venerdì 27 ottobre 2017

L'infertilità e la mia storia di Fede

Quello di oggi è un post che tratta di Fede. Del mio rapporto con Dio negli ultimi due anni e mezzo e di come, ancora una volta, ho capito che Lui ha un piano per noi, un piano buono, un piano prospero, e che se anche ci sembra di star andando incontro alla tempesta, Dio è lì che ci protegge e chi chiede di credere in Lui, che sa quel che fa. E questa, credetemi, è la parte più difficile.

All'inizio del nostro viaggio verso un figlio, avevo un livello di Fede altissimo. Eravamo reduci da un periodo tremendo della nostra vita, e ve ne ho parlato in questo post, e Dio aveva davvero risposto in modo perfetto alle mie preghiere (mio marito è ateo), non solo eliminando la fonte del disturbo ma aiutandoci a vendere un immobile del valore di 162.000 euro senza perdere un euro, in un tempo record (4 mesi) e aiutandoci a comprare la casa dove viviamo attualmente.
Quindi, il periodo in cui abbiamo iniziato la ricerca, mi sentivo spiritualmente molto forte, Dio mi aveva dato l'ennesima prova che era sempre con me e che se mi appoggiavo a Lui, sarei riuscita in tutto. In oltre, a 28 anni freschi, nemmeno compiuti, chi è che crede di non riuscire a procreare in tempo record? Nessuno...

Dopo i primi due mesi di tentativi a vuoto (miratissimi, con stick, osservazione del muco e dolori ovulatori) ovviamente mi si inizia ad insinuare un precocissimo dubbio che qualcosa non andasse, ma con chiunque ne parlassi mi faceva sentire stupida, due, o tre mesi di tentativi sono troppo pochi per dire ce c'è qualcosa che non va. In tutto questo io continuavo a pregare e a chiedere a Dio di donarci un figlio, ma iniziavo a sentire che l'alto livello di Fede si stava abbassando, perchè mi sembrava di parlare con Dio ma di non essere ascoltata. E purtroppo questa sensazione è solo peggiorata quando dopo altri 3 mesi di insuccessi, a gennaio 2016, convinco mio marito ad andare a fare uno spermiogramma.
Come di certo immaginate o sapete (perchè ci siete passati pure voi) leggere che tuo marito ha solo il 10% di spermatozoi mobili, per giunta lenti, è come essere travolti da una valaga che scende giù a velocità supersonica. Io e Marito eravamo distrutti, bloccati e svuotati di qualsiasi energia positiva.
Furono giorni bui. Giorni in cui ripensavo a tutti quelli che mi avevano detto che mi dovevo solo rilassare, che era colpa mia che ci pensavo troppo, che era troppo presto per preoccuparsi e indagare e avrei voluto sputargli in faccia, anche se erano nostri parenti o amici. Loro non capivano come ci si sente quando scopri che avere un figlio per te e tuo marito può essere una chimera, un'utopia o addirittura... impossibile.
In quel periodo ho pregato Dio di aiutarci ad affrontare questo infausto verdetto. L'ho pregato di fare un miracolo, di aiutarci a concepire naturalmente come aveva fatto per tanti altri cristiani che avevano rimesso nelle Sue mani la loro infertilità.
Ricordo che un collega a cui mio padre aveva raccontato la nostra situazione ci aveva suggerito di rivolgerci subito alla pma. E col senno di poi... aveva ragione da vendere. Ma io ero troppo orgogliosa. Ero troppo ferita da poter scegliere quell'opzione. Infondo erano passati solo 6 mesi! E anche il ginecologo che avevo visto di recente, dopo aver prescritto a mio marito una cura naturale a base di vitamina D e curcuma (a cui io poi aggiunsi la maca), ci aveva detto che secondo lui avremmo concepito da lì a sei mesi. Ve ne ho parlato in questo post.
Forti di questa cosa, continuiamo a provarci naturalmente, sempre con l'aiuto degli stick e mettiamoci pure la temperatura basale. Nel frattempo io mi ammalo di una candia recidiva fortissima, di cui mi porto gli stralci ancora oggi.
Il mio rapporto con Dio proseguiva in questa sorta di monologo in cui io gli parlavo, gli chiedevo di aiutarci a concepire, di farci questo dono, e dove invece continuavo a ricevere rispote negative, tipo la candida che scoppiò proprio a cavallo della settimana fertile di febbraio 2016 e continuò in modo aggressivo e pesante per mesi e mesi (tanto che a maggio di quell'anno nemmeno ci provammo perchè era impossibile per me avere rapporti). Mi sentivo come se Dio mi stesse ostacolando invece di aiutarmi! E invece, stranamente, nel campo medico tutto filava liscissimo! Ricevevamo gli appuntamenti in tempi brevi, le visite andavano sempre bene, con esiti incoraggianti (come l'ecodoppler di mio marito che rilevò solo un piccolo varicocele ma non inficiante). 
Ad aprile 2016, l'andrologo di mio marito, dopo aver visto il miglioramento che aveva ottenuto grazie alla cura naturale... non disse di proseguirla, perchè lui alle cure naturali non ci credeva, e prescrisse a mio marito un integratore chiamato genadis che assunse fino ad agosto! Risultato? Un disastro. Lo spermiogramma peggiore di sempre! Le sue forme normali che erano sempre state almeno il 5% ora erano solo 2%. Aveva un volume di spermatozoi aumentato, di certo, ma la motilità era calata a picco praticamente non migliorando affatto la situazione. 
NB: questo dottore è rinomato per essere uno dei migliori nel suo campo qui a Modena!
Aveva fatto più per noi il mio ginecoloco C. in 2 mesi che lui e il suo integratore chimico che in 4 mesi aveva distrutto tutto il progresso che mio marito aveva fatto. E aveva avuto pure il coraggio di dirmi che la maca aveva funzionato solo sui topi, stando ad uno studio che aveva trovato sui suoi preziosi siti di ricerca medica. A lui non importava di tutta la gente la fuori che aveva avuto risultati grazie alla maca... ma vabbè, sto divagando.

In quel monento, parlando dal punto di vista spirituale, mi sono sentita come se Dio mi avesse detto "adesso, vuoi starmi a sentire?". E' stato il primo momento, in un anno di tentativi, dove ho capito che mi stavo incaponendo così tanto su quello che IO volevo e su COME lo volevo che avevo perso di vista il vero significato della Fede: affidare i propri progetti nelle mani di Dio e lasciare che sia lui a guidarci per conseguirli.
Io dicevo di ascoltare Dio, ma di fatto non lo stavo facendo. Io non so perchè, ma Dio ci stava indicando la sempre la strada della pma. E può sembrare assurdo perchè, voi direte (e lo dicevo pure io) perchè, Tu che puoi curare la gente con un dito, non ci curi e invece ci indichi una soluzione medica? Ma poi ho pensato a tutti i malati di tumore (mia madre in primis) che probabilmente chiedono a Dio una guarigione miracolosa e poi, dopo la chemioterapia, la radio o le cure ormonali, guariscono e sono cancer free. Loro non ringraziano Dio per essere sopravvissuti? Lo incolpano per essere passati attraverso la chemio ecc? Io cosa farei al loro posto? Ringrazierei Dio per avermi dato la forza di passare tutto ciò e di poter raccontare la mia esperienza dopo, da viva e da libera dal cancro! Come poi ha fatto mia madre.

Piano piano, da agosto a dicembre 2016, dentro di me è avvenuta una lenta rinascita spirituale. Ho buttato via tutti i libri cristiani che avevo letto in cui le autrici e i loro mariti avevano ricevuto guarigioni miracolose in situazioni di sterilità maschile assoluta e ho capito che, se per loro aveva funzionato, Dio aveva in serbo la pma per noi. E oggi credo di aver capito anche il perchè, ma ve lo dico dopo.
Il 25 dicembre 2016 mi sono svegliata e ho sentito dentro di me che la pma era la nostra strada, che sarebbe stata dura, ma era la strada giusta per raggiungere il nostro obbiettivo: avere un figlio (potete leggerne qui). Ho pregato Dio di guidarci lunga questa strada che sapevo non sarebbe stata facile, di darmi la forza di superare i mille esami che dovevamo fare e di darmi la forza di farmi da sola tutte le punture che avrei dovuto fare e soprattutto, essendo io totalmente a digiuno di pma e di qualsiasi info a riguardo, a partire dai centri, le medicine ecc, ho chiesto a Dio di indirizzarci al centro giusto dove i tempi d'attesa erano nulli e dove avremmo pagato poco.
NB: io allora non sapevo nulla della Zucchi. Avevo guardato un po' qui e lì su internet ed ero orientata per un centro privato convenzionato, ma stavo guardando per il Florence o il Demetra, in Toscana, dove avremmo pagato il super ticket di 500 euro, più le medicine non passate dal ssn (tipo orgalutran, fertypeptil, gonasi).

Ancora oggi, dal giorno in cui abbiamo deciso di fare la pma, penso alla velocità con cui le cose si sono mosse, e soprattutto alla fluidità con cui sono andate! 
Mi spiego: prima di scegliere di fare la pma, vi ho detto che pregavo Dio ma era come se non lo sentissi... che le cose sembravano sempre mettermi i bastoni fra le ruote invece di aiutarmi... e questo perchè non è che Dio non mi stesse parlando, ma non lo ascoltavo! Lui ha cercato di dirmi per tutto il tempo di fare la pma, ma io ero troppo orgogliosa per dargli retta... non ero pronta.
Invece, dopo aver abbracciato l'idea della pma, tutti gli esami, gli appuntamenti, le informazioni sul centro, sui tempi ecc... tutte le mie paure, sono state dissipate nell'arco di poche ore. Se fino a prima mi sembrava di viaggiare su un calesse su una strada piena di buche e fango, adesso mi sembrava di stare su una lamborghini su di un'autostrada libera!
Grazie ad una mia cara amica del forum (santo forum dove mi sono iscritta nel lontano 2015 per cercare con le altre cacciatrici mensili la mia cicogna) che era stava affrontando lei stessa la pma (e ora è felicemente mamma) sono stata indirizzata alla zucchi dove praticamente il ticket era di soli 36 euro, contro i 500 della toscana. In oltre ho scoperto che tante altre persone del forum e non solo si erano rivolte lì e avevano avuto i loro bimbi proprio grazie al dottor Br. (sant'uomo a cui farò una statua). Decido quindi su due piedi di rivolgermi alla zucchi e loro mi mandano via mail tutti gli esami da fare.
Gennaio 2017 è stato dedicato interamente agli esami (infettivi, genetici, tamponi, spermiogramma). Il 3 febbraio facciamo il primo incontro con il dottor Br., che però ci da altri esami da fare :( Lì per lì la cosa mi scoccia un po', ma col senno di poi ho apprezzato questo zelo di Br. perchè è proprio questa sua scrupolosità che dopo mi ha fatta sentire al sicuro e considerata una persona e non un numero.
Intanto il mio rapporto con Dio è migliorato molto. Mi sembrava di nuovo di avere un dialogo con Lui. Gli chiedevo di guidarci, di aiutarci nella pma, di far si che andasse bene. Anche se non volevo fare l'ivm avevo fede che avrebbe funzinato. E infatti, ad aprile 2017 faccio l'ivm da cui estraggono 2 ovuli che diventano 2 embiorni top quality! Eppure, le beta sono a 0.
Ma, stranamente, non mi sono arrabbiata con Dio. Ho pianto, sì, ero triste, certo! Eppure sentivo che Dio mi stava dicendo "ti sto mostrando la strada". Hai fatto una prova e hai visto che le cose possono andare molto bene. Ho chiesto di fare una ICSI classica, perchè sentivo che era la cosa giusta da fare. Non me ne fregava nulla dell'iperstimolo. Non mi spaventava. Io sapevo che potevo produrre molto di più e che potevo avere dei blastocisti. Ne ero certa! E il dottore era d'accordo con me. 
Dopo l'ivm ho iniziato ad avere uno stato di grazia... mi sentivo felice, grata e piena. Non sapevo ancora cosa sarebbe successo, come sarebbe andata la seconda stimolazione, ma sentivo che stavo bene e che la mia vita era completa. Credo che questo sia quello che la legge di attrazione chiama la fase del "let go", lasciare accadere... ho chiesto a Dio, all'Universo, di avere un figlio e ora sto seguendo i consigli che Lui mi manda, senza stringere la presa ma lasciandomi trasportare da questo vento tiepido e rassicurante.

A luglio i miei bellissimi Charmender, Bulbasaurus e Squirtle vengono alla luce e vengono crioconservati.
E poi, da lì la storia è quella recente che sapete....

Il mio è stato un lungo cammino di Fede. Un cammino dove ho, di nuovo, dovuto imparare a lasciare le cose nelle mani di Dio, che lui sa meglio di me come le cose devono andare e volgere al meglio. Dio non cospira contro di noi, non ci fa dei tranelli, e non ci prepara vite orrende. Lui ha solo proggetti d'amore per noi. Solo che non sempre la strada per arrivarci è quella larga e bella, ma spesso è quella stretta e tortuosa. Ma nonostante ciò, lui è il nostro bastone per tutto il cammino.

E ho capito perchè Dio mi ha fatto passare tutto ciò (come ho capito perchè all'epoca della casa passai quello che ho passato): perchè per indole, io sono una che ama passare la propria esperienza agli altri per aiutarli, e adesso, sul forum, sul gruppo della zucchi, o anche in futuro se un'amica ne avrà bisogno, saprò come aiutarla non solo dal punto di vista pratico ma dal punto di vista morale e psicologico, perchè io per prima ci sono passata e so cosa vuol dire. E vi giuro, quando le ragazze a cui do consigli mi dicono che sono forte, che sono una guerriera, che sono un cratere di ottimismo, ci resto un attimo perchè io non mi sento affatto così forte, ma capisco che il mio supporto le aiuta ad affrontare quantomeno con un po' di tranquillità in più un percorso difficile.

Ora prego Dio tutti i giorni, non solo per la mia salute e quella del mio bambino (che l'altro giorno era 1,2cm e gli si vedevano i piedini nell'eco) ma per tutte le persone che affrontano la pma, che sono madri in divenire come me, perchè SO, per certo, che il potere della preghiera è potente e che se chiediamo a Dio qualcosa, nel suo nome, lo riceveremo. E il mio Charmy ne è la prova.

Spero che la mia testimonianza possa aiutare qualcuna che come me ha avuto dei dubbi di Fede, o chi magari non crede proprio e può vedere Dio attraverso la mia storia, o anche dare ancora più Fede a chi già ne ha da vendere.

"E l’Eterno cammina egli stesso davanti a te; egli sarà con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non ti perdere d’animo"
 Deuteronomio 31:8

E vi ripropongo questa canzone perchè è stata la colonna sonora di questi ultimi mesi e il momento in cui ho stretto tra le mani il test positivo mi risuonava come una marcia trionfale nella testa:

You split the sea so I can walk right through it. My fear were drowned in perfect love.
You rescued me and I will stand and Sing:
I am a child of God

(Hai separato il mare così che potessi attraversarlo. Le mie paura sono state spazzate via dal tuo amore perfetto. Mi hai salvato e io sono qui a cantare:
Sono un figlio di Dio)


giovedì 19 ottobre 2017

Ho visto il tuo cuore (1a eco)

Dopo aver scoperto di essere incinta, quindi dopo il PT, il tempo ha ripreso a scorrere quasi normalmente.
Infatti, dopo le seconde beta, i 12 giorni che ci separavano dalla prima eco sono passati abbastanza normalmente, certo non senza paranoie e ansie di ogni tipo.
Ogni giorno mi sono svegliata (oggi compreso) tastandomi la pancia e il seno, quest'ultimo per vedere se mi faceva ancora male. L'altro giorno, dopo la doccia calda, mi sono accorta che non mi faceva più male. Attimi di panico in cui ho googlato se c'erano altre donne gravide che come me dicevano che la doccia calda rendeva il seno meno dolente. Ne ho trovata solo una, ma tanto mi è bastato a tranquillizzarmi. E poi, dopo un'oretta, è tornato a farmi male, per cui signore, se dopo la doccia le tette non vi fanno più male, state tranquille! E' solo l'acqua calda che rilassa i muscoli.

La nausea... allora, a parte alcuni casi specifici, tipo domenica scorso che l'odore del cibo cinese mi ha stomacato, ho problemi di digestione. Mi è tornato il reflusso gastroesofageo, ed è tremendo perchè ti senti come una pressione nell'esofago che viene su, e poi rutti... tanto! E non puoi sederti sul divano, che se non stai perfettamente eretta, il dolore inizia. Solo il magaltop (gastroprotettore) mi da un po' di sollievo.

Poi ho i soliti dolori mestruali che vanno e vengono, ma anche qui la letteratura di google mi dice che è normale che è l'utero che si assesta.

Essere incinta è territorio tutto nuovo per me. Sono estremamente felice, e ho anche paura di svegliarmi tutto di colpo!

Comunque ieri siamo andati a fare la prima eco. Devo dire che fino a ieri ho vissuto l'attesa abbastanza serena. Ieri invece l'ansia mi ha stirata come un treno. Metteteci poi che il dottor Br. mi ha ricevuto con mezz'ora di ritardo... avevo il cuore che praticamente stava per balzarmi fuori dal petto.

Il dottore era molto felice di vederci e ci ha detto che il nostro bel risultato lo abbiamo ottenuto perchè sono incinta e che ora si spera solo che la gravidanza proceda bene (hai detto nulla). Io gli ho detto che avevo un'ansia che mi stava divorando e lui allora mi ha fatto subito accomodare sul lettino per vedere la situazione.
La gravidanza deve aver accentuato la mia percezione del dolore, perchè l'osso pubico gridava vendetta quando l'ecografo si muoveva, e il dottore è pure molto delicato!
Poco dopo che guardava lo schermo, lo gira verso di me (Marito intanto guarda il tutto a cauta distanza da dietro il dottore) e mi dice "ecco qui la sua camera gestazionale che è bella grande, e dentro c'è il sacco vitellino e questo qui è il suo embrione" e lì l'ho visto: un piccolo sfarfallio... il suo cuore!
Mi sono venute le lacrime agli occhi e tutta l'ansia accumulata è scivolata via da me in un secondo. Charmy è di 5mm e sta andando tutto bene.
Il dottore mi ha poi detto di proseguire la terapia con progynova e prometrium e di prendere la cardio aspirina fino al 4° mese, e di assumere solo 400mg di acido folico e non di più perchè il ministero della salute ha diffuso un documento dove consiglia di non eccedere. Io dal pt fino ad oggi ne ho presi 600 (contando che in America hanno l'acido folico pure negli alimenti da supermercato proprio per evitarne la carenza,e in più lo prendono anche in compresse) non credo di aver fatto danni. Comunque da oggi assumo solo le vitamine per le donne incinte con solo 400mg di acido folico, così sto serena.
Il dottore poi ci ha congedati dicendoci di fargli sapere come procede e io gli ho detto che è il mio Eroe, e lo penso davvero. Se non era per lui oggi non sarei incinta.
Mi è dispiaciuto un po' non essere più seguita da lui, ma effettivamente farsi seguire a Monza è un po' scomodo. Posso comunque sempre scrivergli via email se ho dei dubbi :)

Il 24 invece andrò a fare la prima visita con questa ginecologa (in libera professione) ma presso l'ospedale qui vicino casa, così da essere seguita da lei e averla come punto di riferimento al parto. Quindi rivedrò Charmy. Sta volta però ci vado solo io che marito lavora. Magari alla prossima invece, dicendoglielo con un po' di preavviso, riesce ad esserci anche lui.

E quindi, eccoci qui, finalmente incinti e felici, non che spaventati da come cambieranno le nostre vite. Ci godiamo cauti questa gioia e ringraziamo Dio del grande dono che ci ha affidato.
quello nel cerchiolino verde è Charmy :)


lunedì 9 ottobre 2017

Il racconto dal pt ad oggi

Eccomi qui ragazze.
Allora, prima di tutto, ho rifatto le beta venerdì, quindi a 6 giorni di distanza dalle prime, ed erano a 1998. Il dottor Br. mi ha detto che vanno bene e che posso stare serena e mi ha fissato la prima (ed ultima con lui) eco di Charmy al 18 ottobre. Potete immaginare quanto mi paia lontano questo giorno, quando invece è solo mercoledì  della settimana prossima.

Vi racconto un po' quindi come ho vissuto il transfer, che cosa ho sentito e il fatidico momento del test...

Ho fatto il transfer il 20 settembre. Era una giornata tersissima e con un bellissimo sole. Io e Marito abbiamo guidato con molta calma fino a Monza, pranzando in autogrill.
Il mio transfer era programmato per le 14.45, quindi siamo andati in clinica verso le 14 e mano mano, la saletta d'attesa, si è riempita di coppie in attesa anche loro di ricongiungersi con i loro piccoli.
Io sono stata la prima.
Il dottor Br, ha atteso appositamente che fosse il mio turno, anche se erano in ritardo folle sulla tabella di marcia e credo lui dovesse andare via.
Mi fanno le domande di rito accertandosi che la blasto sia proprio la mia. Mi stendo sul lettino e la vescica era già piena (colpa del fatto che l'avevo svuotata un'oretta prima e mi sono bevuta di corsa 500 ml d'acqua fino a poco prima di scendere in sala operatoria). Il dottore mi infila lo speculum e poco dopo il catetere, mentre l'altra dottoressa spinge la sonda sulla mia povera vescica.
Il dottore esegue tutta la proceduta, tira fuori il catetere e le speculum e mi dice che i biologi devono un secondo controllare che l'embrione sia sceso effettivamente in utero.
Poco dopo torna... e mi dice che Charmy è rimasto attaccato al catetere. Avete capito bene: è rimasto nel tubicino e non è sceso col liquido!!!
PANICO!!! Ovviamente ho subito temuto che si fosse danneggiato, che gli fosse accaduto qualcosa... ma i dottori mi hanno subito tranquillizzato che lui stava bene e che semplicemente era molto appiccicoso "Il che è una buona cosa. Di solito sono quegli embrioni che poi ci danno delle belle notizie" ha aggiunto la dottoressa.
Io mi sono tranquillizzata un pochino, e intanto il dottore ha rifatto la procedura: speculum, infila catetere, vescica schiacciata, dolorini tipo mestruale. Fine.
Sta volta la blasto è approdata nel mio utero. Poco dopo mi fanno passare sulla barella e mi portano in camera. Io tremo sempre un sacco quando finisco il transfer perchè giù fa freddo! Quindi cerco di controllare il tremore più che posso.
Il dottor Br. mi infonde speranza facendomi arrivare a credere che questa può essere la volta buona. Mi rilascia i documenti di dimissione e poi lascia che le infermiere mi riportino in camera.
E qui inizia la tortura della vescica... Io volevo già farla. Mi contorcevo e non riuscivo più a resistere. Per cui suono il pulsante e un'infermiera slava, con una mazza di scopa ficcata su per il culo mi dice "ma non è già passata un'ora, può andare da sola al bagno" e io "no, sono tornata da quindici minuti. Per favore mi prende la padella?" lei stizzita e scocciata fa come le ho chiesto e finalmente mi libero della mia pena. Ma solo per poco. Poco dopo, circa 30 minuti dopo la prima scarica, mi arriva di nuovo lo stimolo impellente. Sta volta un'ora era passata e la tipa me lo fa notare dicendo che posso andarci da sola al bagno, e se ne va.
La cosa bella è che i dottori già ti dicono di stare stesa 2 ore. Le infermiere dicono che dopo un'ora puoi andare al bagno. Io non mi volevo alzare! Per cui sono rimasta stesa altri 20 minuti non riuscendo a pensare a nulla che alla pipì XD Quando mancavano circa 15 minuti allo scoccare della seconda ora mi sono alzata dal letto, mi sono precipitata al bagno e poi piano piano mi sono rivestita e siamo tornati a casa.
Non so dirvi, ma sin da subito, dal momento del transfer, la sensazione che ho avuto è stata diversa. La prima volta ero più tesa, meno fiduciosa. Questa volta invece ero un crogiuolo di buon'umore.
Mi sono messa sul divano e il primo e il secondo giorno mi sono alzata solo per mangiare, fare la pipì e andare verso letto. Era mercoledì, e nonostante io lavori da casa, anche a lavoro mi sono data malata fino a venerdì (e poi ho continuato il riposo fino a domenica). Solo sabato siamo usciti per una passeggiatina al mercato. Io mi sentivo molto affaticata. Dopo un'oretta che giravamo mi sentivo davvero stanca!
La sera del transfer ho fatto un sogno vividissimo. Ora non me lo ricordo, ma ricordo benissimo di aver sentito nel sogno un dolore mestruale molto forte (ma non so se lo stessi avvertendo davvero nella realtà). Il giorno dopo e per un po' di giorni a seguire ho avvertito una fitta localizzata nell'utero, sulla destra. Intermittente e insistente. Poi ci sono stati svariati dolorini e fittine tipo mestruali.
Questi dolorini sono proseguiti fino al giorno del test e anche dopo, ovviamente variando un po' in posizione e intensità.
Il giovedì prima del test ho avuto un mal di testa fortissimo che mi era partito dalla sera prima (e io soffro di cervicale, soprattutto in prossimità del ciclo). La mattina mi sono presa un caffè schietto, poi mi sono messa sul divano col cappello calato sugli occhi per cercare di farmelo passare. A pranzo un po' si è attenuato ma continuava ad esserci e in più avevo una nausea fortissima, credo per colpa della suddetta emicrania.
Decido quindi, non so manco perchè, di andarmi a misurare la pressione e ce l'avevo alta! 129 su 96 e i battiti erano 102. L'episodio è stato circoscritto a quella volta lì. Infatti il giorno dopo stavo bene e la pressione era normale. Solo i battiti erano sempre sui 107. Quella sera ho avvertito dei dolori alla gamba sinistra anche molto intensi. Me la sentivo gonfia internamente e il fastidio mi è durato per due giorni, tanto che mi sono spaventata che la cosa fosse legata alla pressione alta e sia mio padre che Br. mi hanno consigliato di fare un'ecodoppler per escludere una trombosi venosa profonda.
Col sennò di poi probabilmente erano tutti sintomi della gravidanza appena iniziata...

E arriviamo a sabato 30. Quindi avevo l'ansia di questi dolori di cui non sapevo l'origine e lo spettro della trombosi che incombeva su di me (ipocondria portami via). Avevo paura che la pressione alta fosse stata un brutto segno e che avevo danneggiato in qualche modo l'embrione. Mi sono alzata dal letto alle 7.10 perchè avevo detto a mio Marito che volevo comunque fare il test e poi, indipendentemente dal risultato, le beta, così se erano le medicine che stavo assumendo nel pt a causarmi questi disturbi avrei potuto interromperle subito in caso di negativo.

Prendo il confidelle che mi sono conservata a posta per questo transfer! Niente più Clear blue che sappiamo già che non fanno per me.
Faccio pipì nel bicchierino, scarto il test, lo immergo per 5 secondi e vado via perchè non lo voglio guardare.
Vado in cucina da Marito. Metto un timer di 3 minuti e ci abbracciamo mentre aspettiamo. Gli dico che non so come posso prendere un altro negativo. Che ho fatto tutto ciò che potevo. Ho assunto (e sto assumendo) anche un sacco di integratori rispetto alla volta scorsa che mi ero limitata agli ormoni e all'acido folico prescritti dal centro.
Il timer suona e riluttante vado in bagno seguita da Marito. Gli occhi mi cadono sul test e per la prima volta, due bellissime linee rosse sono lì ad aspettarmi e a dirmi che dentro di me c'è vita!
Io e marito ci abbracciamo in bagno. Io senza parole e in preda a stupore/emozione/pianto. Lui che mi abbraccia forte forte ed è iper felice del risultato. Che finalmente Dio ha esaudito la nostra preghiera.
Corriamo a fare le beta con un sorrisone stampato in faccia e io poco dopo vado da sola al pronto soccorso a farmi fare la famosa ecodoppler per escludere la trombosi. Ci ho perso mezza giornata, ma alla fine ero tranquilla che era tutto ok.
Alla fine all'ospedale mi dicono che sto bene e che il mio disturbo è una cosa nervosa e legata ai muscoli ma che posso stare serena.

Per ora mi godo la mia gioia convivendo con un'ansia perenne che si sposta da un traguardo all'altro: prima era il test, poi le seconde beta, ora l'eco del 18... ma sono felice e ancora incredula.
Ogni tanto ho delle fitte inguinali sempre a sinistra e a volte diventano più diffuse, ma in molte mi hanno detto che è l'utero che si modifica.
Pregate che arrivi sana di mente a mercoldì prossimo e che Charmy stia bene e che si veda lui e il suo cuoricino pulsante.

Vi abbraccio tutte. Grazie per aver letto fino a qui e per aver fatto il tifo per noi <3 Vi aggiorno nelle prossime puntate.


domenica 1 ottobre 2017

La seconda linea rossa

Finalmente, il post che aspettavo di scrivere dopo tanto tempo è arrivato...

Il 30 settembre 2017, la seconda linea rossa è finalmente apparsa e con lei il nostro bellissimo sogno è diventato realtà.

Ho fatto le beta e sono a 284. Ho trasferito il nostro Charmender il 20 settembre.

Volevo aggiornarvi perchè so che in tante aspettavate mie notizie.

I miracoli avvengono <3 Grazie Dio.

E grazie a tutte voi che mi avete supportato in questi mesi.
Prossimamente vi aggiorno. Promesso. Per ora vado ancora coi piedi di piombo, che ancora non mi pare vero!
Vi abbraccio