venerdì 29 dicembre 2017

Gravidanze pma o naturali dopo l'infertilità: vi danno speranza o vi feriscono come quelli naturali?

Scusate il titolo di questo post ma non riuscivo a trovare un titolo adeguato...

Qualche giorno fa, sul gruppo della pma in cui sono iscritta su fb, una ragazza ha scritto un post dove diceva che le dava fastidio quando le altre ragazze che ora erano incinte "sfoggiavano" il loro successo, magari scrivendo aggiornamenti dove dicevano "5mm di puro amore", o raccontavano i progressi di crescita delle loro gravidanze e cose così. Diceva che a lei facevano male tutti i positivi, pma e non, e che quelli pma non erano diversi da quelli della vicina/amica/parente. Facevano tutti male allo stesso modo. Ora c'è da dire che questa ragazza ha alle spalle una storia di negativi e ha anche la sua bella età e una situazione di partenza non rosea, per cui capisco il suo sconforto e come i successi altrui possano ferirla. Inoltre ci ha detto di una sua compagna di pma che dopo svariati anni di silenzio si era fatta viva via sms solo per dirle che era rimasta incinta naturalmente e che se c'era riuscita lei, potevano farcela tutte. Questo episodio mi ha fatto rabbrividire e credo sia stato frutto di una mancanza di tatto assurda. Ma il suo discorso ha poi sollevato una domanda clou: noi donne pma, una volta "raggiunto l'obbiettivo" ci dimentichiamo di cosa vuol dire essere infertili e diventiamo insensibili come "tutte le altre"?

Il suo post ha avuto molte risposte per lo più di dissenso dal suo discorso. Diciamo che ciò che si evinceva dalle parole di questa ragazza era "preferirei che il gruppo fosse un posto dove si parla di positivi e di gravidanze il meno possibile e che fosse più un gruppo di indicazioni e informazioni mediche e burocratiche e dove ovviamente sono benvenuti i post di sfogo e i negativi". Poi magari non era proprio quello che intendeva, ma se levi i post gioiosi di positivi che ti danno speranza, cosa resta?

Personalmente ho trovato molto sostegno online: vuoi nei forum, vuoi nei blog, vuoi su questo gruppo fb, sapere di avere un gruppo di donne che ci stanno passando o ci sono passate e sapere che una buona parte di loro è riuscita ad avere un figlio grazie alla pma, è ciò che mi ha spinta ad affrontare questo percorso credendoci!
Se non avessi letto le storie di altre guerriere e non avessi visto il risultato sudato che hanno duramente raggiunto, non so se avrei intrapreso la pma pensando di farcela a mia volta. Sarebbe stato tutto più fumoso, sfocato ed incerto.

Ho letto chili di storie nei blog, nei forum e nei libri. Ho guardato video su youtube e mai nemmeno una volta ho pensato di queste donne "vorrei che si tenessero la loro gioia per se". La gioia e la speranza che trasudava da ognuna di queste storie... era il carburante che mi ha permesso di muovermi in questi due anni! Sapere che può esserci luce alla fine del tunnel!

Credo che l'annuncio di una gravidanza pma (o l'annuncio di una gravidanza cercata per lungo tempo) sia diverso dall'annuncio di una gravidanza capitata per caso o cercata ma arrivata subito o quasi e ho spiegato qui e qui cosa pensavo a riguardo. Credo che se stai soffrendo per rimanere incinta e sei in un gruppo di donne che a sua volta sta lottando per riprodursi, le gravidanze di queste donne dovrebbero portarti gioia e speranza e se così non è, forse in quel gruppo non ci dovresti stare.
L'invidia è un sentimento che credo abbia colpito tutte noi cacciatrici di lunga data e donne pma. E' fisiologico ed è normale... Ma bisognerebbe cercare di allontanare queste energie negative e soprattutto cercare di fare una distinzione tra cosa davvero suscita in noi invidia (inteso come "cazzo, perchè lei si e io no?") e cosa invece dovrebbe meritare il nostro rispetto e magari una punta di invidia ma sana (tipo "vorrei essere incinta anche io, però come me lei ha lottato e sofferto per arrivare al suo obbiettivo").

A differenza di altre che magari scrivono più assiduamente delle loro milestone gravidiche, io ho scritto solo in 2 occasioni e su insistenza dell'admin che vuole ovviamente che le storie dei positivi siano d'aiuto alle altre: ho scritto dopo la prima eco dove ho visto il battito, e quando ho saputo che aspettavamo una bimba. Mi rendo conto che scrivere troppo spesso della propria gravidanza in un forum o un gruppo dedicato alla pma possa urtare la sensibilità delle altre e che la gioia che si prova per quella persona possa tramutarsi in irritazione. Quindi io evito. Però devo ammettere che in questo gruppo specifico non capita spesso che una donna posti a più riprese della propria gravidanza (tipo blog) e i post belli sono spesso quelli di beta che crescono, di cuori che battono per la prima volta e ultimamente abbiamo pure avuto un caso di beta che non salivano e di gravidanza invece che progrediva!!! Quindi da post del genere io non vedo ostentazione ma solo voglia di condividere il culmine di un percorso e di dare speranza alle altre!
Lamentarsi per i successi altrui, soprattutto se così sudati, la vedo come una cattiveria gratuita.

Non credo, generalmente, che chi affronta la pma si dimentichi di come ci si sente ad essere dall'altra parte (certo, poi ci sono le eccezioni, purtroppo). Non credo che il dolore di un fallimento mensile, o di una iui/fivet/isci fallita possa mai essere dimenticato. Rimane sempre dentro di noi, come una cicatrice che si è rimarginata ma ci ricorda cosa l'ha causata.
Al contrario credo che se non facciamo attenzione l'infertilità possa impossessarsi anche dei nostri cuori e se ciò accade rischiamo di non apprezzare più le nostre vite così come sono e di roderci dalla rabbia quando vediamo che altri ottengono quello che noi tanto vorremmo. Che sia stato sudato o no.

Voi cosa ne pensate? A voi danno fastidio tutti i positivi? Anche quelli pma/o miracoli naturali dopo anni di infertilità? O li vedete come una speranza?

martedì 26 dicembre 2017

Grazie Babbo Natale

Sia nel Natale 2015 che nel Natale 2016 ho scritto una letterina a "Babbo Natale" (in realtà era una preghiera a Dio) dove gli chiedevo di esaudire il nostro desiderio più grande: farci dono di un figlio.
Il primo Natale che scrissi la lettera ero abbastanza fiduciosa, ma essendo passati già 5 mesi dall'inizio della ricerca serrata, dentro di me sentivo che quella fiducia e speranza cozzavano con quel dubbio che si era insinuato: le cose non sarebbero state affatto facili. Solo un mese dopo, la sentenza di oligoastenozoospermia di mio marito mi dava la conferma dei miei dubbi.

Il secondo Natale, cioè quello dell'anno scorso, ho scritto al Babbo ancora una volta. Ormai i mesi erano diventati 17. Gli ho scritto che speravo che ci portasse un figlio al più presto, magari senza fecondazione assistita... un figlio fatto con l'amore della carne oltre che del cuore. Credo di aver poi preso la decisione di fare la pma solo pochi giorni dopo.
Oggi ho riletto quella lettera e finalmente, "Babbo Natale" ha realizzato il nostro sogno. Mia figlia cresce dentro di me e non potrei esserne più grata. Anche se ci sono voluti 26 mesi per arrivare a vedere il primo segno della sua presenza. Ma su una cosa devo correggermi: nostra figlia è comunque frutto dell'amore della carne oltre che del cuore.
E' vero, non è stata concepita tra le lenzuola del nostro letto. Non è stata sempre al caldo dentro il mio ventre... ma è nata prima nei nostri pensieri. E' nata nei nostri abbracci e nei nostri baci, prima di essere poi creata da una bravissima biologa all'interno di un laboratorio. Questo ora per me è un dettaglio insignificante.
E' incredibile come cambino le prospettive. Se fino ad un anno fa mi sembrava ingiusto e mi faceva male pensare che noi non fossimo riusciti a concepire solo con le nostre forze, adesso penso che c'è voluta una grande forza, un grande amore e una grande determinazione (ed una buona dose di esami, visite ed ormoni) per averla con noi e ciò oscura tutto il resto. La sua sola presenza, la sua salute, la sua crescita, cancella tutta la fatica, la sofferenza e la tristezza che l'ha preceduta. E davvero, non ha più importanza il come è arrivata fino a noi. Conta solo che sia arrivata a noi.

Vittoria ora è lunga da capo a piedi circa 18 cm. Incredibile pensare che ci sia un esserino tanto grande dentro di me e che continuerà a crescere!!
La mia pancia è visibile. Non è enorme, ma si vede.
Ho iniziato a percepire i suoi primi movimenti, ormai da una settimana circa. Sento delle piccole bollicine, una ogni tanto, nell'utero. Spesso a sinistra, ma a volte anche al centro e a destra. la ginecologa mi ha confermato che è lei che sento, e non il mio intestino. Uso comunque molto l'angel sound, perchè sono comunque movimenti leggeri e non li sento sempre sempre, e quindi l'angel mi fa sentire più serena.

Mi ero ripromessa di non comprare nulla per lei fino almeno al sesto mese... ma ho visto una lampada tanto carina alla feltrinelli, e non ho potuto fare a meno di seguire l'impulso a metterla sotto l'albero. E' una di quelle balene con il corno. La trovo dolcissima.



Questo Natale voglio augurare a tutti ciò che il loro cuore desidera di più. Vi auguro di essere felici però anche mentre cercate di realizzare quel desiderio, perchè la vita è bella e fatta di tante piccole cose che vanno vissute e assaporate.
Vi auguro il meglio per voi e per le vostre famiglie, e se desiderate un figlio, vi auguro con tutto il cuore che questo desiderio si avveri al più presto possibile. Non lasciate mai andare quel barlume di speranza che avete dentro di voi! Aggrappatevi ad esso con tutte le vostre forze e lasciatevi guidare attraverso le scelte che sembrano più difficili, perchè sono anche quelle che vi porteranno le soddisfazioni più grandi. Non arrendetevi mai. So che lo dico spesso, ma lo intendo sul serio. Arrendersi equivale a fermarsi, a smettere di provare... finchè avete forza nel vostro corpo, nella vostra mente e nel vostro cuore, lottate. Vi auguro che questo Natale ricarichi i vostri animi per qualsiasi sfida vi attenda.

Vi abbraccio forte.

giovedì 14 dicembre 2017

La cicogna Fivetta

Ragazze, oggi vi scrivo per portare alla vostra attenzione questo crowdfunding (raccolta fondi) per portare su carta questo libro per bambini: La cicogna Fivetta.
E' un libro per bimbi e genitori PMA per raccontare il lungo viaggio che mamma e papà hanno affrontato per averli.
Il cowdfunding si basa sul donare una cifra a piacere e ad ogni budget corrisponde un acquisto: Io per esempio ho versato 30 euro e riceverò, se il libro verrà stampato, una copia del libro, un segnalibro e un portachiavi. NB: se la cifra non si raggiunge vi restituiranno i soldi.

Ovviamente ci terrei molto a leggere un giorno questo libro a Vittoria, perchè noi abbiamo intenzione di dirle com'è venuta al mondo, e credo che il viaggio che abbiamo fatto per trovarla sia una grande dimostrazione d'amore e desidero che lei lo sappia.

Sperando che la cosa possa interessare anche a voi, vi lascio il sito del libro da cui potete accedere al crowdfunding: https://www.fivetta.it/https://www.fivetta.it/
E questa è la pagina facebook: https://www.facebook.com/lacicognaFivetta/


mercoledì 6 dicembre 2017

13+5 e finalmente sappiamo il sesso!

Post veloce per dire che mi sbagliavo e tutti gli altri avevano ragione e che devo una cena a mio marito...

Aspettiamo una bambina: Vittoria.

La premorfo è andata benissimo. Lei sta molto bene! Ho anche un dvd dell'eco XD

Sabato sveleremo il sesso ai nostri amici portando dei cup cakes ripieni di crema rosa. Dopo che li avranno morsi sapranno anche loro ^__^

giovedì 30 novembre 2017

Traslucenza Nucale (12+6)

Finalmente ieri abbiamo fatto la tanto attesa Traslucenza Nucale.
Forse complice il burger king menu che ho mangiato a pranzo, bimbo era più agitato del solito. O forse era colpa del giro di cordone che aveva attorno al collo... fatto sta che è stato molto difficile per la ginecologa che mi ha visitato riuscire a prendere tutte le misure.
Il nostro appuntamento era alle 14.45. Noi siamo arrivati alle 14. Siamo entrati con circa 40 minuti di ritardo, quindi alle 15.30.
Rivederlo è stato bellissimo. Questo ecografo era di ultima generazione e faceva uno zoom pazzesco! Bimbo pareva avere il singhiozzo e sembrava appunto che lo avesse morso una tarantola! Si muoveva e sgusciava da sotto la sonda come un pesce! La ginecologa spingeva tantissimo sul mio addome, tanto che stamattina ho la parte dolente.
Alla fine, ha preso qualche misura ma ci ha consigliato di uscire e di riprovare dopo.
Intanto ci sono passate avanti due pazienti e siamo rientrati dentro praticamente alle 18! Insomma, abbiamo perso un sacco di tempo ad aspettare.
La seconda volta bimbo era un po' più calmo ma aveva comunque il giro intorno al collo, quindi la dottoressa ha usato la misura più grande perchè preferiva eccedere con la misura della TN anzichè togliere qualche punto.
Alla fine il risultato è stato 1:12000 per sindrome di down e 1:20000 per le altre, quindi rischi bassissimi.
Quando ce l'ha detto mi sono commossa, anche se non me l'aspettavo di commuovermi. Evidentemente avevo accumulato una tale ansia che avevo bisogno di scaricarla.

Mercoledì prossimo faremo la premorfologica e spero che finalmente ci dicano il sesso! So che il dottore che ce la farà (privatamente) è una persona molto seria e precisa, poco empatico ma molto molto professionale.
Mi hanno consigliato di non fargli domande durante la visita. Vediamo come va.

L'angel sound ormai è il mio miglior amico. Lo uso a giorni alterni. Sentire il suo cuoricino, anche se per poco, mi tranquillizza molto.

Domani torno a fare l'esame per la toxo e spero che sia sempre negativo. Non sto mangiando mai insalate fuori, ma a volte capita che ci sia nelle cose che mangio tipo ieri nel wrap del burger king o come guarnizione al di sotto degli involtini del jappo. Un po' di paranoia mi viene, ma poi penso che sono posti dove sono sempre andata e che comunque lavano l'insalata prima di servirla. Anzi, probabilmente usano quella in busta pure loro.
Non mangio carne se non ben cotta e niente insaccati crudi. Negli anni scorsi non ho fatto nulla per evitare la toxo e non l'ho presa, quindi spero che questo regime quasi militare di alimentazione mi protegga ancora di più.
Per fortuna ho già contratto il citomegalovirus, sennò avrei avuto un'ansia in più!

Ho ricevuto anche il primo regalo per bimbo/a: un diario sulla gravidanza dove scrivere mese mese quello che succede e le mie sensazioni. Posso attaccarci le ecografie e scrivere come mi sento, così da lasciare a mio figlio/a un ricordo di questo periodo di cui lui/lei non avrà alcuna memoria.
Ormai sono quasi fuori dal primo trimestre. Finisce questo sabato!
Dopo daremo l'annuncio ufficiale a tutti, anche chi non sa del nostro percorso :)

E' un periodo molto felice della mia vita. Anche un po' ansioso, perchè ovviamente voglio proteggere il mio bimbo e ho paura di non esserne in grado mentre è dentro di me, perchè non posso controllare tutto ciò che mangio o che respiro. Però cerco di tenere a bada l'ansia pensando che sto facendo tutto il possibile perchè questa gravidanza vada bene. Oltre a pregare tantissimo.

domenica 19 novembre 2017

What kind of mother? (11+2)

Di ritorno dopo 3 giorni alla mia home town.
Tre giorni sono più che sufficienti per ricordarmi perchè me ne sono andata e perchè amo tanto la mia vita al norde. Non fraintendetemi, mi manca mio padre e ogni tanto anche fare quattro chiacchiere con mia madre. Sono stata felice di rivedere i miei nonni e i miei zii (anche se ho poco apprezzato i loro clichè sui gatti e la toxo, ma immagino faccia parte dell'essere incinta) e molto felice di aver potuto parlare con mia zia E., la sorella di mio padre, che ho sempre ritenuto tra tutto il mio parentado quella più vicina al mio modo di pensare. Mi piace rivedere i luoghi in cui sono cresciuta e la città che ho amato per così tanto tempo. Ma quando ci torno sento che i miei legami col mio passato si sono fatti più deboli e che quando torno a casa mia (quella che è casa per me da sette anni) mi sento a mio agio e sempre più felice e sicura della scelta che feci.
Come dicevo, ho passato del tempo con mio padre con cui sto sempre con piacere. Siamo andati a trovare mia nonna, che è morta a fine ottobre, al cimitero di Capodichino e mi sono commossa pensando che lei e nonno ora sono insieme e ho chiesto loro di vegliare su di noi.
Sono uscita un paio di volte con mia madre che ha detto a tutti i suoi conoscenti che incontravamo che sono incinta ed enfatizzava la cosa toccandomi la pancia. Come al solito, parlare con mia madre non è proprio facile, per cui quando le ho detto che ero molto felice di diventare madre ma che avevo anche una buona dose si paura lei ha detto che non c'era nulla da avere paura e che lei non ne aveva avuta (beh certo, non aveva un mutuo da pagare, aveva un marito che poteva benissimo mantenere lei e i figli - e così è stato -, aveva 4 nonni a cui lasciare i figli quando voleva - infatti io sono stata cresciuta dai miei nonni materni e paterni, si può dire). Quindi il discorso è finito lì per la sua mancanza di empatia sull'argomento.
Ecco, una cosa che temo e spero che non sia nei miei geni, è l'essere una madre poco empatica. Mia madre è stata una madre con cui potevo parlare di ragazzi, di anticoncezionali e in genere di tutto, e questo lato credo di averlo ereditato perchè sono una persona di larghissime vedute, ma spero di essere più sensibile e affettuosa verso i miei figli di quanto non lo sia stato lei con me e mio fratello... soprattutto dopo la separazione con mio padre.
Mi piacerebbe essere una madre come Lorely di Gilmore Girls (il mio telefilm preferito) ma mi rendo conto che quella è finzione ed è molto difficile crescere un figlio in quel modo. Diciamo che spero di avere la giusta dose di severità e di amore verso i miei figli e di insegnare loro tutti i valori che ho ereditato dalla mia famiglia regalandogli dei bei ricordi sulla loro infanzia e adolescenza, facendoli crescere in un clima caldo e amorevole, cosa che a me a volte è mancato, e soprattutto spero di lasciarli poi andare nel mondo come adulti fatti e finiti che sono in grado di vivere in società e di rispettare gli altri.

E' quando scrivo queste cose che mi rendo conto che non potrò mai rendere pubblico ad amici e parenti questo blog. Dovrò scriverlo sempre in anonimato perchè so che queste cose arriverebbero inevitabilmente all'orecchio di mia madre, anche se è un'analfabeta digitale, e finirebbe solo per incrinare il nostro già fragile rapporto.

Ho rivisto Charmy grazie all'ecografia super approfondita fatta da una collega di mio padre. Ha guardato ogni parte con super attenzione mi ha gia anticipato che la TN sembra essere ok! Vedremo poi cosa ci dicono il 29 al policlinico all'eco ufficiale del btest. Si è vista la spina dorsale, i reni, le quattro camere del cuore, gli occhietti, il suo bel profilo, il cervello... anche se l'ecografo era scrauso si è visto tutto tutto :) E' sempre emozionante vedere le manine e i piedini che si muovono e sentire il cuoricino che batte. Ovviamente ora non vedo l'ora che sia il 29, ma soprattutto che finisca il primo trimestre. Oggi sono a 11+2 quindi sono nella 12ma settimana. Mi ha detto che a 13+0 si entra nel secondo trimestre. Non vedo l'ora. Non dico che abbasserò la guardia ma almeno starò un po' più serena.

mercoledì 8 novembre 2017

E il Natale si avvicina (9+5)

Ieri ho rivisto Charmy <3
Ho fatto l'ecografia pre TN e il prelievo per il btest. Lui era cresciuto tantissimo! Ora è 2.6cm e ha sembianze di un mini bebè.
L'ho visto muovere le braccine e ho visto tutto quello che era possibile vedere: braccia (ovviamente), gambe, testa con profilo e cordone ombelicale.
Purtroppo mi hanno fatto sempre un'eco interna perchè, per via della retroflessione del mio utero, con la sonda esterna non si vedeva ancora nulla.
Ho anche sentito il cuoricino battere per la prima volta.
Vederlo lì crescere e pensare che vive dentro di me è un'emozione unica. E non posso credere di essere finalmente incinta.

La sensazione che sia un maschio è sempre più forte. Spero che si veda già alla TN che farò il 29. Ovviamente a noi importa che stia bene e sia sano, il resto sono inezie. 
Ho prenotato anche la premorfo per il 6 dicembre, così da stare ancora più sereni.

Le mie analisi sono risultate tutte ok, tranne quelle delle urine da cui è uscito che ho l'eschericchia coli :( Ma immaginavo di avere qualcosa, visti i miei trascorsi di cistite e il fatto di vedere sempre le urine torbide. Vedrò cosa mi dice la gine venerdì a riguardo.

L'acidità e il reflusso mi ammazzano proprio di sera e spero vivamente che la cosa scemi verso il quarto mese, perchè è davvero brutto sentire questo acido nell'esofago che mi brucia. Mi sembra di esplodere da dentro. Però il pensiero che sia la gravidanza tanto attesa a provocarmelo, mi rende il tutto più sopportabile.

Per il resto, sono già in modalità "Non vedo l'ora che sia Natale!". Respiro già l'aria natalizia della città e dei negozi che si addobbano a festa. La mia festa preferita si sta avvicinando e quest'anno il regalo più grande e per cui ho pregato tanto negli ultimi due anni, cresce dentro di me. 
Il primo Natale della ricerca ero davvero giù. Non riuscivo a godermi la festa. Pensavo se ero incinta o meno. Ero al quinto tentativo. Ricordo che qualche giorno dopo Natale andammo al giapponese e io avevo una nausea fortissima e speravo davvero di avercela fatta! E invece, pochi giorni dopo, il ciclo arrivò. Il mio sesto senso mi diceva che dovevo indagare e quindi non riuscii a trascorrere un Natale sereno.
Invece l'anno scorso, dopo aver scelto per la pma, mi sono sentita rinascere e affrontato le feste con il mio solito amore per il Natale. Sono stata strafelice di avere gli ospiti a casa a Capodanno. Abbiamo lanciato le lanterne con dei desideri attaccati (e il nostro aveva preso fuoco mentre era in volo e io l'avevo preso come cosa negativa...). Avevo respirato di più il Natale anche se mio marito è stato poco a casa a causa del suo lavoro.
Quest'anno invece voglio godere del Natale a pieno e ringraziare tanto per il Dono che Dio ci ha affidato.
Ma ovviamente faccio un passo alla volta e per ora punto alla TN il 29 che mi pare lontanissima!
Per fortuna tra qualche giorno torno a Salerno a trovare i miei e dovrei fare un'eco con la mia gine storica :p
In oltre sto valutando di prendere l'angel sound (non ricordo se ve l'ho già detto) e credo che al ritorno da Salerno farò l'acquisto. Voi lo avete?
Evviva il 21mo secolo e le sue tecnologie! 

venerdì 27 ottobre 2017

L'infertilità e la mia storia di Fede

Quello di oggi è un post che tratta di Fede. Del mio rapporto con Dio negli ultimi due anni e mezzo e di come, ancora una volta, ho capito che Lui ha un piano per noi, un piano buono, un piano prospero, e che se anche ci sembra di star andando incontro alla tempesta, Dio è lì che ci protegge e chi chiede di credere in Lui, che sa quel che fa. E questa, credetemi, è la parte più difficile.

All'inizio del nostro viaggio verso un figlio, avevo un livello di Fede altissimo. Eravamo reduci da un periodo tremendo della nostra vita, e ve ne ho parlato in questo post, e Dio aveva davvero risposto in modo perfetto alle mie preghiere (mio marito è ateo), non solo eliminando la fonte del disturbo ma aiutandoci a vendere un immobile del valore di 162.000 euro senza perdere un euro, in un tempo record (4 mesi) e aiutandoci a comprare la casa dove viviamo attualmente.
Quindi, il periodo in cui abbiamo iniziato la ricerca, mi sentivo spiritualmente molto forte, Dio mi aveva dato l'ennesima prova che era sempre con me e che se mi appoggiavo a Lui, sarei riuscita in tutto. In oltre, a 28 anni freschi, nemmeno compiuti, chi è che crede di non riuscire a procreare in tempo record? Nessuno...

Dopo i primi due mesi di tentativi a vuoto (miratissimi, con stick, osservazione del muco e dolori ovulatori) ovviamente mi si inizia ad insinuare un precocissimo dubbio che qualcosa non andasse, ma con chiunque ne parlassi mi faceva sentire stupida, due, o tre mesi di tentativi sono troppo pochi per dire ce c'è qualcosa che non va. In tutto questo io continuavo a pregare e a chiedere a Dio di donarci un figlio, ma iniziavo a sentire che l'alto livello di Fede si stava abbassando, perchè mi sembrava di parlare con Dio ma di non essere ascoltata. E purtroppo questa sensazione è solo peggiorata quando dopo altri 3 mesi di insuccessi, a gennaio 2016, convinco mio marito ad andare a fare uno spermiogramma.
Come di certo immaginate o sapete (perchè ci siete passati pure voi) leggere che tuo marito ha solo il 10% di spermatozoi mobili, per giunta lenti, è come essere travolti da una valaga che scende giù a velocità supersonica. Io e Marito eravamo distrutti, bloccati e svuotati di qualsiasi energia positiva.
Furono giorni bui. Giorni in cui ripensavo a tutti quelli che mi avevano detto che mi dovevo solo rilassare, che era colpa mia che ci pensavo troppo, che era troppo presto per preoccuparsi e indagare e avrei voluto sputargli in faccia, anche se erano nostri parenti o amici. Loro non capivano come ci si sente quando scopri che avere un figlio per te e tuo marito può essere una chimera, un'utopia o addirittura... impossibile.
In quel periodo ho pregato Dio di aiutarci ad affrontare questo infausto verdetto. L'ho pregato di fare un miracolo, di aiutarci a concepire naturalmente come aveva fatto per tanti altri cristiani che avevano rimesso nelle Sue mani la loro infertilità.
Ricordo che un collega a cui mio padre aveva raccontato la nostra situazione ci aveva suggerito di rivolgerci subito alla pma. E col senno di poi... aveva ragione da vendere. Ma io ero troppo orgogliosa. Ero troppo ferita da poter scegliere quell'opzione. Infondo erano passati solo 6 mesi! E anche il ginecologo che avevo visto di recente, dopo aver prescritto a mio marito una cura naturale a base di vitamina D e curcuma (a cui io poi aggiunsi la maca), ci aveva detto che secondo lui avremmo concepito da lì a sei mesi. Ve ne ho parlato in questo post.
Forti di questa cosa, continuiamo a provarci naturalmente, sempre con l'aiuto degli stick e mettiamoci pure la temperatura basale. Nel frattempo io mi ammalo di una candia recidiva fortissima, di cui mi porto gli stralci ancora oggi.
Il mio rapporto con Dio proseguiva in questa sorta di monologo in cui io gli parlavo, gli chiedevo di aiutarci a concepire, di farci questo dono, e dove invece continuavo a ricevere rispote negative, tipo la candida che scoppiò proprio a cavallo della settimana fertile di febbraio 2016 e continuò in modo aggressivo e pesante per mesi e mesi (tanto che a maggio di quell'anno nemmeno ci provammo perchè era impossibile per me avere rapporti). Mi sentivo come se Dio mi stesse ostacolando invece di aiutarmi! E invece, stranamente, nel campo medico tutto filava liscissimo! Ricevevamo gli appuntamenti in tempi brevi, le visite andavano sempre bene, con esiti incoraggianti (come l'ecodoppler di mio marito che rilevò solo un piccolo varicocele ma non inficiante). 
Ad aprile 2016, l'andrologo di mio marito, dopo aver visto il miglioramento che aveva ottenuto grazie alla cura naturale... non disse di proseguirla, perchè lui alle cure naturali non ci credeva, e prescrisse a mio marito un integratore chiamato genadis che assunse fino ad agosto! Risultato? Un disastro. Lo spermiogramma peggiore di sempre! Le sue forme normali che erano sempre state almeno il 5% ora erano solo 2%. Aveva un volume di spermatozoi aumentato, di certo, ma la motilità era calata a picco praticamente non migliorando affatto la situazione. 
NB: questo dottore è rinomato per essere uno dei migliori nel suo campo qui a Modena!
Aveva fatto più per noi il mio ginecoloco C. in 2 mesi che lui e il suo integratore chimico che in 4 mesi aveva distrutto tutto il progresso che mio marito aveva fatto. E aveva avuto pure il coraggio di dirmi che la maca aveva funzionato solo sui topi, stando ad uno studio che aveva trovato sui suoi preziosi siti di ricerca medica. A lui non importava di tutta la gente la fuori che aveva avuto risultati grazie alla maca... ma vabbè, sto divagando.

In quel monento, parlando dal punto di vista spirituale, mi sono sentita come se Dio mi avesse detto "adesso, vuoi starmi a sentire?". E' stato il primo momento, in un anno di tentativi, dove ho capito che mi stavo incaponendo così tanto su quello che IO volevo e su COME lo volevo che avevo perso di vista il vero significato della Fede: affidare i propri progetti nelle mani di Dio e lasciare che sia lui a guidarci per conseguirli.
Io dicevo di ascoltare Dio, ma di fatto non lo stavo facendo. Io non so perchè, ma Dio ci stava indicando la sempre la strada della pma. E può sembrare assurdo perchè, voi direte (e lo dicevo pure io) perchè, Tu che puoi curare la gente con un dito, non ci curi e invece ci indichi una soluzione medica? Ma poi ho pensato a tutti i malati di tumore (mia madre in primis) che probabilmente chiedono a Dio una guarigione miracolosa e poi, dopo la chemioterapia, la radio o le cure ormonali, guariscono e sono cancer free. Loro non ringraziano Dio per essere sopravvissuti? Lo incolpano per essere passati attraverso la chemio ecc? Io cosa farei al loro posto? Ringrazierei Dio per avermi dato la forza di passare tutto ciò e di poter raccontare la mia esperienza dopo, da viva e da libera dal cancro! Come poi ha fatto mia madre.

Piano piano, da agosto a dicembre 2016, dentro di me è avvenuta una lenta rinascita spirituale. Ho buttato via tutti i libri cristiani che avevo letto in cui le autrici e i loro mariti avevano ricevuto guarigioni miracolose in situazioni di sterilità maschile assoluta e ho capito che, se per loro aveva funzionato, Dio aveva in serbo la pma per noi. E oggi credo di aver capito anche il perchè, ma ve lo dico dopo.
Il 25 dicembre 2016 mi sono svegliata e ho sentito dentro di me che la pma era la nostra strada, che sarebbe stata dura, ma era la strada giusta per raggiungere il nostro obbiettivo: avere un figlio (potete leggerne qui). Ho pregato Dio di guidarci lunga questa strada che sapevo non sarebbe stata facile, di darmi la forza di superare i mille esami che dovevamo fare e di darmi la forza di farmi da sola tutte le punture che avrei dovuto fare e soprattutto, essendo io totalmente a digiuno di pma e di qualsiasi info a riguardo, a partire dai centri, le medicine ecc, ho chiesto a Dio di indirizzarci al centro giusto dove i tempi d'attesa erano nulli e dove avremmo pagato poco.
NB: io allora non sapevo nulla della Zucchi. Avevo guardato un po' qui e lì su internet ed ero orientata per un centro privato convenzionato, ma stavo guardando per il Florence o il Demetra, in Toscana, dove avremmo pagato il super ticket di 500 euro, più le medicine non passate dal ssn (tipo orgalutran, fertypeptil, gonasi).

Ancora oggi, dal giorno in cui abbiamo deciso di fare la pma, penso alla velocità con cui le cose si sono mosse, e soprattutto alla fluidità con cui sono andate! 
Mi spiego: prima di scegliere di fare la pma, vi ho detto che pregavo Dio ma era come se non lo sentissi... che le cose sembravano sempre mettermi i bastoni fra le ruote invece di aiutarmi... e questo perchè non è che Dio non mi stesse parlando, ma non lo ascoltavo! Lui ha cercato di dirmi per tutto il tempo di fare la pma, ma io ero troppo orgogliosa per dargli retta... non ero pronta.
Invece, dopo aver abbracciato l'idea della pma, tutti gli esami, gli appuntamenti, le informazioni sul centro, sui tempi ecc... tutte le mie paure, sono state dissipate nell'arco di poche ore. Se fino a prima mi sembrava di viaggiare su un calesse su una strada piena di buche e fango, adesso mi sembrava di stare su una lamborghini su di un'autostrada libera!
Grazie ad una mia cara amica del forum (santo forum dove mi sono iscritta nel lontano 2015 per cercare con le altre cacciatrici mensili la mia cicogna) che era stava affrontando lei stessa la pma (e ora è felicemente mamma) sono stata indirizzata alla zucchi dove praticamente il ticket era di soli 36 euro, contro i 500 della toscana. In oltre ho scoperto che tante altre persone del forum e non solo si erano rivolte lì e avevano avuto i loro bimbi proprio grazie al dottor Br. (sant'uomo a cui farò una statua). Decido quindi su due piedi di rivolgermi alla zucchi e loro mi mandano via mail tutti gli esami da fare.
Gennaio 2017 è stato dedicato interamente agli esami (infettivi, genetici, tamponi, spermiogramma). Il 3 febbraio facciamo il primo incontro con il dottor Br., che però ci da altri esami da fare :( Lì per lì la cosa mi scoccia un po', ma col senno di poi ho apprezzato questo zelo di Br. perchè è proprio questa sua scrupolosità che dopo mi ha fatta sentire al sicuro e considerata una persona e non un numero.
Intanto il mio rapporto con Dio è migliorato molto. Mi sembrava di nuovo di avere un dialogo con Lui. Gli chiedevo di guidarci, di aiutarci nella pma, di far si che andasse bene. Anche se non volevo fare l'ivm avevo fede che avrebbe funzinato. E infatti, ad aprile 2017 faccio l'ivm da cui estraggono 2 ovuli che diventano 2 embiorni top quality! Eppure, le beta sono a 0.
Ma, stranamente, non mi sono arrabbiata con Dio. Ho pianto, sì, ero triste, certo! Eppure sentivo che Dio mi stava dicendo "ti sto mostrando la strada". Hai fatto una prova e hai visto che le cose possono andare molto bene. Ho chiesto di fare una ICSI classica, perchè sentivo che era la cosa giusta da fare. Non me ne fregava nulla dell'iperstimolo. Non mi spaventava. Io sapevo che potevo produrre molto di più e che potevo avere dei blastocisti. Ne ero certa! E il dottore era d'accordo con me. 
Dopo l'ivm ho iniziato ad avere uno stato di grazia... mi sentivo felice, grata e piena. Non sapevo ancora cosa sarebbe successo, come sarebbe andata la seconda stimolazione, ma sentivo che stavo bene e che la mia vita era completa. Credo che questo sia quello che la legge di attrazione chiama la fase del "let go", lasciare accadere... ho chiesto a Dio, all'Universo, di avere un figlio e ora sto seguendo i consigli che Lui mi manda, senza stringere la presa ma lasciandomi trasportare da questo vento tiepido e rassicurante.

A luglio i miei bellissimi Charmender, Bulbasaurus e Squirtle vengono alla luce e vengono crioconservati.
E poi, da lì la storia è quella recente che sapete....

Il mio è stato un lungo cammino di Fede. Un cammino dove ho, di nuovo, dovuto imparare a lasciare le cose nelle mani di Dio, che lui sa meglio di me come le cose devono andare e volgere al meglio. Dio non cospira contro di noi, non ci fa dei tranelli, e non ci prepara vite orrende. Lui ha solo proggetti d'amore per noi. Solo che non sempre la strada per arrivarci è quella larga e bella, ma spesso è quella stretta e tortuosa. Ma nonostante ciò, lui è il nostro bastone per tutto il cammino.

E ho capito perchè Dio mi ha fatto passare tutto ciò (come ho capito perchè all'epoca della casa passai quello che ho passato): perchè per indole, io sono una che ama passare la propria esperienza agli altri per aiutarli, e adesso, sul forum, sul gruppo della zucchi, o anche in futuro se un'amica ne avrà bisogno, saprò come aiutarla non solo dal punto di vista pratico ma dal punto di vista morale e psicologico, perchè io per prima ci sono passata e so cosa vuol dire. E vi giuro, quando le ragazze a cui do consigli mi dicono che sono forte, che sono una guerriera, che sono un cratere di ottimismo, ci resto un attimo perchè io non mi sento affatto così forte, ma capisco che il mio supporto le aiuta ad affrontare quantomeno con un po' di tranquillità in più un percorso difficile.

Ora prego Dio tutti i giorni, non solo per la mia salute e quella del mio bambino (che l'altro giorno era 1,2cm e gli si vedevano i piedini nell'eco) ma per tutte le persone che affrontano la pma, che sono madri in divenire come me, perchè SO, per certo, che il potere della preghiera è potente e che se chiediamo a Dio qualcosa, nel suo nome, lo riceveremo. E il mio Charmy ne è la prova.

Spero che la mia testimonianza possa aiutare qualcuna che come me ha avuto dei dubbi di Fede, o chi magari non crede proprio e può vedere Dio attraverso la mia storia, o anche dare ancora più Fede a chi già ne ha da vendere.

"E l’Eterno cammina egli stesso davanti a te; egli sarà con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non ti perdere d’animo"
 Deuteronomio 31:8

E vi ripropongo questa canzone perchè è stata la colonna sonora di questi ultimi mesi e il momento in cui ho stretto tra le mani il test positivo mi risuonava come una marcia trionfale nella testa:

You split the sea so I can walk right through it. My fear were drowned in perfect love.
You rescued me and I will stand and Sing:
I am a child of God

(Hai separato il mare così che potessi attraversarlo. Le mie paura sono state spazzate via dal tuo amore perfetto. Mi hai salvato e io sono qui a cantare:
Sono un figlio di Dio)


giovedì 19 ottobre 2017

Ho visto il tuo cuore (1a eco)

Dopo aver scoperto di essere incinta, quindi dopo il PT, il tempo ha ripreso a scorrere quasi normalmente.
Infatti, dopo le seconde beta, i 12 giorni che ci separavano dalla prima eco sono passati abbastanza normalmente, certo non senza paranoie e ansie di ogni tipo.
Ogni giorno mi sono svegliata (oggi compreso) tastandomi la pancia e il seno, quest'ultimo per vedere se mi faceva ancora male. L'altro giorno, dopo la doccia calda, mi sono accorta che non mi faceva più male. Attimi di panico in cui ho googlato se c'erano altre donne gravide che come me dicevano che la doccia calda rendeva il seno meno dolente. Ne ho trovata solo una, ma tanto mi è bastato a tranquillizzarmi. E poi, dopo un'oretta, è tornato a farmi male, per cui signore, se dopo la doccia le tette non vi fanno più male, state tranquille! E' solo l'acqua calda che rilassa i muscoli.

La nausea... allora, a parte alcuni casi specifici, tipo domenica scorso che l'odore del cibo cinese mi ha stomacato, ho problemi di digestione. Mi è tornato il reflusso gastroesofageo, ed è tremendo perchè ti senti come una pressione nell'esofago che viene su, e poi rutti... tanto! E non puoi sederti sul divano, che se non stai perfettamente eretta, il dolore inizia. Solo il magaltop (gastroprotettore) mi da un po' di sollievo.

Poi ho i soliti dolori mestruali che vanno e vengono, ma anche qui la letteratura di google mi dice che è normale che è l'utero che si assesta.

Essere incinta è territorio tutto nuovo per me. Sono estremamente felice, e ho anche paura di svegliarmi tutto di colpo!

Comunque ieri siamo andati a fare la prima eco. Devo dire che fino a ieri ho vissuto l'attesa abbastanza serena. Ieri invece l'ansia mi ha stirata come un treno. Metteteci poi che il dottor Br. mi ha ricevuto con mezz'ora di ritardo... avevo il cuore che praticamente stava per balzarmi fuori dal petto.

Il dottore era molto felice di vederci e ci ha detto che il nostro bel risultato lo abbiamo ottenuto perchè sono incinta e che ora si spera solo che la gravidanza proceda bene (hai detto nulla). Io gli ho detto che avevo un'ansia che mi stava divorando e lui allora mi ha fatto subito accomodare sul lettino per vedere la situazione.
La gravidanza deve aver accentuato la mia percezione del dolore, perchè l'osso pubico gridava vendetta quando l'ecografo si muoveva, e il dottore è pure molto delicato!
Poco dopo che guardava lo schermo, lo gira verso di me (Marito intanto guarda il tutto a cauta distanza da dietro il dottore) e mi dice "ecco qui la sua camera gestazionale che è bella grande, e dentro c'è il sacco vitellino e questo qui è il suo embrione" e lì l'ho visto: un piccolo sfarfallio... il suo cuore!
Mi sono venute le lacrime agli occhi e tutta l'ansia accumulata è scivolata via da me in un secondo. Charmy è di 5mm e sta andando tutto bene.
Il dottore mi ha poi detto di proseguire la terapia con progynova e prometrium e di prendere la cardio aspirina fino al 4° mese, e di assumere solo 400mg di acido folico e non di più perchè il ministero della salute ha diffuso un documento dove consiglia di non eccedere. Io dal pt fino ad oggi ne ho presi 600 (contando che in America hanno l'acido folico pure negli alimenti da supermercato proprio per evitarne la carenza,e in più lo prendono anche in compresse) non credo di aver fatto danni. Comunque da oggi assumo solo le vitamine per le donne incinte con solo 400mg di acido folico, così sto serena.
Il dottore poi ci ha congedati dicendoci di fargli sapere come procede e io gli ho detto che è il mio Eroe, e lo penso davvero. Se non era per lui oggi non sarei incinta.
Mi è dispiaciuto un po' non essere più seguita da lui, ma effettivamente farsi seguire a Monza è un po' scomodo. Posso comunque sempre scrivergli via email se ho dei dubbi :)

Il 24 invece andrò a fare la prima visita con questa ginecologa (in libera professione) ma presso l'ospedale qui vicino casa, così da essere seguita da lei e averla come punto di riferimento al parto. Quindi rivedrò Charmy. Sta volta però ci vado solo io che marito lavora. Magari alla prossima invece, dicendoglielo con un po' di preavviso, riesce ad esserci anche lui.

E quindi, eccoci qui, finalmente incinti e felici, non che spaventati da come cambieranno le nostre vite. Ci godiamo cauti questa gioia e ringraziamo Dio del grande dono che ci ha affidato.
quello nel cerchiolino verde è Charmy :)


lunedì 9 ottobre 2017

Il racconto dal pt ad oggi

Eccomi qui ragazze.
Allora, prima di tutto, ho rifatto le beta venerdì, quindi a 6 giorni di distanza dalle prime, ed erano a 1998. Il dottor Br. mi ha detto che vanno bene e che posso stare serena e mi ha fissato la prima (ed ultima con lui) eco di Charmy al 18 ottobre. Potete immaginare quanto mi paia lontano questo giorno, quando invece è solo mercoledì  della settimana prossima.

Vi racconto un po' quindi come ho vissuto il transfer, che cosa ho sentito e il fatidico momento del test...

Ho fatto il transfer il 20 settembre. Era una giornata tersissima e con un bellissimo sole. Io e Marito abbiamo guidato con molta calma fino a Monza, pranzando in autogrill.
Il mio transfer era programmato per le 14.45, quindi siamo andati in clinica verso le 14 e mano mano, la saletta d'attesa, si è riempita di coppie in attesa anche loro di ricongiungersi con i loro piccoli.
Io sono stata la prima.
Il dottor Br, ha atteso appositamente che fosse il mio turno, anche se erano in ritardo folle sulla tabella di marcia e credo lui dovesse andare via.
Mi fanno le domande di rito accertandosi che la blasto sia proprio la mia. Mi stendo sul lettino e la vescica era già piena (colpa del fatto che l'avevo svuotata un'oretta prima e mi sono bevuta di corsa 500 ml d'acqua fino a poco prima di scendere in sala operatoria). Il dottore mi infila lo speculum e poco dopo il catetere, mentre l'altra dottoressa spinge la sonda sulla mia povera vescica.
Il dottore esegue tutta la proceduta, tira fuori il catetere e le speculum e mi dice che i biologi devono un secondo controllare che l'embrione sia sceso effettivamente in utero.
Poco dopo torna... e mi dice che Charmy è rimasto attaccato al catetere. Avete capito bene: è rimasto nel tubicino e non è sceso col liquido!!!
PANICO!!! Ovviamente ho subito temuto che si fosse danneggiato, che gli fosse accaduto qualcosa... ma i dottori mi hanno subito tranquillizzato che lui stava bene e che semplicemente era molto appiccicoso "Il che è una buona cosa. Di solito sono quegli embrioni che poi ci danno delle belle notizie" ha aggiunto la dottoressa.
Io mi sono tranquillizzata un pochino, e intanto il dottore ha rifatto la procedura: speculum, infila catetere, vescica schiacciata, dolorini tipo mestruale. Fine.
Sta volta la blasto è approdata nel mio utero. Poco dopo mi fanno passare sulla barella e mi portano in camera. Io tremo sempre un sacco quando finisco il transfer perchè giù fa freddo! Quindi cerco di controllare il tremore più che posso.
Il dottor Br. mi infonde speranza facendomi arrivare a credere che questa può essere la volta buona. Mi rilascia i documenti di dimissione e poi lascia che le infermiere mi riportino in camera.
E qui inizia la tortura della vescica... Io volevo già farla. Mi contorcevo e non riuscivo più a resistere. Per cui suono il pulsante e un'infermiera slava, con una mazza di scopa ficcata su per il culo mi dice "ma non è già passata un'ora, può andare da sola al bagno" e io "no, sono tornata da quindici minuti. Per favore mi prende la padella?" lei stizzita e scocciata fa come le ho chiesto e finalmente mi libero della mia pena. Ma solo per poco. Poco dopo, circa 30 minuti dopo la prima scarica, mi arriva di nuovo lo stimolo impellente. Sta volta un'ora era passata e la tipa me lo fa notare dicendo che posso andarci da sola al bagno, e se ne va.
La cosa bella è che i dottori già ti dicono di stare stesa 2 ore. Le infermiere dicono che dopo un'ora puoi andare al bagno. Io non mi volevo alzare! Per cui sono rimasta stesa altri 20 minuti non riuscendo a pensare a nulla che alla pipì XD Quando mancavano circa 15 minuti allo scoccare della seconda ora mi sono alzata dal letto, mi sono precipitata al bagno e poi piano piano mi sono rivestita e siamo tornati a casa.
Non so dirvi, ma sin da subito, dal momento del transfer, la sensazione che ho avuto è stata diversa. La prima volta ero più tesa, meno fiduciosa. Questa volta invece ero un crogiuolo di buon'umore.
Mi sono messa sul divano e il primo e il secondo giorno mi sono alzata solo per mangiare, fare la pipì e andare verso letto. Era mercoledì, e nonostante io lavori da casa, anche a lavoro mi sono data malata fino a venerdì (e poi ho continuato il riposo fino a domenica). Solo sabato siamo usciti per una passeggiatina al mercato. Io mi sentivo molto affaticata. Dopo un'oretta che giravamo mi sentivo davvero stanca!
La sera del transfer ho fatto un sogno vividissimo. Ora non me lo ricordo, ma ricordo benissimo di aver sentito nel sogno un dolore mestruale molto forte (ma non so se lo stessi avvertendo davvero nella realtà). Il giorno dopo e per un po' di giorni a seguire ho avvertito una fitta localizzata nell'utero, sulla destra. Intermittente e insistente. Poi ci sono stati svariati dolorini e fittine tipo mestruali.
Questi dolorini sono proseguiti fino al giorno del test e anche dopo, ovviamente variando un po' in posizione e intensità.
Il giovedì prima del test ho avuto un mal di testa fortissimo che mi era partito dalla sera prima (e io soffro di cervicale, soprattutto in prossimità del ciclo). La mattina mi sono presa un caffè schietto, poi mi sono messa sul divano col cappello calato sugli occhi per cercare di farmelo passare. A pranzo un po' si è attenuato ma continuava ad esserci e in più avevo una nausea fortissima, credo per colpa della suddetta emicrania.
Decido quindi, non so manco perchè, di andarmi a misurare la pressione e ce l'avevo alta! 129 su 96 e i battiti erano 102. L'episodio è stato circoscritto a quella volta lì. Infatti il giorno dopo stavo bene e la pressione era normale. Solo i battiti erano sempre sui 107. Quella sera ho avvertito dei dolori alla gamba sinistra anche molto intensi. Me la sentivo gonfia internamente e il fastidio mi è durato per due giorni, tanto che mi sono spaventata che la cosa fosse legata alla pressione alta e sia mio padre che Br. mi hanno consigliato di fare un'ecodoppler per escludere una trombosi venosa profonda.
Col sennò di poi probabilmente erano tutti sintomi della gravidanza appena iniziata...

E arriviamo a sabato 30. Quindi avevo l'ansia di questi dolori di cui non sapevo l'origine e lo spettro della trombosi che incombeva su di me (ipocondria portami via). Avevo paura che la pressione alta fosse stata un brutto segno e che avevo danneggiato in qualche modo l'embrione. Mi sono alzata dal letto alle 7.10 perchè avevo detto a mio Marito che volevo comunque fare il test e poi, indipendentemente dal risultato, le beta, così se erano le medicine che stavo assumendo nel pt a causarmi questi disturbi avrei potuto interromperle subito in caso di negativo.

Prendo il confidelle che mi sono conservata a posta per questo transfer! Niente più Clear blue che sappiamo già che non fanno per me.
Faccio pipì nel bicchierino, scarto il test, lo immergo per 5 secondi e vado via perchè non lo voglio guardare.
Vado in cucina da Marito. Metto un timer di 3 minuti e ci abbracciamo mentre aspettiamo. Gli dico che non so come posso prendere un altro negativo. Che ho fatto tutto ciò che potevo. Ho assunto (e sto assumendo) anche un sacco di integratori rispetto alla volta scorsa che mi ero limitata agli ormoni e all'acido folico prescritti dal centro.
Il timer suona e riluttante vado in bagno seguita da Marito. Gli occhi mi cadono sul test e per la prima volta, due bellissime linee rosse sono lì ad aspettarmi e a dirmi che dentro di me c'è vita!
Io e marito ci abbracciamo in bagno. Io senza parole e in preda a stupore/emozione/pianto. Lui che mi abbraccia forte forte ed è iper felice del risultato. Che finalmente Dio ha esaudito la nostra preghiera.
Corriamo a fare le beta con un sorrisone stampato in faccia e io poco dopo vado da sola al pronto soccorso a farmi fare la famosa ecodoppler per escludere la trombosi. Ci ho perso mezza giornata, ma alla fine ero tranquilla che era tutto ok.
Alla fine all'ospedale mi dicono che sto bene e che il mio disturbo è una cosa nervosa e legata ai muscoli ma che posso stare serena.

Per ora mi godo la mia gioia convivendo con un'ansia perenne che si sposta da un traguardo all'altro: prima era il test, poi le seconde beta, ora l'eco del 18... ma sono felice e ancora incredula.
Ogni tanto ho delle fitte inguinali sempre a sinistra e a volte diventano più diffuse, ma in molte mi hanno detto che è l'utero che si modifica.
Pregate che arrivi sana di mente a mercoldì prossimo e che Charmy stia bene e che si veda lui e il suo cuoricino pulsante.

Vi abbraccio tutte. Grazie per aver letto fino a qui e per aver fatto il tifo per noi <3 Vi aggiorno nelle prossime puntate.


domenica 1 ottobre 2017

La seconda linea rossa

Finalmente, il post che aspettavo di scrivere dopo tanto tempo è arrivato...

Il 30 settembre 2017, la seconda linea rossa è finalmente apparsa e con lei il nostro bellissimo sogno è diventato realtà.

Ho fatto le beta e sono a 284. Ho trasferito il nostro Charmender il 20 settembre.

Volevo aggiornarvi perchè so che in tante aspettavate mie notizie.

I miracoli avvengono <3 Grazie Dio.

E grazie a tutte voi che mi avete supportato in questi mesi.
Prossimamente vi aggiorno. Promesso. Per ora vado ancora coi piedi di piombo, che ancora non mi pare vero!
Vi abbraccio

mercoledì 6 settembre 2017

No longer slave of fear

Ciao a tutte/i,
non vi ho detto nulla in questo periodo, ma oggi ho avuto una notizia che mi ha sollevata tantissimo dall'ansia e dalla paura che mi ha attanagliato nell'ultimo mese.
Un mesetto fa, appunto, tornata da una giornata alle terme, mi sono accorta di avere un dolore che partiva dall'ascella e andava a finire dentro una protuberanza sopra il capezzolo, che si sentiva se alzavo il braccio, e mi faceva male.
Dopo un paio di giorni di dolore acuto, il dolore all'ascella è passato, ma il rigonfiamento nel seno no, e nemmeno il dolore ad esso associato.
Ho iniziato ad aver paura.
Abbiamo fatto tanta tanta fatica per arrivare a questo punto e ora ci mancava solo lo spettro del tumore al seno... cosa che come sapete per me è più di uno spettro, grazie (purtroppo) al brca1.
Ho aspettato un po', nella speranza che si riassorbisse da solo, ma così non è stato, per cui un paio di settimane fa ho chiamato il centro di oncologia per cercare di farmi dare l'appuntamento prima del 19 settembre, data in cui presumibilmente avrei fatto il criotransfer, e quindi sarebbe stato decisamente troppo tardi. Loro, dopo aver sentito la spiegazione sul mio dolore, hanno detto che sembrava più un'infiammazione che altro e che comunque non avevano posto prima del 19, per cui mi dovevo arrangiare.
Il dottor B. mi ha consigliato di fare un'eco privatamente al seno per accertarsi che non fosse nulla di grave e da poter proseguire con la terapia senza pensieri.
Così ho preso un appuntamento ad un poliambulatorio della mia zona e ho aspettato altri 15 giorni, dove nella ma mente si sono affacciati scenari drastici che cercavo di allontanare con scarso successo.
Non so se potete capire, ma avevo il terrore di avere un tumore, e che questo avrebbe non solo interrotto tutto il percorso di pma, ma mi avrebbe sottoposta a terapie alle cui conseguenze non voglio nemmeno pensare, facendomi perdere non solo tempo ma anche risorse fondamentali per il mio corpo. Ho vissuto un mese con questo dolore di cui non sapevo l'origine e che mi ricordava costantemente che sono un essere umano, per giunta con una mutazione genetica che porta il cancro alla mammella e all'ovaio, e che i programmi che ci facciamo nella vita possono andare a gambe all'aria in una frazione di secondo.

Ad ogni modo oggi sono andata a fare la visita e ho beccato una dottoressa deliziosa. Avrò avuto sessant'anni, forse di più. Aveva modi dolcissimi e mi ha spiegato tutto quello che vedeva senza tralasciare nulla.
Alla fine il dolore che ho è il risultato ovviamente di tutti questi ormoni che mi sono sparata negli ultimi mesi. Due cisti, una sopra l'altra, sono cresciute sotto una ghiandola del seno portandomi questo dolore, ma non ho nulla di grave e soprattutto posso proseguire con la terapia, che è la cosa più importante di tutte, oltre al fatto che sono sana e non ho nulla.

Ho pregato Dio di aiutarmi, di far sì che fosse tutto a posto. Di lasciare che il nostro viaggio, già così travagliato, verso nostro figlio prosegua e che questa volta sia la volta buona. E quando ho saputo che era tutto ok, mi sono sentita sollevata, come se un enorme macigno fosse stato sollevato dal mio petto. Grazie Dio, davvero, per questa bellissima notizia e per i nostri tre pinguini che ci aspettano.

Da domenica sto prendendo il progynova che mi sta provocando della nausea, soprattutto al mattino (è successo anche a voi?) e domani ho il primo monitoraggio al centro.
Non so ancora se sta volta documenterò così assiduamente il transfer e il PT, ma cercherò comunque di tenervi aggiornate sugli sviluppi.
Vi abbraccio forte.

 

You split the sea, so I could walk right through it
All my fears were drowned in perfect love
You rescued me, so I could stand and sing
I am a child of God

martedì 29 agosto 2017

Embarazados

Oggi vi parlo di un film molto carino che ho visto su Netflix. Si chiama Embarazados, è un film spagnolo di Juana Macías che tratta il tema della coppia che si sottopone alla fecondazione assistita e di tutti i drammi i problemi che ne derivano. E' una commedia romantica, ma non troppo cheesy, come direbbero gli americani. Forse mi ci sono rivista molto perchè il protagonista fa l'animatore di cartoni animati (come mio marito) e lei è una designer, che più o meno è anche il mio ambito di lavoro.
Siccome ci sono pochi film che parlano di pma e infertilità, quando li trovo sono contenta, perchè credo sia un tema sempre più attuale e molto poco affrontato dai non addetti ai lavori.

Un altro film che adoro sempre sul tema è Tutti santi giorni di Paolo Virzì. La coppia di questo film è molto diversa da quella spagnola, ma il nocciolo della questione è sempre lo stesso. In oltre Paolo Virzì mi piace molto come regista. 
Ogni volta che vedo questo film mi si stringe il cuore... ma alla fine sono felice, perchè quello che conta è la coppia, è l'amore, perchè è quello la radice di tutto.



lunedì 21 agosto 2017

AAA cercasi pareri su questione amorosa

Salve a tutti/e!
I miei post su questo blog sono calati vertiginosamente, ma non temete, recupererò!
Prima di procedere all'argomento del post su cui ho urgente bisogno di un riscontro femminile, ma perchè no, anche maschile se ci sono ometti che leggono, vi aggiorno su di noi.
Io e Marito stiamo bene. Abbiamo trascorso una bella estate fino ad ora, e il pensiero di avere le nostre blastine congelate ci ha reso il tutto più sereno.
Anzi, Maritino ha un po' d'ansia al pensiero che presto io potrei essere incinta e che la nostra vita verrà stravolta. A dire il vero anche io ho un po' d'ansia, ma penso sia normale. Voglio essere madre, da sempre! Ma amo la nostra vita di ora, o meglio, amo il rapporto che c'è tra noi due e un po' temo che l'arrivo di nostro figlio possa sconvolgere qualcosa.
Però poi penso che tutte le volte che abbiamo fatto qualcosa di grande avevamo un po' paura, perchè stavamo facendo un salto nel vuoto... eppure tutte le nostre scelte si sono rivelate buone, o comunque ci hanno sempre avvicinati.

Il motivo per cui oggi scrivo questo post è prima di tutto perchè DEVO parlarne con qualcuno (a parte Marito) per avere un parere esterno e capire se sono io che sto fraintendendo o se quello che sento è reale.

Dunque, da un anno a questa parte abbiamo stretto molto amicizia con una coppia molto simile a noi a livello di hobby e interessi. Passiamo insieme molto tempo, andiamo spesso da loro e loro da noi e siamo pure andati in vacanza insieme per qualche giorno (siamo appunto tornati ieri).
Un mese fa siamo andati con loro e altri amici ad un parco acquatico e lì, soprattutto la sera a cena, ho iniziato a percepire una strana sensazione.
Lei, che chiamerò Claudia (nome fittizio) guardava mio marito  con uno sguardo intenso mentre lui parlava. Ho notato che quando gli altri ragazzi presenti (compreso il suo) parlavano, lei non li guardava con quello stesso sguardo, un po' languido, con cui invece guardava mio marito.
Il giorno dopo faccio notare questa cosa a mio marito e gli dico di starci all'occhio, e di vedere se lei aveva altri atteggiamenti strani.
Nelle uscire successive non mi è parso di notare nulla, o almeno nulla di esplicito.
Fast forward ad un mese dopo (cioè a quattro giorni fa): andiamo in vacanza insieme per quattro giorni, con loro ed un altro amico.
Durante la vacanza ci sono stati diversi atteggiamenti che mi hanno rifatto suonare i campanelli d'allarme e vi elenco gli episodi di seguito, così che possiate dirmi anche voi se secondo voi sono equivoci o sono io che sto fraintendendo tutto.

- Quando mio marito parla, lei interviene o cerca sempre di partecipare alla conversazione, anche quando non è rivolta a lei o è su argomenti che non la interessano, e cerca sempre di far capire che sta ascoltando quello che dice facendo risolini in risposta. Oltre a guardarlo sempre con occhi un po' dolci. Ma questa può essere anche solo una mia impressione.

- Ha cercato spesso di sedersi vicino a mio marito. A casa (sia a colazione che a cena) si è seduta sempre tra il suo fidanzato e mio marito, lasciandomi il posto libero dall'altro lato del tavolo, di fronte a lei, così che io fossi distante da Marito in tutti i sensi. Ha rifatto la stessa cosa diverse volte, finchè all'ultima colazione utile mi sono seduta io al suo posto, e lei ha per forza di cose dovuto sedersi da un'altra parte.

- Almeno in un paio di occasioni in cui io stavo parlando con mio marito magari si è intromessa nella conversazione dicendomi di lasciargli fare quel che voleva. Per esempio, a cena una sera mio marito stava valutando di prendere un piatto molto grasso e io, scherzando, gli ho detto di far attenzione al colesterolo. Allora Claudia è intervenuta dicendo che dovevo lasciargli mangiare quel che voleva e bere quanto voleva. Una seconda volta, e qui mi ha davvero urtata, è stata sempre a cena: mi ero girata verso mio marito (quindi non stavo parlando a lei) dicendogli che se avessi accompagnato una mia amica al gattile c'era il pericolo che fossi tornata a casa pure io con un gatto. Lei allora, sapendo che mio marito è restio a prendere un quarto gatto, ha detto "Non farlo. Tre gatti sono più che sufficienti." al che io le ho detto "Beh, ne dobbiamo parlare IO e mio marito" e lei ha ribattuto "Ma lui ha detto che non lo vuole, ne avete già parlato".
Ecco, diciamo che ho notato che in più di un'occasione si è infilata in mezzo ai nostri discorsi, come se la riguardassero o sapesse LEI cosa è meglio per NOI (me e mio marito).

Siccome mi è capitato già di avere a che fare con ragazze che avevano interesse verso il mio fidanzato (e io stessa mi sono comportata in un certo modo quando mi piaceva qualcuno) mi sono scattati questi campanelli, perchè ho nettamente percepito un suo interesse nei confronti di mio marito. Mettiamoci pure che qualche mese fa lei e il suo fidanzato hanno avuto una brutta crisi e stavano per lasciarsi perchè lei si era invaghita di un altro ragazzo... ho buoni presupposti per pensare che il suo cuore o comunque le sue attenzioni non siano del tutto volte al suo fidanzato.

Di fatti però io non so come mi devo comportare. Vogliamo molto bene a questa coppia e ci dispiacerebbe troncare i ponti con loro. D'altra parte io non so quanto potrò reggere a fingere che mi stia bene questo comportamento da parte sua se è vero che le piace mio marito.
Marito dice che lui non si è accorto di nulla, ma che è anche vero che lui non ci fa mai caso a queste cose, mentre io sono più acuta di lui da questo punto di vista e che cercherà di starci attento e di non darle occasione di fraintendere la sua gentilezza o i suoi comportamenti per altro.

Ragazze, voi che ne pensate? Secondo voi può esserci un interesse da parte di lei nei confronti di mio Marito? Come vi comportereste al mio posto?
Io di solito non mi sbaglio su queste cose, anche se vorrei tanto. Cercherò di osservare un altro po' la situazione e se mette di nuovo becco nei fatti nostri le dirò di darsi una calmata.

giovedì 13 luglio 2017

E allora?

Quando nasci e cresci con un genitore medico cresci male abituato.
Mi spiego: tutte le volte che stai male o che hai qualche cosa che non va, non devi andare dal medico di base o districarti tra ricette rosse, ambulatori ecc... il genitore medico fa tutto lui.
Da sempre mio padre si è occupato di farmi il prelievo del sangue e di portarlo personalmente al laboratorio. Da sempre, se avevo un qualche sintomo (tipo cistite, mal di pancia, mal di testa) chiedevo a mio padre e lui o mi prescriveva il farmaco risolutore o, se non era il suo campo, mi portava dai colleghi che potevano aiutarti.
Bello! Direte voi.
Sì, bello. Peccato che mio padre ha sempre teso a sottovalutare i miei sintomi e a volte ha fatto bene, altre volte no perchè effettivamente lamentavo un problema più grave di quello che lui pensava.

Se comunque fino a un paio di anni fa avevo sempre risolto i miei malesseri, grandi e piccoli, chiedendo a mio padre, quando ho iniziato a dubitare che ci fosse qualcosa che non andava in me e/o mio marito e l'ho detto a mio padre, lui ha attuato la sua tecnica del "non hai niente; sei tu che ti stai fissando e per quello non resti incinta", dimostrandosi tale e quale all'80% delle persone che si interfacciano con una donna che non riesce a rimanere incinta.
La cosa mi ferì molto e ne accennai anche qui e da allora, finchè poi non ho avuto la certezza che le mie paure fossero fondate, non gli ho più accennato delle mie preoccupazioni.

In quel caso quindi, agendo di testa mia e facendo fare a mio marito il suo primo spermiogramma, e rivolgendomi al mio primo ginecologo qui in Emilia (e non più alla collega di mio padre di Salerno, che devo però dire è sempre stata bravissima) ho capito che mio padre non ha la verità in tasca, e che non vuol dire che sei lui pensa che io sia sana come un pesce, che poi lo sia effettivamente.

Facendo un balzo in avanti e venendo ad oggi... come vi ho accennato, dai miei esami di marzo è risultato che ho gli anticorpi anticardiolipina positivi. Non è un valore alto, sui 24; quindi sono leggermente positivi, ma lo sono.
Quando lo dissi a mio padre, prima ancora di parlare con il dottor B., lui disse che  non sapeva cosa fossero e che secondo lui non avevo nessun problema perchè tutti gli esami sulle trombosi erano negativi.
Io, avendo imparato la lezione, sono andata a cercare su internet per capire cosa fosse questi anticorpi e cosa comportassero. Ho imparato che sono degli anticorpi che normalmente non dovrebbero esistere nel corpo delle persone, ma che se ci sono possono portare a trombosi della placenta e quindi all'aborto. Per evitare ciò i dottori ti prescrivono la cardio aspirina, e nei casi più gravi anche l'eparina e il cortisone.
Pochi giorni dopo andai all'incontro con il mio caro dottore che infatti, vedendo questi anticorpi, mi ha prescritto la cardioaspirina come avevo immaginato.

Oggi, e da qualche giorno, mi è venuto il dubbio se la cardioaspirina possa bastare o meno (io penso di sì, ma il dubbio mi resta) poichè a molte ragazze ho letto che è stata data anche l'eparina anche se avevano solo gli anticorpi bassi come i miei. A farmi venire la paranoia è stata una ragazza che ora è incinta, che ha detto di aver abortito alla 20ma settimana a causa della sospensione dell'eparina alla fine del terzo trimestre, come da protocollo, e ciò ha portato al disastro. Lei dice di non aver nulla che non andava nelle analisi, tranne una mutazione MTHFR che però non ha ingerenza con l'aborto per trombi nella placenta. Quando ha sospeso l'eparina la sua proteina S è colata a picco.

Allora stamattina ho scritto a mio padre chiedendogli se conosceva un ematologo e se poteva chiedergli se la cardioaspirina basta nel mio caso, per avere un secondo parere. Lui prima ha detto che era meglio che cercavo un ematologo alla clinica dove sono seguita. Poi ha detto che un secondo parere poteva portare più confusione che altro.
Allora io gli ho detto che di solito sono i centri pma a indirizzarti a chiedere il parere di un ematologo e che sicuramente, anche quello che conosceva lui, aveva visto un po' di casi nella mia situazione o peggio.
Allora lui ha detto che io non ero a rischio trombosi e io gli ho detto che era vero, ma che comunque ero risultata positiva a questi famosi anticorpi. E lui "e allora?" ... ma come, e allora? Ti ho detto più di una volta che possono causare l'aborto e mi dici, e allora?
Prosegue dicendomi che lui non vede il senso di prendere cortisone o eparina allo stato attuale (perchè mica ha capito che non li prenderei ora ma quando sto per iniziare il ciclo del transfer), che mi causerebbero lividi ed ematomi ad ogni botta che prendo, e poi dice che è un problema che si affronterà se ci sarà una placenta eventualmente.
Ecco, a me sta frase qui mi ha proprio ferita. Piango anche ora che ne sto scrivendo. Non si rende conto che quando ci sarà una placenta potrebbe essere già troppo tardi? Che queste sono terapie che si iniziano col ciclo del pick up/transfer? Ovviamente no, perchè non è il suo campo. Ma io volevo solo un parere da un ematologo senza dovermelo andare a cercare e magari risparmiando quel centino che ora come ora mi pesa dopo il salasso del mese scorso. Magari mi diceva che basta la cardioaspirina, io mi tranquillizzo e siamo tutti più contenti. Ma no! Lui deve sempre minimizzare tutto. Tanto che ne sa? Che ne capisce lui cosa vuol dire cercare per due anni una gravidanza. Cosa vuol dire farsi le punture, avere dolori assurdi perchè c'hai le ovaie gonfie e contorcesi dal dolore dopo il pick up e per 3-4  giorni a seguire. Che ne capisce lui della speranza che metti in quelle 3 blasto che sono congelate e con loro anche tu. Che sarà mai se voglia Dio ce la facciamo, resto incinta e poi per una medicina in meno il bambino non ce la fa?!
Scusate lo sfogo, ma non essere compresa dal proprio padre che tra l'altro è un medico e potrebbe aiutarti... mi fa sentire proprio giù.

Il 25 torno comunque dal dottor B. e chiederò a lui di nuovo se è sicuro che basti solo la cardioaspirina. Eventualmente cercherò un ematologo qui in zona. Stupida me ad aver creduto che mio padre potesse darmi una mano senza minimizzare la situazione come al solito.

lunedì 10 luglio 2017

Charmender, Bulbasaur e Squirtle

Ciao a tutte/i!
Scusate la latitanza ma questa volta ho preferito tenere per me la stimolazione e il pick up (il transfer non c'è ancora stato) e parlarne solo a cose avvenute.
Come alcuni di voi sapranno, ho ripreso la stimolazione dopo un mese dall'ivm. Questa volta è stata una stimolazione classica: ho fatto la prima puntura di gonalf 150 domenica 18 giugno e l'ultima la domenica dopo. Poi ho fatto 4 Orgalutran, uno al giorno fino a 36 ore prima del pick up , e infine invece dell'ovitrelle, ho fatto 2 punture di fertipeptil, che per fortuna avevo già in frigo dall'ultimo ciclo di pma, per scatenare l'ovulazione ma evitarmi l'iperstimolo.
Infatti, come il dottor Br. aveva previsto, le mie ovaie hanno riposto molto alla stimolazione e sono arrivata al pick up con 36 follicoli.
Non ho avuto particolari disturbi fino al giorno prima del pick: mi sentivo la pancia pensate e avevo lievi dolorini alle ovaie, ma niente di grave.
Invece il giorno del pick ho avuto un'escalation di dolore che è partito lieve alla mattina ed è diventato fortissimo a venti minuti dal pick. Mi contorcevo nel letto della clinica, avevo delle fitte intermittenti fortissime e non riuscivo più a stare dritta ma dovevo camminare tuttta china.
Dopo il pick ero in preda al dolore... piangevo e mi contorcevo. Mio marito mi asciugava le lacrime. Stavo così male che non mi riuscivo a controllare. Insomma, un pessimo spettacolo anche per la mia compagna di stanza e suo marito.
Dopo la flebo di paracetamolo sono stata meglio, ma l'indolenzimento della pancia e delle ovaie è proseguito per due-tre giorni.
Infatti il dottore mi ha fatto fare altre due punture di orgalutran per calmare le ovaie.
Insomma, alla fine ho speso 378 euro di Orgalutran + 30 euro di un'altra medicina che serve sempre contro l'iperstimolo. Più i viaggi avanti e indietro da Monza... Questo mese è stato un salasso.

Dopo qualche giorno ho saputo dalle biologhe che dei 9 ovociti recuperati, 6 erano idonei e hanno provato a portarli a blasto. Da quest'ulteriore selezione sono usciti 3 blasto, che io ho sprannominato Charmender, Bulbasaur e Squirtle :3
Non so che classe sono e da quello che so è poco rilevante. L'importante è che sono tre, che sono blasto e che me ne metteranno uno alla volta.
A settembre andremo a prendere il primo. Non penso prima perchè la clinica chiude ad agosto. E a me sta bene così. Ci rilassiamo e ci godiamo l'estate!

Le mestruaizoni mi sono venute dopo solo cinque giorni dal pick. Ora ho qualche dolorino ogni tanto, ma è normale perchè comunque le ovaie si erano ingrossate molto.

Sono felice che il dottore mi abbia ascoltato e che il mio incaponimento a voler fare la icsi classica mi abbia portato a questo risultato. Spero davvero vada tutto bene.
Ci tenevo ad aggiornarvi e a dirvi che non sono sparita... ero solo in missione ;)

venerdì 26 maggio 2017

e ICSI sia!

Ebbene sì, il dottore ha convenuto con me che una ICSI potrebbe farci ottenere qualche embrione in più! Ha detto che potrei essere a rischio iperstimolo e mi ha detto che nel caso, dopo il pick up, si dovrebbe sospendere tutto e fare il transfer in un secondo momento, ma sono tutte cose a cui sono più che preparata e che per nulla mi preoccupano.
Per cui, firmati i consensi, si parte con 150 ui di gonalf al prossimo ciclo, ma sta volta non solo per 3 giorni, ma fino a che le mie ovaie saranno belle e pronte per sfornare tanti ovetti.

Gli ho chiesto come era il campione di mio marito (dovevo sentirlo da lui che era buono, perchè magari avevo interpretato io male quello che c'era scritto sui referti; e poi mancavano le forme normali come voce). Il dottore mi ha rassicurata che il campione andava benissimo. Anzi, che i due embrioni che si erano creati erano la prova che andava tutto bene. In più mi ha detto che quello che aveva il 30% di frammentazione andava bene ugualmente. Che la frammentazione non un dato di cui tener tanto conto.
Gli ho chiesto che percentuale avevamo di riuscita con l'IVM e quante ne abbiamo con la ICSI. Lui mi ha detto che sia allora che ora avevamo il 40% di riuscita. Siamo stati quindi sfigati? 40% non è poco, no?
Comunque abbiamo il nuovo piano terapeutico e noi siamo soddisfatti che le cose stiano procedendo nella direzione giusta.

mercoledì 24 maggio 2017

Questo strano stato di grazia

Non so come descrivere questa sensazione che da qualche giorno, forse da quando mi è tornato il ciclo, mi accompagna ogni giorno: sono felice.

Ho una gioia che mi avvolge e mi fa stare bene. Mi sento leggera. Sarà l'estate che si affaccia, sarà che amo la mia vita in ogni sua parte, sarà che ho eliminato una persona tossica per sempre dal mio facebook, e del tutto (o quasi, al 99%) dalla mia vita e questo mi ha reso più serena, sarà che mi sembra di essere circondata da persone che mi vogliono davvero bene e con cui ho piacere di stare... non lo so cos'è, e no so quanto durerà, ma voglio godermi questo stato di grazia, così inaspettato dopo una botta tanto grande come quella di due settimane fa.
Mio marito dice che è sbalordito da come io abbia preso l'intera faccenda. E ha ragione, perchè anche io mi sono stupita di come mi sia subito rialzata e rimboccata le maniche per ripartire, ma anche con quanta gioia sto vivendo questi giorni, come se la mia vita fosse completa al 100%, anche senza questo figlio che tanto stiamo cercando.
Allo stato attuale, il pensiero di non avere mai figli non fa così male come qualche tempo fa. So che tra qualche tempo questo stato di grazia potrebbe mutare, ma per ora è così, e me lo godo, perchè per un po' non mi sento schiacciata dalla morsa dell'infertilità e vivo la mia vita così come viene: mi alzo quando mi va, lavoro al mio ritmo, io e mio marito facciamo l'amore se e quando ci va, ammiro i fiori che sbocciano sul mio terrazzo, mi faccio una bella sessione di gioco alla play, stasera andiamo al cinema, nel weekend ceniamo con gli amici, settimana prossima viene la mia famiglia a trovarci.... e respiro a pieni polmoni di queste cose senza preoccuparmi di altro.
Questo mese va così, il prossimo si vedrà.
Dopodomani si torna a Monza. Programmeremo la nuova ICSI. Voglio tentare di viverla con più serenità di quella precedente (dove tutto sommato ero abbastanza tranquilla) e se va va, sennò o riproviamo, o ci fermiamo per un po'... non lo so, poi si vedrà.

Un abbraccio a tutte e grazie per la vostra vicinanza.

martedì 16 maggio 2017

Ho attratto l'infertilità?

Il ciclo si è avviato domenica e sono stata davvero felice di vederlo arrivare.
E' come se potessi iniziare da capo... una pagina bianca tutta da scrivere.
Ieri ho chiamato il centro e ho ripreso appuntamento col dott. Br per il 26 così da parlare e riprogrammare un nuovo tentativo di pma.
Il mio morale non è il massimo in questi giorni. Non è nemmeno sottoterra, però quando sono sola i miei pensieri si fanno più forti.
La mia positività si è un po' spenta, come quando credi tantissimo in un qualcosa che poi non accade. E' inevitabile che ci si senta demoralizzati.

Voglio rileggermi The Secret e cercare di rifare quello che ho fatto 3 anni fa, durante quell'orrenda esperienza della casa. Non so come feci allora a ritrovare e mantenere la positività in quella situazione disperata. Eppure ce la feci, e le cose si sono mosse in modo più che perfetto.
Ricordo che avevo preso la cosa molto seriamente: avevo fatto i 28 giorni degli esercizi di the magic e ogni giorno stilavo un elenco di 10 voci sulle mie fortune. Ogni giorno in oltre visualizzavo noi nella casa nuova, o che traslocavamo, o che ricevevamo la telefonata che ci diceva che avevamo ricevuto un'offerta per  la casa. Ricordo che volevamo recuperare almeno i soldi che avevamo speso per la casa e per poterci pagare le spese notarili e di agenzia e accessorie per comprare la nuova casa. Ho fatto questa cosa da agosto a novembre. Anche se avevo dei dubbi e alcune volte ero immensamente triste e non vedevo via d'uscita, ho continuato ad applicare la legge d'attrazione senza sosta, oltre a pregare tantissimo.
E quando finalmente arrivarono gli acquirenti giusti, lo seppi. Qualcosa me lo fece capire subito. Forse il loro interesse per l'immobile e le loro tante domande. Fatto sta che dopo qualche giorno tornarono a trovarci, e dopo qualche altro giorno ci fecero l'offerta che desideravamo. Ci offrirono esattamente i soldi che ci serviano per rientrare nelle spese. Rimasi scioccata da come la legge d'attrazione avesse funzionato così bene.

Ho provato tanto in questi 21 mesi a rifarlo. Ma qualcosa mi sfugge. Non so bene dove sbaglio, perchè non riesco ad attrarre ciò che voglio nonostante tutto.
Chi l'avrebbe mai detto che sarebbe stato più facile vendere una casa in 4 mesi senza perdere un centesimo, con il mercato immobiliare bloccato dalla crisi, che fare un figlio?! E pensare che in quel periodo prendevo pure la pillola perchè non volevo assolutamente avere un bambino in quella situazione.

Fonte http://reloveplanet.blogspot.it/2012/04/secret-magic.html


So che penserete che sono un po' matta a credere nella legge d'attrazione. Però penso che sia vero che la nostra mente ha un potere immenso e a volte la sottovalutiamo.
Oltre al caso eclatante della casa dove ho usato la legge d'attrazione in modo consapevole, ci sono state tantissime occasioni nella vita, piccole e grandi, belle e purtroppo anche brutte, dove sono successe cose che avevo desiderato o che avevo paura accadessero.
Sono sicura che se ci fate caso troverete anche voi situazioni simili nella vostra esistenza. Come quando pensate che una situazione è pericolosa e può portare ad un incidente e puntualmente di lì a poco succede. Oppure quando pensate intensamente ad un amico che non vedete o sentite da tempo e poi lo incontrate o lo sentite per puro caso!

Purtroppo per me un altro esempio eclatante è quello dell'infertilità. E' sempre stata una mia paura. Mesi prima di iniziare a cercare un figlio mi ero iscritta al famoso forum che frequento, e mi capitò di sbirciare nella sezione pma. Leggere i post in quella sezione mi faceva stare male, eppure non riuscivo a smettere di leggerli, anche se cercavo di dirmi che a me non sarebbe successo mai.
Sempre all'epoca, cercando blog sulla gravidanza, trovai e iniziai a leggere i blog di tantissime donne che avevano iniziato questo viaggio della ricerca di un figlio e poi erano approdate per forza di cose alla pma. Ne ho letti tantissimi. Molte di loro, hanno realizzato il loro sogno, e io leggevo alacremente sperando che alla fine del loro viaggio avessero ricevuto il figlio tanto desiderato.
Forse inconsciamente stavo attraendo la stessa cosa per me. Stavo guardando nel mio futuro. La legge d'attrazione dice che quando indugiamo in un sentimento (bello o brutto che sia) per molto tempo, quello ne attare e ne genera ancora di più.
So che può sembrarvi assurdo, mi rendo conto. Ma è l'unica spiegazione che riesco a darmi su tutto ciò. Che in qualche modo l'ho attratto inconsciamente nella mia realtà. E purtroppo sembra che non importa quanto io cerchi di pensare positivo, non riesco a schiodarmi da questa situazione.

"La legge dell’Attrazione e la sua forza magnetica raggiungono ogni angolo dell’universo e attirano altri pensieri che vibrano allo stesso modo… e li portano a voi: la vostra attenzione dedicata a determinati oggetti, la vostra attivazione di determinati pensieri e la risposta della legge dell’Attrazione a quei pensieri, sono responsabili di ogni persona, evento o fatto che giunge nella vostra esperienza."
Hester e Jerry Hicks, La legge dell’Attrazione

giovedì 11 maggio 2017

Beta

So che in molte aspettavate questo post.
Purtroppo devo deludere voi come ho deluso (e illuso) me stessa: Beta 1.8. Nada, nisba, Nothing.
Nulla cresce dentro di me.

Ma lo sapevo da ieri.
Ebbe sì, ieri alle 5 del mattino ho fatto un clearblue digitale che mi ha dato la prima botta "Non incinta". Cazzo, non li comprerò mai più sti cosi. Preferisco i test classici, quelli con le linee rosse. Il motivo in realtà non è solo la loro schiettezza a ferirmi, ma il fatto che non ti lascino speranza alcuna. I test classici li giri nelle mani, li scansioni, puoi vedere una linea flebile a cui appenderti.
Beh, dopo aver pianto per 2 ore nel letto abbracciata da mio marito, che poverino si è fatto solo due ore di sonno quella notte, mi viene in mente di cercare ovviamente su google se poteva mai essere che all'11 pt il test si potesse sbagliare e cosa ci fosse nei clear blue una volta aperti, a seconda dei vari risultati.
Piccola nota. Clearblue ha diffuso questo diagramma qui di seguito dove spiega come appaiono le linee all'interno del loro test. Per chi non capisse l'inglese traduco leggendo i riquadri da sinistra verso destra partendo dall'alto. Il primo è il risultato non incinta (secondo loro): con presente solo la linea di controllo e le altre due vuote. Il secondo con riusltato 1-2 ha una linea solo sulla stricia sopra e poi quella di controllo sotto (e anche qui non è vero, perchè ci sono un sacco di foto su google dove mostra chiaramente che 1-2 ha 3 linee, 1 sopra e 2 sotto), Quella da 2-3 ha una linea marcata sopra, e una marcata e una non sotto (anche qui vi invito a fare una ricerca su google), e 3-3 tutte e tre marcate (l'unica vera di tutte).
Ad ogni modo quello negativo dovrebbe non presentare alcuna linea di test, ma solo quella di controllo. Il mio invece aveva tre linee, quella di controllo più marcata e due meno evidenti ma presenti.

E qui purtroppo mi sono illusa. Cercando un po' qua e là ho scoperto che queste tre linee, se erano presenti tutte e tre, che il test era positivo! Semplicemente le due linee che indicavano la gravidanza erano troppo flebili per essere lette dal lettore ottico del test. Ho cercato per ore testimoniaze a mio favore e ne ho trovate a bomba, soprattutto cercando in inglese! C'erano tantissime donne che con il test nelle mie stesse condizioni ("Non incinta" ma con 3 linee) avevano poi fatto dei first response e altri test da farmacia classici che invece erano positivi.
Vi posto una foto del mio test. Ho modificato un po' il contrasto e la luminosità perchè l'ho fatta col cellulare e le due lineette quasi si perdevano. Ad occhio nudo sono molto più evdienti. Poi essendosi asciugate sono meno visibili rispetto a ieri.



Mi sono beata in questa illusione per tutto il giorno di ieri e oggi. Certo, tenevo però un piede ben saldo per terra, sapendo che il test poteva avere ragione e le beta potevano essere negative.

E infatti... così è stato. Grazie a Dio sono arrivate alle 12.30. Giusto in tempo per andare a pranzo con mio marito e passare un po' di tempo insieme.

Non mi sono pentita di aver fatto il test. Anzi, lo rifarò al prossimo transfer, ma userò un confidelle dove se non sei incinta non esce nessuna seconda linea. Manco a pregare. Giusto per evitare speranze vane ed inutili.

Mi sento come Meredith Grey e il suo utero ostile. Non ho altra spiegazione per tutto questo se non che il mio utero non accetta la vita.

Ora aspetto che mi arrivi il ciclo e poi prendo appuntamento col dottore per poter partire con il ciclo dopo ancora. Sta volta voglio essere chiara: voglio fare una stimolazione come si deve. Nessuna IVM. Voglio fare una ICSI a tutti gli effetti. Voglio produrre tutte le uova di cui le mie ovaie sono capaci, perchè diamine, avevo un casino di follicoli che ovviamente essendo maturati poco non avevano uova al loro interno o comunque niente che si potesse usare! Se su 16 follicoli che avevo solo 3 hanno prodotto ovuli buoni con 3 punture di gonalf 150, sono sicura che si può fare di più senza rischiare l'iperstimolo... e se lo rischio, preferisco fare il pick up, fermare tutto, e poi riprendere. Ma almeno così forse riesco a mandare qualcosa a blasto! O comunque crioconservo qualcosina...

Mi impunterò assolutamente. Purtroppo sapevo che l'ivm da basse possibilità. Ho voluto crederci come è giusto che sia, ma non mi va di rifare la stessa cosa, avere altre speranze per poi magari avere solo 2 embrioni e quindi una possibilità abbastanza scarsa visto che non c'è backup di scorta!
In oltre non credo che a parte un follicolo da 12 il giorno che ho fatto il gonasi (che credo quindi sia poi arrivato a 18 circa il giorno del pick up) gli altri follicoli prelevati avessero uova abbastanza mature da essere decenti. Infatti uno non ce l'ha fatta... Non so, ma io sta IVM non la voglio più fare, e non è che tutte le donne a rischio iperstimolo la fanno! Anzi, la Z. è l'unico centro in Italia a farla, ma non è che tutte quelle a rischio iperstimolo vanno lì! Per cui si può fare benissimo una stimolazione più pesa pur avendo le ovaie multifollicolari.

Io vi ringrazio comunque ragazze. Mi siete state vicine e mi avete supportata. Il vostro affetto è immenso ed è preziosissimo per me.
Non vi preoccupate perchè non abbiamo alcuna intenzione di arrenderci. Prima o poi coroneremo il nostro sogno di diventare genitori. Solo non oggi.

venerdì 5 maggio 2017

6pt - avere Fede

E' iniziata quella fase dove piango per un non nulla.
Ieri sera, da una cavolata che nemmeno pensavo davvero, ho discusso con mio marito e ho pianto un casino prima di andare a letto. Risultato: ho da stamattina un mal di testa pazzesco che solo ora si sta un po' affievolendo (dopo 2 tachipirine).
Pure oggi a pranzo, parlavo del fatto che non posso non aver Fede che Dio ci abbia portati fino a qui per un motivo. E mentre lo dicevo mi veniva da piangere.
Sono andata in redazione a prendere della roba per il lavoro, e non vedevo l'ora di tornare a casa per stare sola con i miei pensieri, che mi veniva (provate a indovinare) da piangere.
Oggi va così.
Sarà che ieri sera e stamattina avevo dei dolorini lievi al basso ventre che mi ricordano il PO. Sarà che ho visto del muchetto mischiato all'ovulo di progesterone un po' striato di color caffelatte.
Ho mille pensieri che mi frullano in testa.
Lo so che sono stata ottimista fino ad ora, e cerco dentro di me un anelito di quella positività. Parlo con Dio e gli chiedo costantemente di aiutarmi/ci. Di custodire i miei piccolini. Gli dico che so che Lui è in controllo e che il Suo pregetto per noi è perfetto (anche se io non lo conosco ancora). Parlare con Dio mi ha sempre fatto sentire meglio. Sapere che Lui c'è e ricordare tutte le situazioni in cui mi ha aiutata, anche le più disperate, mi da speranza che sa quello che sta facendo.
Gli ho chiesto di non farmi soffrire troppo, che questi quasi due anni di attesa sono stati difficili, ma che un fallimento a questo punto può farmi ancora più male. Che lo acceterei, non avrei scelta, ma che non so come ne uscirei. Ed è solo il nostro primo tentativo.

"Prendi il tuo diletto nell'Eterno, ed egli ti darà i desideri del tuo cuore. Rimetti la tua sorte nell'Eterno, confida in Lui, ed Egli opererà" Salmo 37:4-5

Ho questa frase attaccata allo schermo del mio mac. La guardo e penso che è esattamente quello che sto tentando di fare. Mi sto aggrappando alla mia Fede come farebbe un naufrago ad una zattera nella tempesta. La Fede è l'unica cosa che mi ha fatta restare a galla in tante situazioni in cui mi sentiva sola e disperata.
Cerco di essere grata a Dio per quello che ho già. Anche solo per la possibilità di questo tentativo. Per non aver dovuto attendere per provare, per la poca stimolazione e la buona resa che abbiamo avuto. Per la competenza dei dottori che ci hannno seguito. Per le persone che ho incontrato (tra cui ci siete anche voi, ragazze) in questo cammino.
La Fede è quella speranza che tutto andrà bene, quando tutto attorno a noi sembra volerci buttare giù. E io me la tengo stretta la mia Fede. Tengo le mani ben aperte e chiedo a Dio di disporre di ciò che ho come meglio crede. In questo caso dei miei embrioni.
Non so se sono vivi, se ci sono tutti e due o solo uno. Se stanno crescendo, se stanno bene, se sono incinta o no. Non so nulla.
So solo che Dio sa cosa accadrà e che devo avere fiducia in Lui. Che ho fatto il massimo che potevo, ho datto il 100%. Ora sta a Lui fare il resto. Crederò in Lui sempre e comunque, qualsiasi sia l'esito. Chiedo solo a Dio di essere clemente e di darmi la forza non solo di resistere questi altri 6 giorni (magari con un umore migliore), ma di essere la mia forza lì dove a me manca.

Scusate tanto per i toni tristi del post, ma avevo bisogno di mettere nero su bianco i miei sentimenti proprio per potermene liberare un po'.