martedì 10 luglio 2018

Lei è qui. Aggiornamenti e sentimenti del primo mese.

Scusate se non mi sono più fatta viva, ma come potete immaginare, Vittoria è nata e io sono completamente presa da lei.
Mi prendo 10 minuti (se continua a dormire) per annotare anche qui della sua nascita e rendervi partecipi.
Per descrivere il parto, e ciò che è accaduto dopo, credo mi ci vorrà più tempo e quindi mi riservo di dedicarvi il prossimo post.

Per ora vi posso dire che Vittoria è nata il 14 giugno alle 19.22 dopo 36 lunghe ore di travaglio iniziate con la rottura delle acque e culminate con un taglio cesareo di urgenza per infezione amniocoriale. Pesava 3,990 kg ed era lunga 53 cm (anche se sul referto hanno scritto 49, ma dubito che sia cresciuta di 3 cm in una settimana, per cui devono aver cannato la misurazione nella concitazione della nascita). E' gemelli ascendente sagittario (sull'ascendente non gioisco, avendo un incompatibilità nota con i sagittari, ma sorvoliamo).

E' una bimba molto bella e sveglia. C'è che dice somigli a me. Di certo ha il mio naso e la mia bocca, ma secondo me ha gli occhi del papà. A guardarla sembrava una bimba di un mese già alla nascita. Mangia molto (infatti in alcuni momenti della giornata mi prosciuga fisicamente e psicologicamente da quanto vuole stare attaccata), dorme abbastanza, evacua in modo regolare, anche se ieri ha fatto il suo primo sondino rettale.
Adora stare in braccio, non solo a me ma a chiunque, ma non disegna starsene un po' stesa da sola nel suo lettino o nella sdraietta; fa tante belle smorfiette e adoro quando contrae la boccuccia in una "o" o quando sorride.
Io ne sono innamorata, ma quando non dorme e si attacca ogni poco (specie al pomeriggio/sera) mi prende l'angoscia.
Purtroppo non sono stata immune dal baby blues, che già aveva dato le sue belle avvisaglie in gravidanza. A volte sono triste, mi viene voglia di piangere, soprattutto quando non ho un attimo per me. Quindi alterno momenti di normalità, in cui mi sento bene, tutto sommato (tipo ora), a momenti in cui mi sento molto giù e inconsolabile (tipo ieri che aveva mal di pancia, voleva attaccarsi ma poi soffriva e non si addormentava mai).
Credo che mi aiuterebbe molto avere mio marito qui a casa tutto il giorno... invece dopo 10 giorni è dovuto tornare a lavorare e lo vediamo solo la sera e nel weekend. Lui è molto bravo con Vittoria: la cambia, la nutre col biberon, la culla (ma solo io ho in mano la tecnica vincente per metterla a dormire definitivamente)... con lei è molto dolce, e adoro vedere il padre che è in lui sbocciare.
Io invece mi sento una madre degenere per colpa di questa tristezza. Mi sembra di non apprezzare a pieno il dono che mi è stato fatto... e credo che aver fatto tanto per avere Vittoria mi faccia sentire ancora più in colpa. Non mi sento all'altezza del compito e di essere sua madre. Come se il fatto di non essere felice al 100% mi delegittimasse dall'essere una brava madre.
Mio marito continua a ripetermi che sono bravissima e che mi ammira, ma io mi vedo attraverso uno specchio, forse distorto, e vedo solo una persona che non merita tutto questo perchè non ne sa godere a pieno.
Scriverne mi fa bene. E' a prima volta che metto nero su bianco i miei sentimenti, senza se e senza ma. Non faccio mistero di avere il baby blues, ma scriverlo mi aiuta a lasciare a terra un peso che mi porto sulle spalle da un po'. Ho deciso che se la cosa si protrarrà ancora per un po' andrò a parlarne con uno psicologo.

Credo che il vivere in una frazione sperduta di Reggio, dove non c'è un cavolo e puoi muoverti solo in auto non mi aiuti. Non mi viene naturale prendere su e uscire con lei. In parte perchè la sua richiesta di cibo è quasi imprevedibile e non mi va di uscire per fare una passeggiata e ritrovarmi quaranta minuti ad allattare al caldo. In parte perchè per uscire con lei mi porto ovviamente molte cose, e l'ovetto da solo, con lei dentro, pesa tantissimo per me. Metteteci poi che più di due ore dentro non può starci... mi prendono le paranoie e sto lì a fare i calcoli su quanto tempo starei fuori... e va a finire che esco solo accompagnata così posso trasportare pure la navicella in auto e usare quella.
Comunque, proprio ora sto aspettando la consulente della fascioteca, così di vedere di portarla in fascia e risolvere un po' di queste mie pippe mentali che mi creano solo problemi, almeno a livello di trasporto.

In tutto questo, a non farmi stare serena, ci si mette pure l'inps che ancora non mi ha versato nemmeno una mensilità! Ci sono già dovuta andare due volte, di cui una oggi. Mi hanno detto che i pagamenti sembrano essere stati approvati, anche se molto in ritardo, e che entro due settimane dovrei ricevere i soldi di maggio e giugno (speriamo!). Se non mi fossi messa da parte 6000 euro non so come avrei fatto senza stipendio!

Ora vado perchè Vittoria di sta svegliando!
La prossima volta, appena posso, vi racconto del parto e della "bellissima avventura" avuta una settimana circa dopo.
Un abbraccio a tutte, e spero di non essere biasimata per ciò che ho scritto.