo bruciore è durato fino alla sera dopo e mi ha fatto venire la cistite.... quindi antibiotici. Non è servito a nulla prendere i fermenti per bocce e localmente mentre prendevo l'antibiotico. La candida è tornata o si è fortificata e da lì è diventata una roba spaventosa!
Poi il ciclo l'ha lavata via, ma ora sta tornando.
Ora, non resterò incinta, ok, ma almeno voglio farmi le ferie in pace e farmi il bagno a mare che sono anni che non facciamo una vacanza come Dio comanda! E l'8 iniziano le nostre ferie... Se ho sta infezione del cavolo, come faccio ad andare a mare? Come faccio a tenere il costume bagnato addosso? Bene non fa!
Vi giuro che questa situazione è snervante.

lunedì 11 aprile 2016

Santa coppetta (e assorbenti lavabili)

***SE L'ARGOMENTO CICLO MESTRUALE E COPPETTA VI FA VENIRE IL RIBREZZO VI PREGO DI NON LEGGERE QUESTO POST PERCHE' POTREBBE URTARLE LA VOSTRA SENSIBILITA'. SE INVECE SIETE DELLE CURIOSONE E L'IDEA DI UN DISPOSITIVO PIU' IGIENICO, COMODO ED ECOLOGICO, (NON CHE ECONOMICO) VI ATTRAE, CONTINUATE PURE A LEGGERE***

Avevo detto che avrei fatto un post sulla coppetta mestruale!
Ebbene, questo è il post, ma ho deciso di parlarvi anche dell'alternativa assorbenti lavabili (che poi va a braccetto con pannolini lavabili, ma di questo ne riparleremo se e quando la cicogna mi farà visita).

Le mestruazioni sono sempre state un momento noioso per me, ma ne sono sempre stata grata.
Ricordo che ho aspettato il menarca con trepidazione.
Mia mamma  non mi ha mai fatto mistero su cosa fosse il ciclo e la sua funzione, per cui quando a 11 anni ho avuto la prima mestruazione ero abbastanza preparata. Non per questo non mi sono tremate le gambe alla vista del sangue sulle mutandine, tutta sola nel bagno della scuola.
Una ragazza più grande di me mi prestò un assorbente e mi spiegò cosa dovevo fare (che poi era la cosa più facile del mondo, eh!) e da quel giorno divetai ufficialmente "signorina".
Ben presto l'euforia del menarca lasciò il posto alla noia dei 5 giorni di ciclo che ogni mese mi rendevano impacciata e mi facevano sentire terribilmente umidiccia. In oltre gli assorbenti mi provocavano prurito, soprattutto verso gli ultimi giorni di utilizzo.
Non ho quasi mai usato i tampax, vuoi perchè quando provai l'inserimento di un ob per la prima volta quell'estate mi feci un male cane, vuoi perchè ero vergine e non ero avvezza all'auto esplorazione, e anche perchè mia madre non mi ha mai incoraggiato (grazie a Dio) a usarli se non strettamente necessario.
Quindi ho usato gli assorbenti classici fino ai miei 25 anni.
D'estate soffrivo più di qualsiasi momento dell'anno perchè il caldo mi mandava a fuoco e nei primi giorni di ciclo non mi azzardavo ad andare al mare per via di eventuali perdite che il tampax non avrebbe coperto.
Ho sempre pensato che sarebbe stato bello avere un secchiello o un raccoglitore che prendesse il sangue e non mi facesse sentire così a disagio. Non sapevo che la mia idea strampalata aveva del vero!
Finchè un giorno, a novembre 2012, navigando su fb non mi salta all'occhio una pubblicità di una cosina che sembrava una campanella. Il titolo parlava di mestruazioni e quindi, incuriosita, ci ho cliccato su.
Il link portava alla pagina di una marca di coppetta (la fleurcup) e lì per lì non capii bene cosa stavo guardando.
Poi, leggendo la descrizione capii che cosa fosse una coppetta mestruale, e subito ne sono stata rapita. Ho dovuto superare lo scetticismo iniziale sul fatto che questa coppeta potesse stare dentro di noi e raccogliere il sangue per così tante ore, e che fosse completamente senza rischi.
Ma mi sono detta che provare mi sarebbe costato quasi nulla (il prezzo della coppetta) e che potevo solo trarne giovamento.
Così il giorno dopo sono andata alla coop e ho trovato lì una coppetta: la sibell.
Tornata a casa la provo subito, anche se non avevo il ciclo.
Il primo impatto è stato un po' traumatico, lo ammetto. La coppetta è entrata senza difficoltà e si è aperta con un incredibile effetto ventosa, ma presa dal panico ci ho messo un po' a riacchiappare il codino e a rirarla fuori.
Ovviamente, il discorso è stato totalmente diverso nei giorni del ciclo. La coppetta non solo non entrava, ma non si apriva nemmeno! Questo perchè la nostra cervice cambia posizione durante il corso dei 28-30 giorni del ciclo e quando abbiamo il ciclo tende a stare più bassa rispetto a quando siamo in ovulazione.
Ho quindi comprato un'altra coppetta, la Ladycup, più rigida e scattante rispetto alla sibell, che evidentemente non andava bene per me. E questa volta è stato amore! La coppetta era perfetta per me. Entrava tranquillamente, si apriva senza problemi e la tenevo su fino a 8 ore anche nei primi giorni!
Perchè una delle cose più fighe della coppetta è che la metti e non la senti più, te la scordi e la devi cambiare una volta ogni 8-12 ore. Ovviamente questo dipende molto dal proprio flusso, ma di certo ha un'autonomia molto molto più ampia di un tampax o di un assorbente!
E poi d'estate non ho più quell'effetto sauna che non aiuta certo a debellare eventuali candidosi e micosi! Posso fare il bagno in piscina, a mare, all'acqua park, alle treme, dove mi pare! Sin dal primo giorno e senza paura che si veda alcun cordino come nel caso del tampax che spesso spunta a tradimento!
Molte donne la cambiano anche nei bagni pubblici o comunque non a casa propria. Io non ho mai provato a cambiarla fuori casa, devo essere sincera. Ma l'ho cambiata in albergo a Londra dove non c'era il bidet e non è stato così traumatico!
Ovviamente la coppetta, oltre a essere comodissima, ha anche un aspetto ecologico. Siccome ha una vita pari a 10 anni immaginate quanti assorbenti vi risparmierete di usare in quest'arco di tempo?! Considerate che un assorbente ci mette decenni a biodegradarsi! L'inquinamento da parte di pannolini e assorbenti usa e getta è enorme!
In oltre c'è anche il risparmio economico perchè in un mese senza comprare assorbenti esterni, interni e per la notte, io avevo già risparmiato circa 15 euro! La coppetta ne costa mediamente 20! Si fa in fretta a capire che c'è un bel risparmio!

Immagine presa dal sito ladycup.it

Immagine presa da Lunette.com

So già che alcune di voi obbietterano sull'igienicità della coppetta.
Vi dico solo questo: la coppetta è fatta in silicone medicale che è un materiale che rende più difficile la proliferazione e l'attaccamento dei batteri. In oltre basta farla bollire per 10 minuti con acqua e bicarbonato (o per pochissimi minuti in microonde) per stare sicuri di aver eliminato qualsiasi batterio su di essa prima di utilizzarla.
Il sangue che resta nella coppetta non è a contatto con l'ossigeno e quindi non sviluppa batteri. Ve ne accorgerete anche dal fatto che il sangue nella coppetta non puzza. Invece quello che resta a ristagnare sull'assorbente sviluppa dei batteri poichè è a contatto con l'aria (e pure con le vostre delicatissime parti intime).
L'assorbente interno è un discorso a parte: non tutte sanno che gli assorbenti esterni possono mettere a rischio TSS (Sindrome da shock tossico) che è può anche portare alla morte. La coppetta no, proprio perchè il batterio colpevole di questa sindrome non si attacca ad essa. Non ci sono casi registrati di TSS con la coppetta. In otre l'assorbente interno, stando a contatto con le mucose vaginali le assorbe e le secca non favorendo la flora batterica buona che abbiamo naturalmente, e in fase di rimozione vi lascia un sacco di residui di cotone all'interno.
Io soffrivo tantissimo di candia e micosi prima della coppetta. Ora l'ho presa dopo 3 anni di utilizzo della coppetta ma per colpa dell'antibiotico Cefixoral che mi ha distrutto la flora batteria intestinale e quindi ha favorito la proliferazione della candida.

Mi capitano ancora periodi in cui devo usare per forza gli assorbenti, perchè per esempio l'ultimo mese ho avuto la candida per colpa dell'antibiotico e quindi ho preferito non usare la coppetta. Ho quindi usato gli assorbenti lavabili.
Ovvio, se siete suscettibili al vostro stesso sangue, forse questo vi può dar da fare, ma anche questi assorbono molto di più di un classico assorbente e si possono lavare tranquillamente in lavatrice.
Io generalmente li lavo a mano per praticità. Li metto in acqua fredda con detersivo e vanish e mi vengono pulitissimi! Poi li asciugo al sole o in asciugatrice senza problemi.
L'unica raccomandazione è di non usare l'ammorbidente perchè può inibire la loro capacità assorbente.
Poi gli assorbenti lavabili sono bellissimi. Tutti colorati! Per una ragazzina sarebbero perfetti. Credo che li avrei amati se li avessi conosicuti a 11 anni.
Essendo fatti in cotone prevengono le allergie e in oltre, avendo uno strato in poliuretano laminato sono impermeabili e quindi il sangue raccolto non vi macchirà le mutandine o i pantaloni!
Come gli assorbenti lavabili, ci sono anche i salvaslip lavabili che sono stracomodi per i giorni di spotting o per altre perditine minori!

Immagine presa da http://www.femininewear.co.uk/


A scanso di equivoci vi dico che non sono stata pagata da nessuno per fare questo post ma sono spinta solo dalla voglia di far conoscere a quante più donne possibile la comodità della coppetta che è già tanto diffusa in altri paesi del mondo, come in america, canada, australia, francia, spagna, inghilterra ecc. In Italia si sta diffondendo molto negli ultimi anni, grazie al passa parola e al fatto che alcuni ginecologi si stanno aggiornando e la consigliano alle proprie pazienti.
Diffidate da chi vi dice che un assorbente interno o esterno che sia è più igienico della coppetta, perchè dimostra di non essersi informato e di non sapere cosa sia la coppetta e come si usa.

Se avete domande, non esitate a lasciarmi un commento :)

Di seguto vi lascio un po' di link a siti che vendono la coppetta e al gruppo di facebook su cui potete iscrivervi e trovare tante info valide sulla coppetta.

Dove comprare la coppetta:
- https://www.coppetta-mestruale.it/ (coppette e assorbenti)
- Ladycup coppette e assorbenti monomarca
- http://www.femininewear.co.uk/ coppette e assorbenti (sito in inglese)

Assorbenti lavabili:
- In Armonia
- http://www.assorbentilavabilishop.it/ qui vendono anche la coppetta yuuki

Gruppo facebook: Donne con la coppetta

mercoledì 6 aprile 2016

Ipocondriaca io?!

Alla fine all'ospedale ci sono andata davvero...
Sì, perchè mi sono tenuta il dolore tutto venerdì e poi sabato, vedendo che non passava ma peggiorava, ho pensato che fosse meglio andare al pronto soccorso. Al massimo avevo fatto un viaggio per nulla.
L'ospedale dove ho fatto la sonoistero dista 20 minuti da casa, quindi non è proprio vicinissimo, ma ho preferito andare dove avevo fatto l'esame.
Per fortuna pare che le urgenze di ginecologia vengano gestite diversamente dalle altre, quindi non ho dovuto attendere al pronto soccorso ma mi hanno indirizzata direttamente su in reparto per una visita d'urgenza.
Che poi ho aspettato più di un'ora per essere visitata, ma va bene lo stesso.

Devo dire che il dottore è stato molto gentile e delicato.
Mi ha visitata controllando la dolorosità dell'addome e il suo stato interno con l'eco. Ecco, lì ho capito che davvero qualcosa non andava, perchè come ha mosso la sonda a sinistra ho sentito un dolore intenso.
In oltre non c'era più il follicolo da 1,8cm che due giorni prima era presente all'eco della sonositero, per cui l'unico rapporto che abbiamo avuto, con non poco dolore per via dell'esame, era stato piazzato bene.
Secondo lui era tutto nella norma, nel senso che non vedeva niente di strano ma solo un po' di liquido in addome e ha pensato che avessi  un'infezione dovuta a qualche batterio che era passato con la soluzione fisiologica durante l'esame.
Per cui mi ha dato un antibiotico, che mi ha peggiorato la candida, e una cura per quest'ultima.
Il giorno dopo però il dolore si era espanso pure al lato destro e sentivo dei pizzicori (che ogni tanto sento ancora). Per cui arrivo a sera che sono abbastanza preoccupata chiedo a quel santo di mio marito di riportarmi al pronto soccorso.
Altra attesa di mezz'ora. Il medico, lo stesso del giorno prima, mi rivisita e mi dice che non vede cambiamenti e mi ricorda che l'antibiotico ci mette un po' a fare effetto. Per escludere infezioni in corso mi fa un esame del sangue, per cui aspettiamo circa un'ora e mezza per i risultati. Inutile dirvi che mio marito quasi dormiva sulle sedie in sala d'attesa e anche io, dopo essermi letta il secondo volume di lady oscar per intero, stavo per crollare. Era quasi mezza notte ed eravamo lì dalle nove di sera.
Finalmente torna il medico e mi fa vedere che dagli esami  non risulta nulla. I leucociti e il PCR sono nella norma.
Per mi dice di stare tranqulla e di andare a casa che è tutto ok. Questo accadeva domenica.
Effettivamente oggi che è mercoledì sto meglio.
I dolori sono spariti e solo ogni tanto ho queste fittine all'addome, tipo punture o pizzicotti. Ma sono decisamente più tranquilla.
Non vi dico il terrore di avere un infezione alle tube dovuta ad un esame che avevo fatto per sapere se erano aperte o meno. Sarebbe stato il colmo.

Cambiando argomento... sul mio fb continuano a fioccare annunci di gravidanze che è una bellezza. Ogni coppia sposata o convivente che conosco aspetta o sta per avere o ha avuto un figlio nelle ultime settimane (non che prima fosse diverso). Sarò io ad essere più suscettibile alla cosa? sarà l'età che ormai è quella per fare figli e i miei coetanei si danno da fare? Boh. So solo che ho oscurato una che già non sopportavo per visibile cervello da bigotta dopo aver visto il suo annuncio di gravidanza. Sì, scusate, acidità mode on. Sì, mi rode e non poco.

Però dopo gli ultimi sviluppi ed esiti degli esami, sia miei che di Marito, so che abbiamo una chanse in più di farcela. In oltre, può non sembrare, ma c'ho meno il pensiero fisso. Non frequento quasi più il forum sulla gravidanza, non controllo spasmodicamente l'app del ciclo sul cellulare, non chiedo più a mio marito o a me stessa se questo è il mese giusto... ho smesso insomma di arrovellarmi. So che abbiamo qualche chanse in più di due mesi fa grazie ai miglioramenti ottenuti da mio marito e tanto mi basta.
Stiamo programmando un viaggio in Giappone e stiamo cercando di risparmiare per andarci. Io sto progettando di prendere un akita inu che è il cane che ho sempre sognato. Ho spostato il focus su altro. Il che non vuol dire che io non voglia più un figlio... vuol solo dire che ho smesso di farne il mio  unico obbiettivo come ho fatto negli ultimi mesi a questa parte.
Sto mantenendo il proposito che mi ero data in questo post.
Un calso saluto :*

venerdì 1 aprile 2016

Sonoisterosaplingografia fatta!

Le mie tube sono aperte!!!
Finalmente sono riuscita a fare questo benedetto esame con non poco dolore.
Pur non essendo riuscita a debellare del tutto la candida che ormai mi porto dietro da un mese e vado avanti a diflucan nel tentativo di estirparla, ho fatto la sonoisterosalpingografia nonostante temessi che per colpa della canida non avrei potuto farla.
Ieri mattino, giorno x, ero preoccupatissima. Avevo una supermega ansia, un po' perchè sapevo che questo esame era doloroso, poi per la questione candida e ovviamente per la paura del risultato.
Il dottore D. che ho conosciuto ieri per la prima volta mi è parso una bella persona, anche se è di quelli che non capisci subito se scherza o è serio.
"L'esame è doloroso?" gli ho chiesto un po' per rompere il ghiaccio e un po' perchè volevo davvero saperlo.
"Sì" mi dice lui. E io credevo scherzasse! Anche perchè ho conosciuto altre donne che lo hanno fatto e molte hanno detto che non hanno sentito quasi nulla! O qualche vago dolore mestruale.
Ebbene, l'esame inizia con una banale eco interna dove vede che il mio utero è ok e dove vede il follicolo da 1,8cm che presto rilascerà l'ovetto di questo mese.
Poi mi dice che non è stata una bella idea quella di fare l'esame a intestino pieno (é_è) ma io sono stitica, non riesco ad essere regolare da quel punto di vista.
Comunque armeggia lì sotto con uno speculum e già lì vedo le stelle perchè sono iperdelicata dove c'è l'osso pubico, che è proprio dove lo speculum poggia.
Prende poi il catetere e lo inserisce, e lì sento il primo dolore di questo tubo che mi entra nell'utero (che maaaaleeeeee). Poi armeggia un altro po' credo nel preparare la soluzione.
Poi esordice "Ora faccio come gli idraulici!" e insuffla la soluzione fisiologica nel catetere e dritta dritta nelle mie tube.
Non vi dico che mi sono contorta dal dolore. Davvero! Sarà che ho una soglia del dolore bassa, ma ho sentito male come quando è il primo giorno di ciclo dove nemmeno l'oki mi fa passare il dolore!
Nel dolore biascico "Sono aperte?" e lui mi dice che sono due autostrade!
Che bella notizia! Ma che male ><"!
Intanto l'esame termina e lui mi avvisa che perderò sangue per un po'.

Fatto sta che ancora oggi perdo sangue e il dolore che pareva scomparso ieri, oggi è tornato e sento dei pizzichi come quando ho avuto l'appendicite :(
Inutile dire che sono un po' preoccupata, ma secondo la mia gine è del tutto normale.
Aspettiamo un altro paio di giorni e vediamo se si affievolisce.
Comunque la bella notizia è che le tube sono aperte ed è davvero una bellissima notizia.

Anche la seconda visita con l'andrologo di mio marito è stata molto positiva. Avendo visto che la motilità è aumentata fino ad arrivare al 48% dice che non c'è bisogno di operare il varicocele perchè è piccolino e ci ha prescritto un integratore (Genadis) per lui. Mentre a me ha conisgliato degli ovuli nuovi sul mercato che si applicano prima del rapporto e servono a far vivere di più gli spermini all'interno della vagina che ha un ph ostile verso lo sperma.
Li proverò tra un paio di mesi, quando l'integratore di mio marito avrà iniziato a dare i suoi frutti, anche se sarei già curiosa di sapere se questo mese di maca ha cambiato qualcosa!

Comunque, prossimo spermiogramma ad agosto! Quindi sapremo se tutte queste cose hanno dato i loro frutti. E comunque, io spero di essere incinta da qui ad agosto.

Ma comunque ora sto più tranquilla. Alla fine si tratta solo di provare e cercare di stare sereni, che per una come me non è facile, ipocondriaca come sono! Già sto qui a pensare questo dolore che sento che cavolo è! Ma devo imparare a gestire l'ansia e la ricerca spasmodica su google dei miei sintomi XD

Comunque se vado al pronto soccorso perchè il dolore aumenta, ve lo farò sapere!

Se tra le mie lettrici c'è qualcuno che ha fatto questo esame, mi può dire come è stato il post esame? Se avete sentito male anche voi e per quanto.
Un bacio a tutti!

mercoledì 16 marzo 2016

Stop the madness!

A volte, a giudicare sia dai miei comportamenti che da quelli che leggo nelle mie compagne di forum, penso che la ricerca di un figlio ti porti a sfiorare livelli di follia.
A volte però secondo me si esagera un po'...
Una ragazza ha la febbre alta e avrebbe bisogno di prendere la tachipirina per farla scendere. Non è ancora nei giorni del po dove può fare il test, quindi tecnicamente non sa se è incinta e se pure lo fosse, il feto è talmente all'inizio che non si nutre ancora dalla madre...
Il medico le ha detto di non prendere più di 1 o 2 tachipirine al giorno, ma ovviamente la febbre non le scende, anzi le sale e lei, imperterrita continua a farsi salire la febbre pur sapendo che a) potrebbe star prendendo un granchio e tra qualche giorno le arriverà il ciclo e si sentirà un'emerita scema. b) se è davvero incinta non penso che al suo fagiolino faccia bene stare attaccato a un corpo bruciante di febbre...

Io, per esempio, soffro spesso di emicrania. Prima di cercare un figlio prendevo oki e moment act alla minima avvisaglia di mal di testa perchè non c'è verso di farmelo passare. Nemmeno se ci dormo su. Anzi, mi sveglio che ho una bomba nella testa...
Ieri ho avuto l'emicrania tutto il giorno. Dalla mattina appena sveglia, fino alla sera quando sono andata a letto. Secondo Fertility friend ero al 10po.
Non ho preso oki o moment, perchè so che fanno male; quindi, in un certo senso, il problema me lo pongo anche io... ma non mi sono posta il problema di prendere la tachipirina 1000 nella speranza che il mal di testa si affievolisse e mi passasse.
La prima tachipirina non mi ha fatto quasi effetto. Non ho potuto lavorare e mi sono dovuta rimettere a letto dopo colazione. Questo mi ha causato il reflusso, e ho avuto nausea e brividi fino alle 13-14 di pomeriggio, perchè quando il mal di testa mi prende di brutto mi riduce al fantasma di me stessa. Alle 14.30 ho preso un'altra tachipirina perchè il dolore era ancora presente e pure fortino.
Per fortuna quest avolta ha fatto effetto, complice pure il caffè che ci ho bevuto su.
Verso sera, anzi verso mezzanotte mi è tornato, non molto forte, ma c'era. Per cui ho preso una tachipirina 500 e mi sono messa a letto, ma si vede che non era sufficiente perchè dopo un'ora il dolore si era intensificato e io non riuscivo ad addormentarmi. Per cui ho preso un'altra tachipirina 500 e sono riuscita a domarlo.
Ora, sarò pure una sconsiderata, però penso che non posso stressarmi e perdere la salute perchè "forse" e dico "forse" sono incinta. Ci sono donne che non sanno di essere incinte fino al 2 o 3 mese e fanno una vita normalissima, prendendo medicine, mangiando di tutto e bevendo anche alcolici, eppure hanno poi bambini sanissimi.
Con questo non voglio dire che va bene bere, assumere droghe o medicine in modo sconsiderato, ma penso che se sei nelle due settimane di attesa e stai male,  ma davvero male (e se una ha la febbre a 39 secondo me sta male!) allora è meglio curarsi che farsi del male per un ipotetico bambino che molto probabilomente nemmeno è lì!

Ci sono giorni che stare sul forum mi piace. Si scherza, si scambiano opinioni, non si è sole ad affrontare questa ricerca. Ma ci sono giorni in cui il pessimismo e la follia delle altre è urticante e ti domandi "ma siamo normali?". E la mia risposta è no.
Ho deciso quindi di staccarmi un po' dal forum.
Da quando abbiamo scoperto la condizione di mio marito sono già più serena, nel senso che so contro cosa combattiamo e che è una condizione che si può migliorare. E' una serenità che sta in equilibrio su di un filo. Per noi sarà più complicato rispetto ad altri restare incinti, e questa consapevolezza mi fa vedere il tempo che passa con più tranquillità e non come un "perdere tempo perchè non sappiamo perchè non ci siamo riusciti". E' stata dura per me, e lo è ancora, non lo nego, ma di certo adesso vedo il mio dolore al seno come un sintomo di arrivo del ciclo, e non come un possibile sintomo di gravidanza. E questo per me è un traguardo, perchè mi sento con i piedi per terra ed è qui che voglio essere. Speranzosa ma realista.
Invece le ansie, i fantasintomi e le pazzie che leggo sul forum mi contagiano e mi mettono a loro volta ansia e paura e mi fanno immaginare cose. E non voglio più che sia così.
Per cui voglio sempre fare il tifo per le ragazze che ho conosciuto lì, che sono tutte persone con le palle! Ma ho bisogno di staccarmi e di vivere la mia ricerca non come una corsa, ma come una sorpresa.
Non voglio più stare nella cella, ma voglio uscire e vivere la mia vita, il mio matrimonio, voglio essere felice ogni giorno di quello che vivo e sento, e se un giorno Dio vorrà avremo un figlio. Ma non voglio più deprimermi a riguardo, o chiedermi se diventerò madre prima o poi, e perchè alle altre sì e a me no. Dio ha un progetto per tutti noi, e lo ha anche per me. Fino ad ora il suo progetto è stato perfetto anche nelle sfumature più buie, quindi sono sicura che una risposta al momento attuale c'è.
Ho deciso che continueremo a cercare, a fare gli esami che dobbiamo fare, ma nello stesso tempo voglio vivere con serenità la mia vita, perchè io non so quando e se questo bambino arriverà, e io non posso mettere in stop la mia vita per qualcosa che non so quando accadrà.
Diventerò madre quando quel test sarà positivo, ma fino ad allora continuerò a vivere come ho sempre fatto, senza lasciarmi condizionare, per quanto possibile.
Questo è il mio proposito e spero di riuscire a mantenerlo.
Con questo non voglio dire che non scriverò più il blog, vi romperò ancora le scatole, non temete :p

giovedì 10 marzo 2016

Miglioramenti

Martedì ho accompagnato mio marito a fare il secondo spermiogramma.
Questa volta siamo andati tramite SSN e l'appuntamento ci è stato dato ad un ospedale che dista 45 minuti da casa nostra. L'alternativa era aspettare Maggio o pagare altri 60 euro per uno spermiogramma che non segue i parametri WHO (Linee guida dettate dalla OMS: organizzazione mondiale della sanità)...
Siamo partiti verso le 7.20 da casa perchè non sapendo bene dove andare nè conoscendo l'ospedale non volevamo perderci e perdere di conseguenza il turno!
Per fortuna non abbiamo trovato traffico e siamo arrivati alle 8.10.
L'accettazione era stracolma di gente che doveva fare prelievi vari! La sensazione che ho avuto un po' del posto era di caos e disorganizzazione...
Fatto sta che avendo un appuntamento abbiamo potuto prendere il ticket "urgenza" e farci accettare subito in sala prelievi.
Lì hanno spiegato frettolosamente a mio marito cosa doveva fare (come se non fosse abbastanza ovvio) e che poteva andare in bagno a farlo.
Mi sono domandata come abbia fatto a "rilassarsi" e a fare le sue cose in un'atmosfera di irrequietezza e affollamento come quella che c'era nella sala prelievi.
Gente ovunque che si faceva prelevare il sangue, infermieri che passavano da una stanza all'altra, persone che attendevano di essere servite e altre che attendevano di poter andare via. Insomma, non è la situazione ideale!
Fatto sta che lui in meno di 10 minuti torna con il suo bicchierino e rimaniamo lì a cercare di fermare qualcuno a cui affidarlo.
Finalmente un infermiere si ferma e prende il campione spiegandoci che possiamo andare a pagare alle casse e tornare lì a dargli la ricevuta e la prenotazione.
E così facciamo.
Solo che quando torniamo lui non c'è più!
Un'altra infermiera ci dice abbastanza seccatamente che è inutile che siamo tornati a dare la ricevuta perchè tanto non la usano più. E noi "ma guardi che il suo collega ci ha appena detto di tornare a consegnarla", e lei "si fidi signora, non serve, potete andare".
Per fortuna in quel momento passa un'altra infermiera molto gentile che, sentendo le corbellerie dette dalla collega ci chiede se abbiamo con noi la prenotazione o se l'ha ritirata il primo infermiere. E per fortuna che ce l'ha chiesto! Perchè ovviamente sarebbe stato un bel problema se fossimo tornati a casa senza consegnare quest'ultima!

Io e mio marito, sconcertati, usciamo da quell'inferno chiedendoci se il campioncino fosse arrivato nelle mani giuste, poichè nel frattemo che eravamo andati alle casse per pagare era scomparso.
Fatto sta che il giorno dopo, cioè ieri sera, ho la bella pensata di vedere se il referto era già scaricabile, anche se sul foglio che ci avevano dato diceva che non sarebbe stato disponibile fino a oggi.
Mentre immettevo tutti i dati avevo il cuore a mille.
Avevo paura di vedere uno spermiogramma peggiore del primo.

In un minuto ultimo la procedura e scarico il referto.
E con mia grande sorpresa noto che gli spermatozoi con motilità progressiva (cioè quelli che si muovono e sono utili al concepimento) sono passati dall'essere il 10% al 48%!!! E solo il 2% era immobile!
Ero così felice che quando mio marito è tornato gli ho detto tutta felice, saltellando sul posto, che aveva avuto un grosso miglioramento!
Il numero di spermatozoi per ml è sempre sotto la soglia di riferimento, ma se prima di questi 12 milioni/ml se ne muoveva solo il 10%, ora se ne muovevano il 48%. E le possibilità sono aumentate!

L'integratore alla curcuma e la vitamina D hanno fatto un bel lavoro. Ora spero che la maca gli dia una spinta in più!

Ovviamente ogni bella notizia pare debba essere controbilanciata da una non tanto buona.
Sono risultata positiva all'enterococco al tampone vaginale. Questo vuol dire che devo fare una cura antibiotica e fare di tutto per non farmi venire la candida come è successo solo due settimane fa dopo l'assunzione dell'antibiotico per la cistite...
Dovrò poi rifare il tampone prima del 31 Marzo e devo pregare che esca negativo, sennò addio sonoisterosalpingografia.....
Vabè, poteva andare peggio.

sabato 5 marzo 2016

Aggiornamenti 2

Scusate per il titolo del post ma non sapevo davvero che titolo dargli.

Oggi è stata una giornate sul forum delle cacciatrici...
una di noi, che per tanto tempo a cercato e ha già subito un aborto qualche mese fa, ha riacchiappato la cicogna a gennaio, ma oggi ha di nuovo perso il suo bambino.
Leggere il suo messaggio ha spezzato il cuore a tutte noi.
Non so cosa si prova a perdere un figlio che hai tanto desiderato e a cui non puoi fare a meno di affezionarti, anche se è solo qualche settimana che cresce dentro di te.
Tra l'altro subire un raschiamento non deve essere piacevole. Sentire che ti sradicano da dentro il corpo senza vita di tuo figlio...

Le auguro con tutto il cuore di riuscire a superare presto questo periodo d'inferno e che la prossima volta che resterà incinta sia quella giusta. Glielo auguro davvero.

Per quanto riguarda me, questo mese tra cistite, candida, spermiogramma numero 2 del marito martedì e ovulazione in stramega ritardo, penso di poter dire che Marzo sarà un buco nell'acqua.
Se non altro il 31 si avvicina e presto potrò sapere se le mie tube sono aperte.
Intanto mio marito ha iniziato ad assumere la Maca.
Per chi non lo sapesse, la maca peruviana è una radice che ha varie propietà, tra le quali l'essere energizzante e un boost della fertilità, sia maschile che femminile. Per quanto riguarda la donna, dovrebbe regolarizzare il ciclo, mentre nell'uomo dovrebbe aumentare la qualità e la quantità dello sperma. E' un integratore naturale. Lui prende quello in polvere. 5g al giorno in un bicchiere d'acqua.
Vediamo se ha qualche effetto benefico.
Dovrebbero comunque passare un paio di mesi per vedere dei risultati, come poi per tutti gli integratori. Anche se moltissime donne hanno visto effetti positivi su sé stesse e sui mariti già dal primo mese di assunzione.
Vi farò sapere se ci sono risvolti positivi, anche se solo nel numero degli spermini di mio marito.
Vi aggiorno!

venerdì 26 febbraio 2016

Aggiornamenti e qualche buona notizia.

Piccolo aggiornamento per dirvi che oggi siamo andati a fare l'ecografia per marito.
L'abbiamo prenotata tramite il SSN e ci hanno mandato in un centro convenzionato a farla.
Una volta entrati nello studio dell'ecografista, la dottoressa si accorge che l'esame non è proprio indicato per verificare la presenza del varicocele.
L'andrologo ci aveva chiesto un'ecodoppler, ma il nostro medico di base ha prescritto un'ecografia standard :(
Già lì abbiamo sudato freddo pensando che ci avrebbero mandato a casa a mani vuote.
La dottoressa però è stata molto carina e comprensiva. Ci ha fatto l'ecodoppler anche se era fuori prescrizione. E noi le siamo stati molto grati. E' bello incontrare persone che vanno oltre quello che dice il foglio di carta ogni tanto, avendo poi noi già pagato il ticket per l'esame.
Ci ha detto che le ecodoppler nel SSN ha delle code molto lunghe e che privatamente ci sarebbe costata 100 euro (che io avrei pagato pur di non dover ritornare dal mio medico di base dove avrei dovuto intraprendere una discussione sul perchè è lei a doverci fare le impegnative e non l'andrologo) e quindi ce l'ha fatta lì per lì.
Ci ha chiesto da quanto cercavamo e se eravamo in lista per la pma.
Noi le abbiamo detto che stiamo ancora facendo esami vari e cercando di avere un figlio naturalmente.

La buona notizia è che il varicocele di mio marito è leggero. Di primo grado.
Di certo dovrà operarsi, sperando che così facendo il suo spermiogramma migliori.

Noi comunque non perdiamo le speranze, perchè davvero, io non credo che la nostra situazione sia così disperata. E neanche i medici con cui ho parlato fino ad ora.
Sono sicura che ce la faremo a coronare il nostro sogno :)

mercoledì 24 febbraio 2016

La legge dell'attrazione. Piccola testimonianza.

Gratitudine.

Una parola che sembra fare parte della nostra vita quotidiana, eppure va oltre il semplice grazie che diciamo quando qualcuno ci tiene aperta la porta o al commesso che ci porge il nostro acquisto.
Gratitudine è un sentimento che ho imparato davvero cosa voglia dire nell'ultimo anno e mezzo.
Non che prima fossi un'ingrata, non fraintendetemi. Ma diciamo che ero più prona a lamentarmi anche e soprattutto delle piccole cose, senza rendermi conto di quante benedizioni mi erano state concesse fino a quel momento.

Due anni fa io e mio marito abbiamo acquistato una casa che si è rivelata non essere la casa giusta per noi per tante ragioni. Una di queste abbastanza seria. Anzi, diciamo molto seria.
Fino a quel momento eravamo vissuti in una casa in affitto dove eravamo stati per 3 anni. È vero, la casa tremava ogni volta che passava il treno (4-5 volte al giorno a mo' di terremoto); è vero, si sentivano i vicini che parlavano e facevano casino già di mattino presto; è vero, di fronte casa c'era un locale notturno dove vendevano cornetti e ci veniva tutta la movida della città; è vero, avevamo una caldaia che si rompeva ogni tre mesi. Ma lì eravamo felici. Avevamo il nostro nido. Nessuno ci disturbava. Quando tornavo a casa chiudevo il mondo fuori. Mi sentivo al sicuro. Racchiuderò sempre quella casa nel mio cuore perchè ha visto diverse fasi della nostra vita, come la prima convivenza, il nostro primo gatto, il matrimonio...
Però eravamo stanchi di pagare l'affitto e volevamo comprare per investire i soldi in modo migliore.
Purtroppo, dopo mesi di ricerca, abbiamo deciso di acquistare una casa che non ci è costata nè moltissimo ma nemmeno pochissimo, e che abbiamo ristrutturato con circa 25000 euro.
Non so perchè, ma dentro di me non sono mai stata entusiasta dell'acquisto. Anche dopo che la casa era terminata ed era oggettivamente molto bella, entrandoci non percepivo quella sensazione di calore e di amore che dovrebbe suggerirti casa tua. E andandoci poi a vivere la situazione non è migliorata.
Sono successe poi delle cose molto brutte legate alla casa e al condominio più in generale. E la mia sensazione di non amore (se così si può dire) per la casa si è trasformata in rigetto e odio.
Ho cominciato a rimpiangere la vita che avevamo solo pochi mesi prima e mi dannavo per quanto eravamo stati stupidi a dare via una situazione in cui tutto sommato stavamo da Dio, per una posto in cui avevamo le mani legate perchè, avendo acquistato, l'unico modo per andare via era rivendere. E non era facile (e nemmeno ora lo è) rivendere una casa con le condizioni socio economiche in cui versa l'Italia oggigiorno senza perderci.
Insomma, ho attraversato questo periodo di depressione che è durato circa 4-5 mesi e in cui la mia unica consolazione è stato Dio, perchè solo pregando e rivolgendomi a lui trovavo conforto che presto le cose sarebbero cambiate.
Di lì a poco, mentre vagavo in una libreria senza guardare davvero i libri attorno a me, la mia attenzione è stata attratta da un libro che tutt'oggi ringrazio il Signore di avermi fatto incontrare. Il libro è The Secret di Rhonda Byrne.
Il libro parla della legge di attrazione, di come essa governa il mondo e di come usarla per cambiare la propria realtà.
Lessi il libro in un solo giorno, e già 24 ore dopo avevo mutato  il mio atteggiamento nei confronti della situazione.
Non sto qui a dilungarmi sui contenuti del libro, ma diciamo che avevo capito che se la mia negatività mi aveva portato a quel punto, la mia positività poteva tirarmi fuori da quella situazione.
Ho cominciato a forzarmi di essere felice IN QUEL MOMENTO preciso della mia vita. E vi assicuro che non è stato facile... la situazione era talmente nera che ho dovuto fare uno sforzo sovrumano per essere felice di quello che avevo e di non focalizzarmi su quello che non avevo (una casa in cui stare bene ed essere felice).
Per farlo ho iniziato a tenere un diario della gratitudine dove elencavo le mie fortune, che potevano essere piccole o grandi cose. Ringraziavo anche della casa in cui vivevo, nonostante non ci stessi bene, perchè era comunque una benedizione invece che non averla proprio!
Beh, fatto sta che dopo un mese di preghiere e di pratica della legge dell'attrazione, il motivo maggiore di ansia e di paura fu eliminato. Del tutto.
Non ci potevo credere!
Ora non ci restava che continuare con la vendita della casa, che era già in vendita da un mese, nella speranza che prima o poi qualcuno l'avrebbe acquistata e che noi saremmo potuti andare a vivere fuori città, in un'altra casa che avevamo già adocchiato e addirittura fermato (perchè la legge di attrazione funziona meglio se si cerca di agire come se avessimo già raggiunto il nostro obbiettivo). Per una serie di coincidenze (ma io non credo nel caso) fortunate avevamo già trovato la casa dei nostri sogni, nel posto dei nostro sogni.
Dopo altri due mesi, quindi dopo 3 mesi in totale di attesa, vendemmo la casa! E di lì a poco ci trasferimmo. E sapete cosa? Non solo rientrammo totalmente nella cifra che avevamo speso per acquistare e ristrutturare, ma ci ritrovammo con dei soldi inaspettati in più!

Da quell'esprienza ho imparato a praticare la vera gratitudine. Quindi cerco di apprezzare giorno per giorno le piccole e grandi cose che ho e che mi rendono felice. Tipo la mia casa nuova, mio marito, i miei gatti, la mia salute, il caffè che bevo la mattina. Se si è felici ora, questo attrarrà gioie anche più grandi.

Ovvio che negli ultimi 7 mesi ho pensato costantemente al fatto che non sono rimasta incinta e al mio desiderio di avere un figlio e la conseguente tristezza che mi ha presa, ma, soprattutto negli ultimi 2 mesi, ho ripreso a praticare la legge dell'attrazione e la gratitudine (senza mai smettere di credere in Dio) e mi dico che se un figlio deve arrivare, allora arriverà. Ma che io sono felice già ora di come è la mia vita. Ora la apprezzo molto di più di quanto potessi fare 2 anni fa.
Se avete un problema che vi affligge, o anche più di uno, se volete uscirne fuori e vedere dei risultati, dovete essere grati per quello che avete e focalizzarvi su quello che volete, ma non sulla sua mancanza. Per me ha funzionato.
Vi invito a leggere The Secret (e anche The Magic) di Rhonda Byrne, e Expecting Miracles e The key di Joe Vitale perchè davvero sono libri che vi cambiano la vita. Ovvio che prima di imbarcarvi in certe letture dovete lasciare fuori lo scettiscismo e l'incredulità. La prima regola per far funzionare la legge dell'attrazione è "Credere". Lo spirito con cui affrontate quest'argomento è tutto.

Spero che la mia testimonianza possa essere utile a qualcuno. E Magic dust a tutti!

venerdì 19 febbraio 2016

Fuori su cauzione.

Alla fine, causa tampone non fatto (perchè non mi era stato detto) non ho potuto fare l'esame delle tube... ma siccome ho ancora dei residui di sangue post mestruo, non avrei potuto farla comunque.
Quindi esame rinviato ad aprile.
Ho comunque fatto i dosaggi ormonali e un'eco interna da cui pare sia tutto in ordine. I risultati dei dosaggi arriveranno nei prossimi giorni...

Non ricordo se ne avevo parlato nei post precedenti, ma frequento un forum di mamme, o comunque di mamme wannabe come me, dove ogni mese ci registriamo nel post delle cacciatrici, ognuna con la sua data di non arrivo delle rosse e ci facciamo forza a vicenda, aggiornandoci giorno dopo giorno.
Ormai sono sette mesi che frequento questo forum e in questi mesi alcune ragazze ce l'hanno fatta ad acchiappare la cicogna, altre invece sono ancora lì come me, o addirittura da prima di me.
Ogni mese si unisce a noi qualche ragazza nuova. Capita abbastanza spesso che le nuove arrivate restino incinta quello stesso mese. Non hai davvero il tempo di conoscerle. Io personalmente sono felice per loro, ma non empatizzo la loro gioia.
È diverso rispetto a quando è una cacciatrice di lunga data a farcela. Una che magari ha penato un po'. Una che ha versato lacrime, che ha condiviso con noi la sua sofferenza, i suoi sintomi che altro non erano che sindrome premestruale. Una che come molte si sente dire che resterà incinta se non ci pensa, o se va a farsi una vacanza...

Quando invece ci sono questi casi in cui tutto va come dovrebbe andare, in cui la donna si segna nel post e tempo due settimane posta il suo test positivo, e che ammette di averci provato seriamente da quel mese o che addirittura era il primo tentativo... il sentimento che provo non è lo stesso di quando il positivo lo raggiunge una forumina il cui nome hai sperato venisse colorato del colore giusto già da mesi prima.
So che sembro una cattiva persona. Ma non posso farci nulla se queste ragazze mi ricordano tanto le famose amiche che ti sbattono in faccia la facilità con cui sono rimaste incinte. Non è colpa loro se sono perfettamente sane e hanno compagni perfettamente sani. È la natura.
Ma di certo non suscitano in me lo stesso sentimento che provo quando una di noi che ci prova nel vero senso della parola da mesi e che magari ha problemi più o meno noti acchiappa la cicogna. Lì è davvero una gioia per tutte. Perchè davvero ti infonde la speranza che tutte potremo farcela un giorno.
Alla fine quel post mensile è come una stanza di ospedale enorme o la cella di una galera: la permanenza di ognuna è diversa. Tutte vorremmo uscire vincitrici. Ogni tanto qualcuna entra per scontare una piccola pena e poi esce su cauzione. Noi le facciamo le congratulazioni, siamo contente per lei, ma la sua vittoria è la SUA vittoria. E' solo venuta a farsi una vacanza dentro Waitville, e dopo le sue due settimane di sintomi, di ansia e di attesa è pronta a condividere con noi che la sua cauzione è stata pagata. Che è incinta. Che è stato facile come respirare. Che ci augura il meglio. Che ci regala le sue piume. E Addio.
Mentre per il resto di noi la cauzione è troppo alta, o è ben lontana o ancora, forse non verrà mai pagata. E allora resti lì, in attesa... sospesa. E quando una delle tue compagne di cella (o di degenza) di lunga data ce la fa è un po' come se ce la facessi anche tu, perchè sai che capisce cosa vuol dire un test negativo. Cosa vuol dire il senso di inadeguatezza, di insicurezza, di dubbio che si insinua dentro di te. Sa cosa vuol dire non sapere se mai quel positivo lo vedrà anche lei. Sa cosa vuol dire dover sorridere davanti alla gioia delle altre, a sentirsi morire dentro perchè il suo utero è vuoto e lei quel bambino lo desidera ardentemente.

So di aver detto delle cose orribili. So di provare dei sentimenti orrendi. Mi scuso. Ma non posso farci nulla. Forse se il Signore mi farà il dono di un figlio dimenticherò tutta questa tristezza. Non so se qualcun altra si sente come me. Alla fine voglio solo avere una famiglia con mio marito, e sì, sono invidiosa di chi ce la fa senza il minimo sforzo. Sono invidiosa del fatto che a loro è bastato pensare di fare un figlio per averlo nella pancia.
So che dovrei pensare positivo, che dovrei essere grata per la mia vita com'è ora... e la verità è che io AMO la mia vita. Ho solo paura di non riuscire coronare il sogno che avevo sin da piccola di diventare mamma e di essere una brava mamma! Questa cosa mi terrorizza e mi fa pensare queste cose orribili.

martedì 16 febbraio 2016

Il metodo della softcup (coppetta mestruale)

Qualche giorno fa siamo stati anche dall'andrologo.
Mio marito ha un varicocele di 1-2° grado e i testicoli un po' piccoli. Secondo il dottore questo potrebbe essere il motivo della sua oligospermia.
Ha detto a marito di fare un'eco ai testicoli e un nuovo spermiogramma per confermare quello precedente e per capire se i leucociti presenti all'interno dello sperma sono un caso o meno... in oltre deve fare i dosaggi ormonali: LH, FSH, prolattina ecc...
Dovrà comunque operarsi al varicocele per incrementare gli spermini.
Ovviamente questa nostra necessità di esami è incappata proprio quando il decreto Lorenzin sull'appropiatezza è stato deliberato... cosa vuol dire?
Vuol dire che il  medico di base non può più prescrivere determinati esami a meno che non siano strettamente necessari. Il mio medico di base che ha preso la cosa alla lettera, ha capito che lei non può più fare le ricette per gli esami specialisti ma che queste ultime deve farle il medico specialista. Solo che non è proprio così: il medico specialista privato, quindi in  libera professione, non le può fare ste benedette impegnative, e solo lei, medico di base può!
Fatto sta che sono riuscita  a farmi fare le ricette dell'eco e dello spermiogramma, ma non degli esami ormonali :( vabè, meglio di nulla.
L'andrologo ha comunque confermato quanto detto dal mio ginecologo: mio marito non è sterile, ma non è molto fertile, e quindi le nostre possibilità sono ridotte rispetto a quelle di una coppia normale. ma il fatto che io abbia 28 anni e quindi che sia giovane ci da più tempo.

Io venerdì ho la sonoisterosalpingografia e sono iper preoccupata perchè non ho fatto il tampone vaginale e quindi non so se ho qualche infezione. La gine che me la fa e pure il mio gine di qui mi ha consigliato solo di fare qualche ovulo e lavanda due giorni prima. Io mi sento bene, nel senso che non ho secrcezioni strane o bruciori, ma non si sa mai (ipocondria mode on!). E poi ho paura di avere le tube chiuse, ma cerco di non pensarci, perchè fino a venerdì non lo posso sapere!

Passando ad un altro argomento che potrà interessare le donzelle che come me cercano di acchiappare la cicogna. Avete mai sentito parlare della softcup?
La softcup è una coppetta mestruale. Sapete che cos'è una coppetta mestruale?
Per farla breve la coppetta mestruale è un dispositivo che si usa internamente e raccoglie il sangue mestruale invece che lasciarlo fuoriuscire o assorbirlo come farebbe un tampone interno. La coppetta ha la forma di una campanella in silicone medicale che si pone a pochi cm dall'entrata della vagina.
Se può interessare a qualcuno posso fare un post apposito per l'argomento, perchè io la uso da 2 anni e mi ha cambiato la vita nei giorni del ciclo...
Ma tornando all'argomento principale: ho fatto alcune ricerche e ho visto alcune donne (ovviamente non in Italia dove la coppetta si conosce appena) all'estero, soprattutto in America, hanno usato la coppetta dopo i rapporti con i mariti per bloccare la fuoriuscita dello spermo e tenerlo in vagina più a lungo possibile. Il problema con la coppetta classica però è che essendo posizionata molto in basse rispetto alla cervice non favorice il contatto tra lo sperma che vi scivola dentro e appunto la nostra cervice.
Invece la softcup ha un funzionamento un po' diverso. E' una coppetta mestruale che ha un anello abbastanza grandicello e un corpo morbidino, fatto di plastica (ovviamente è sempre un materiale sicuro da inserire all'interno e approvato dall'FDA) e questa coppeta, a differenza della coppetta normale, si inserisce più infondo in vagina, infondo quanto un tampax, e si blocca poi dietro l'osso pubico. In questo modo sta praticamente intorno alla cervice creando una piscina tutt'attorno.



I metodi per l'utilizzo sono 2: 1) si inserisce subito dopo il rapporto. La tenete a portata di mano sul comodino, poi la prendete e la inserite direttamente. 2) Oppure fate depositare a vostro marito i suoi soldatini all'interno della coppetta e poi la inserite.
Io preferisco il primo metodo, aiutandomi tenendo il sedere sollevato con un cuscino. In oltre vi metto dentro una noce di conceive plus (un lubrificante che non uccide gli spermatozoi ma che invece crea un ambiente favorevole alla loro sopravvivenza) e poi la inserisco. Resto comunque stesa così per 30 minuti circa.
Inserirla è più facile di quello che sembra: la coppetta sembra molto grande all'inizio, ma non vi spaventate. Dovete unire i due lati della coppetta formando una sorta di 8 così la coppetta diventerà abbastanza sottile da entrare. Dopodiche la inserite e sentirete che mano mano che entra si aprirà. Una volta che è entrata del tutto, potrete bloccare l'estremità sotto l'osso pubico.
Io vi consiglio vivamente di fare delle prove prima del periodo dell'ovulazione per evitare di andare nel panico e di perdere soldatini preziosi.
Se messa bene, la coppetta non si sente, e se inserite dentro un dito potrete sentire la cervice attraverso la coppetta. Questo vuol dire che è stata messa bene.
In questo modo se vi alzate e andate a fare altre cose, gli spermatozoi presenti in vagina non scenderanno, ma resteranno li nella coppetta a contatto con la cervice, dandogli tutto il tempo di trovare la strada.
In questo modo si aumentano le possibilità di restare incinta.

Ci sono molte testimonianze online a riguardo: potete leggerle su Two weeks wait (vi ho  messo il link già al tag soft cup. Ovviamente sono in inglese) o semplicemente cercando softcup pregnancy success stories su google...

La softcup si può comprare da amazon.co.uk o in italia da coppetta-mestruale.it.
Su quest'ultimo potete trovare la softcup riutilizzabile per un intero ciclo mestruale, quindi direi che va bene per tipo 6 rappoti o anche di più. Conservatela in un sacchetto di cotone per evitare proliferazione di batteri e lavatela con acqua tiepida e sapone intimo prima di ogni utilizzo.
Quelle di amazon invece sono usa e getta.

Questo mese l'ho usata. Il ciclo mi è venuto ugualmente, ma almeno sono stata certa di aver ottimizzato le nostre possibilità di concepimento poichè ho tenuto lì per circa 6 ore i soldatini di mio marito. E la riutilizzerò anche per i prossimi tentativi.
Ho anche usato il metodo della TB (temperatura basale) così da essere sicura dell'ovulazione e dell'andamento del  mio ciclo, e ho usato i test di ovulazione per capire quando era il momento migliore per avere i rapporti.

So che per chi leggerà queste cose e non cerca un figlio o lo ha avuto molto facilmente, sembrerà da pazzi fare tutte queste cose... ma vi garantisco che quando cerchi un figlio per un po' senza successo (e poi magari scopri che ci sono dei problemi) il modo migliore è quello di ottimizzare le possibilità. O almeno per me è così, e so di non essere la sola.

Spero di avervi dato un buon consiglio riguardo la softcup. Credo che sia importante parlarne anche qui in Italia, poichè so che non tutti masticano l'inglese e non viene nautale cercare queste cose anche in inglese.
Un abbraccio.

venerdì 22 gennaio 2016

Siamo stati sfidati a riprodurci!

Gli ultimi tre giorni sono stati una gimcana di emozioni. Non sempre positive... anzi.

Martedì mio marito ha fatto lo spermiogramma e purtroppo ne è emerso che apparentemente il motivo per cui fino ad ora non sono rimasta incinta è che lui ha pochi spermatozoi e lenti. Solo 1,6 milioni sono mobili.
Ho mandato il risultato dello spermiogramma alla mia ginecologa storica che però, per via della lontanaza da casa non è più il mio punto di riferimento, e ad un amico di mio padre, anche lui ginecologo. Quest'ultimo è stato il primo a rispondermi e non ci ha prospettato un bel divenire. Secondo lui le possibilità per me di restare incinta con questi numeri sono non impossibili ma improbabili e, oltre a rivolgerci ad un andrologo per capire il problema (varicocele o infezione) avremmo dovuto orientarci verso la pma...

Non vi dico come stavamo io e mio marito. La sera di martedì è stata orribile.
Eravamo tutti e due molto giù. Ovviamente lui credeva di non avere nulla prima di fare l'esame, e anche io sono rimasta abbastanza sorpresa. L'idea di fare cure ed eventuale pma all'improvviso gli sembrava troppo. Io mi sono scoraggiata ancora di più davanti al suo disappunto e alla sua delusione e non mi sono saputa trattenere dal piangere (purtroppo sono una persona emotiva e le cose non me le riesco a tenere dentro. Da qui il blog.).
Il giorno dopo sento mia madre al telefono che cerca di incoraggiarmi e consolarmi come può. Ma io piango, piango tanto e sono quasi inconsolabile. In realtà era stata la reazione di Marito a buttarmi giù, tanto da aver dormito pochissimo quella notte. Però, poco dopo, mi arriva un suo messaggio inaspettato dove mi dice che è disposto a fare tutto il possibile per realizzare il nostro sogno, e che non si tirerà indietro, perchè non vuole lasciare nulla di intentato per poi pentirsene in futuro. E lì mi sono sentinta subito rincuorata e felice di avere un uomo del genere al mio fianco.

Giovedì ho avuto finalmente l'incontro con il nuovo ginecologo. Già mentre mi recavo al poliambulatorio mi sentivo serena. Non so spiegare. L'agitazione mi aveva abbandonata e aveva lasciato posto alla Fede che ha sempre caratterizzato ogni momento, bello o brutto, della mia vita. Ma ve ne parlerò in un altro post.

Arrivo al poliambulatorio e trovo abbastanza facilmente lo studio del dottore C. Praticamente non attendo nemmeno qualche minuto che il dottore mi fa entrare.
Subito la percezione che ho avuto di lui è stata di un uomo dolce, delicato. Mi ha ascoltata attentamente, rispondendo a tutte le mie preoccupazioni e domande.
Sono partita ovviamente con lo spermiogramma di Marito. Lui lo ha guardato e io già temevo che anche lui mi desse speranze nulle come l'amico di mio padre. Invece mi dice che sì, i valori sono un po' negativi, ma che gli spermatozoi mio marito li ha! E che quel 10% che si muove seppur lentamente sono comunque 1,6 milioni di spermatozoi! Ha guardato il ph alto e la presenza di leucociti e ha pensato che Marito abbia un'infezione che va semplicemente curata e forse ha un varicocele. Mi ha consigliato di andare da un andrologo ma mi ha comunque prescritto degli integratori che dovrebbero aiutare Marito a curare l'infezione e a migliorare la qualità dello sperma. Poi ha prescritto un integratore anche a me e mi ha visitata senza farmi minimamente male, cosa che invece succedeva sempre quando altri ginecologi mi hanno fatto eco transvaginali e infilato lo speculum voi sapete dove! E' stata di una squisitezza incredibile. Sono uscita dal suo studio con un sorrisone sulle faccia e ho sorriso fino a casa dove ho raccontato tutto a mio marito che si è subito sollevato di morale! Il dottore è stato ottimista ed è certo che resterò incinta senza problemi. Potremmo metterci più tempo di una coppia normale, ma ora so che ce la faremo.
In oltre, poco dopo essere tornata a casa mi arriva anche la mail della mia vecchia gine che dice anche lei che i valori non sono poi così male e che devo stare tranquilla.
E ora lo sono.

Citando un famoso telefilm "Noi non siamo sterili! Siamo stati sfidati a riprodurci!" E ce la faremo :)

sabato 16 gennaio 2016

Lettera a un bambino che è nato

Ieri ho comprato e letto tutto d'un fiato il libro "Lettera ad un bambino che è nato" di Raffaella Clementi.
Il libro è appunto una lettera a suo figlio, dove racconta il viaggio che lei e suo marito hanno percorso per arrivare ad avere il figlio, e soprattutto è una fotografia della situazione attuale della legislazione italiana sulla Pma. Il che è tutto dire.
Il suo libro mi ha commossa. Ogni volta che leggo della pma mi rendo conto di quanto amore e desiderio di dare alla luce un figlio proprio ci sia dietro la scelta di intraprendere questa strada.

"Se non riuscissimo ad avere un figlio naturalmente" ho chiesto a mio marito più volte, anche prima di inziare la ricerca "tu saresti d'accordo nell'affrontare un percorso di pma?"
La sua risposta è stata affermativa. E io ne sono stata felice, perchè anche io non mi fermerei davanti agli ostacoli che tal volta la vita ci pone davanti.
Alcune mie amiche, quando ho parlato di questa remota possibilità (perchè siamo comunque ancora all'inizio della ricerca) hanno storto un po' il naso. Loro adotterebbero, ma non ricorrerebbero alla scienza per avere un figlio. Ma qualcosa mi dice che quando cercheranno un figlio, potrebbero cambiare idea. Certo, potrei anche sbagliarmi.
Io stessa che dicevo di no all'adozione, ho cambiato idea lungo la strada, perchè ho capito che sì, è vero, io voglio un figlio da mio marito, con i nostri geni e tutto, ma ancora di più voglio diventare madre... e lo farei anche con un figlio non biologicamente mio. Ma anche questo è un discorso che è ancora lontano da noi.

Una delle mie amiche ha affrontato la pma, per ben due cicli. Nessuno dei due purtroppo ha dato i suoi frutti. E quindi ha deciso di fermarsi. Ho quindi visto un po' più da vicino cosa si prova e cosa si affronta quando decidi di avere un figlio in provetta. E ho visto anche quanto devastante sia accarezzare quel sogno, sentirlo sotto le mani, poterlo quasi stringere, e poi vederlo sfumare via.

Ammiro tantissimo le coppie, ma soprattutto le donne che decidono di affidarsi alla pma per coronare il proprio sogno. E inorridisco davanti all'ottusità dello stato italiano ancora troppo poco laico, e soprattutto davanti alla cecità della gente che pur di far valere i propri ideali cosidetti cristiani (e lasciatevelo dire da una Credente Cristiana: di cristiano non hanno proprio niente!) è disposta a tarpare le ali a chi combatte per la propria felicità ogni giorno, nei tribunali, negli ospedali o semplicemente nei luoghi di tutti i giorni come scuole e uffici. Che si ficcassero in quel posto il family day e compagnia bella...
I precious baby (così sono chamati i bimbi concepiti in provetta), così come i bambini concepiti naturalmente sono sempre bambini, e come tali, vanno amati e apprezzati, senza fare discriminazione alcuna.

Consiglio a tutti di leggere il libro della Clementi, soprattutto a coloro che non credono nella pma e vorrebbero tornare al medioevo in termini di procreazione. Se lo leggessero, o se leggessero un qualsiasi forum sulla pma, o un qualsiasi blog sull'infertilità, si renderebbero conto che spesso e non volentieri, la pma è l'unica strada per raggiungere quello che per loro è stato facile a dir poco, e di cui si lamentano anche magari perchè "è capitato, non lo cercavamo"...

Io personalmente non so Dio che percorso ha in mente per me. Non so quanti mesi ci separano da quel positivo. Ma se mio figlio sarà concepito naturalmente, non mi sognerò mai di considerarlo superiore o migliore di un bambino nato grazie alla pma.

giovedì 14 gennaio 2016

La condivisione della ricerca

All'inizio della ricerca, sicura che sarei rimasta subito incinta, non ci ho pensato due volte a comunicare alle persone a me più care le nostre intenzioni.
L'ho detto alle mie amiche, lo sanno i miei parenti, e anche qualche amico di Marito ne è al corrente. Se potessi tornare indietro mi prenderi a schiaffi pur di non rifare questo errore!
Ovviamente questo ha creato aspettative nelle persone che ne sono al corrente... le mie amiche mi chiedono notizie e novità almeno una volta al mese (guarda caso spesso e volentieri nel perido delle rosse), così come i miei genitori, o la suocera, e addirittura la nonna di Marito si informa su quando abbiamo intenzione di farla diventare nonna. Potete immaginare come mi sento tutte le volte che devo dire che per ora non se ne fa nulla.
All'inizio non era così difficile dire che per quel mese non era andata, ma adesso comincio a sentire un po' il fastidio che si insinua in me quando la fatidica domanda mi viene posta.
E soprattutto non sopporto minimamente la risposta che ricevo quando dico che non ce l'abbiamo ancora fatta... credo che chi si trovi nella mia stessa situazione sa bene di cosa parlo. Spesso e volentieri la soluzione che chi ci vuole bene (o anche chi ci conosce appena) ci propina è "ma tu non ci devi pensare. Più ci pensi più non arriva!" oppure "Devi stare tranquilla, vedrai che quando meno te lo aspetti arriva". Ora, ditemi voi, ci può stare che la mente mi giochi brutti scherzi, che mi faccia avere i fantasintomi, che per lo stress mi ritardi l'ovulazione e non si presenti per nulla, ma non riesco ad accettare che in sti cinque mesi di tentativi non ci siamo riusciti nemmeno di striscio perchè ci pensavo e me l'aspettavo! Non ha praticamente senso!
Mio padre, uomo di scienza (è un medico) mi ha detto che io la prendo troppo sul serio, che mi ci impunto troppo e che non dovrei fare gli stick di ovulazione (per chi non lo sapesse, sono come dei test di gravidanza che però servono a individuare il perioso dell'ovulazione) perchè mi causano stress...

Siccome per quattro mesi mi sono sentita ripetere le stesse cose da un po' tutti quelli a cui avevo fatto l'errore di dire che eravamo alla ricerca, questo mese, il quinto, ho detto a me stessa: sai che ti dico?! forse è un segno divino! Forse Dio mi sta parlando attraverso gli altri e mi sta dicendo che non resto incinta perchè mi ci sto fissando troppo, perchè non lascio che accada da sé. Dai, per questo mese non facciamo gli stick. Facciamo rapporti quando ci va e magari ne piazziamo qualcuno se vedo del muco fertile o se penso di essere in zona ovulazione.
E devo dire che in quanto a tranquillità, ha funzionato un po' di più, per le prime due settimane. Sono stata più serena, meno preoccupata del come va, se va. Non ho toccato nemmeno uno stick (e di questo vado molto fiera) e ci ho pensato di meno per quanto possa essere facile pensare di meno a volere un figlio. Ho capito che stavo ovulando dal dolore che sentivo e anche dal muco (scusate l'uso dei termini, ma è così che è, che vi devo dire?!) e abbiamo avuto rapporti in quei giorni e come al solito anche in altri, a seconda di quando ci andava. Ebbene... questo mese ho avuto talmente tanti fantasintomi e ben 2 giorni di ritardo che davvero credevo avesse funzionato!
Ma andiamo con ordine: dopo pochi giorni dall'ovulazione ho avuto una perditina piccolissima rosata! Perdite da impiento, ho pensato!
Poi ho avuto una nausea forte per 3-4 giorni prima dell'arrivo del ciclo. Poi ho avuto questo ritardo di 2 giorni e il seno che mi faceva male (e a me non fa mai male!). Zero brufoli! Insomma, il mio corpo si stava comportando come mai aveva fatto! Ci ho sperato quindi anche di più dei mesi scorsi, almeno nell'ultima settimana. E poi, ahaha, è arrivato il mestruo. E Amen.

Morale della favola? Forse inizierò a prendere la temperatura basale e sì, rifarò gli stick, almeno sapevo più o meno che cavolo succedeva dentro di me! Ma ovvio, lo terrò per me, perchè l'impressione che ho dai feedback della gente quando dico che uso sti stramaledetti stick è che sono pazza e che mio figlio tarda ad arrivare perchè mi fisso. Si è visto! Alla fine, stick o non stick, è il tempo che passa a farmi salire l'ansia e anche il non sapere se è tutto ok, non certo fare gli stick di ovulazione.

Ma la settimana prossima compieremo sia io che Marito un passo importante. Inizieremo ad indagare un po' di più, lui sui suoi soldatini e io sullo stato delle mie tube (perchè ho avuto due operazioni pelviche negli anni passati e non so se mi hanno causato aderenze alle tube). Magari farò i dosaggi ormonali. Insomma, vedremo questo ginecologo cosa ci dice. E sono fiduziosa. Perchè per me non ha senso continuare ad avere rapporti mirati senza sapere se c'è un ostacolo di cui non siamo a conoscenza. Non mi si può chiedere si stare tranquilla se non ho la situazione chiara. E secondo me, all'alba del nostro sesto tentativo, penso sia il momento di andare un po' più a fondo sulla situazione.
Vi sembrerò estrema, ma credo che questa è una sensazione di disagio che la si può capire solo se la si è vissuta o la si sta vivendo. Poi non so, io sono sempre stata un po' sensitiva, Diciamo che il mio sesto senso, il mio gut, non mi ha mai tradito. E purtroppo, non ho un bel presentimento. Ma spero con tutto il cuore di sbagliarmi.

Colgo l'occasione per dirvi che mi farebbe molto piacere se mi seguiste anche tramite bloglovin'. devo mettere il claim, sennò non posso reclamare il blog ;) Follow my blog with Bloglovin

mercoledì 13 gennaio 2016

Introduzione

Il primo post di un blog è sempre il più difficile da scrivere. E' il post che descrive un po' l'intento dell'autore ed è il post che molti vanno a leggere quando si imbattono in un blog che gli interessa. O almeno è così che faccio io.
Quindi è un post importante.
Il nome che ho scelto come pseudonimo è Blueberry, senza una ragione specifica. Mi piaccio i mirtilli, e mi piace il nome che gli inglesi usano per apostrofarli.
Il nome che ho dato al blog invece ha una ragione d'essere: la seconda linea rossa è la linea che decide la tua vita. E' la linea che alcune donne temono di vedere quando fanno un test di gravidanza, magari dopo un rapporto non protetto in un momento in cui figli proprio no, non ne vogliono. E' la seconda linea che io stessa ho temuto (e tal volta sperato, non lo nascondo) di vedere in anni della mia vita in cui non ero pronta ad avere un figlio, più per un fattore economico e lavorativo che per altro. E' la linea che io (ormai a 28 anni compiuti) e tante altre donne lì fuori sperano di vedere, mese dopo mese, rapporto dopo rapporto, ciclo dopo ciclo.
E' un percorso lungo, tal volta, quello di diventare madri. A volte lo diventi senza volerlo, e a volte... devi lavorarci un po' per farlo realizzare questo sogno.
Io e mio marito abbiamo fatto le cose per gradi: siamo andati a convivere cinque anni fa, poi ci siamo sposati, quasi due anni e mezzo fa, poi abbiamo comprato casa e ora che tutto è sistemato (tutti e due lavoriamo) abbiamo deciso che era il momento di allargare la famiglia.
Così a luglio 2015 ho smesso la pillola e abbiamo iniziato a provarci.
Non vi nascondo la mia delusione quando ho avuto il ciclo, dopo il primo mese di tentativi. Certo, perchè nella mente di ogni donna che smette i contraccettivi per concepire, restare incinta è la cosa più facile della terra. Insomma! E' quello che abbiamo tentato di evitare fino a questo momento! Altrimenti a cosa si riferivano tutte le raccomandazioni di nostra madre quando ci diceva di usare sempre precauzioni e di non fare sesso non protetto (a parte non prendere malattie sessualmente trasmissibili)! Non so quante volte mi sono sentita dire da mia madre (ma non solo da lei, direi più che la società ce lo dice continuamente) che se fossi rimasta incinta troppo giovane mi sarei rovinata la vita. E gli studi? e il lavoro? Insomma, che avrei bruciato le tappe e me ne sarei giocate alcune, Quindi penso che tutte quelle che si trovano nella mia situazione (chi più giovane, chi meno giovane) abbiano seguito questo saggio consiglio, conservando il desiderio di diventare madri dentro di loro fino a che il momento e l'uomo giusto si fossero palesati.
Mentre vi scrivo, ho visto sfumare anche il nostro quinto tentativo.
Non sono ancora disperata.
Ho letto e sentito storie di coppie che ci hanno provato per anni a restare "incinti", e alla fine, chi la dura la vince! Ma non è stato facile per loro. E a me questo spaventa: il tempo. Il tempo che passa, perchè è inutile raccontarci favole. Il tempo passa per tutti, e per noi donne è una consapevolezza più dura da digerire. Ciò non toglie che anche gli uomini invecchiano e anche loro hanno la loro parte di problemi... Ma va bene, ci sarà tempo per approfondire tutti questi argomenti nei prossimi post.

Io intanto ho deciso di aprire questo blog per me, in primis, ma anche per tutti coloro che come me e mio marito desierano una gravidanza, un figlio, e stanno lottando per averlo.
Perchè ho deciso di aprire il blog ora?
Perchè ho bisogno di un posto mio dove sfogarmi. Perchè in questi cinque mesi me le sono sentite dire di cotte e di crude ma nessuno ha mai davvero capito cosa provassi quando vedevo quella finestrella restare inesorabilmente bianca dove doveva apparire la seconda linea rossa. E penso che solo chi ci passa ogni mese o ci è passato può capire la delusione che si prova. La sensazione di impotenza davanti a quel bianco, quando sei consapevole di aver fatto davvero tutto quello che è in tuo potere per realizzare quel sogno che per altri sembra diventare realtà senza che nemmeno abbiano terminato di finire il pensiero.
Questo è il blog della nostra ricerca (mia e di mio marito), ed è il racconto di come coroneremo questo sogno.
Spero alla fine di scrivere il tanto atteso post dove vi annuncio di essere incinta. Di vedere la seconda linea rossa. Lo auguro a tutti quelli che lo desiderano con il cuore.

Benvenuti sul mio blog.