mercoledì 24 ottobre 2018

Sleep is priceless - Guide utili per il sonno dei bambini parte 1

Era un po' che volevo scrivere un post sul sonno dei bambini, poichè vedo molte amiche con bimbi anche molto più grandi di Vittoria, che hanno difficoltà a far dormire i loro bambini o a farli addormentare.
Quando ero incinta, una delle cose che più premeva me e Marito e che più ci spaventava era la privazione di sonno.  Temevamo che avremmo passato le notti insonni con una bambina urlante fra le braccia, a fare vasche avanti e indietro per la casa, perchè quello era ciò che avevo letto nei vari forum, gruppi di fb, esperienze di amiche.
Avevo voluto fortemente la next to me per poter praticare il cosleeping senza per forza dover fare bed sharing, sia perchè far dormire i bambini in capo ad un anno in stanza con sè riduce il rischio SIDS e sia per la comodità di allattare da letto (cosa che NON ho fatto mai perchè lo trovavo scomodissimo).

Fatto sta che sin dai prima che Vittoria nascesse avevo iniziato a fare ricerche sul sonno dei bambini e avevo iniziato a leggere 2 libri completamente diversi fra loro: "E se poi prende il vizio" che parla di come i bambini dovrebbero dormire a stretto contatto coi genitori, meglio ancora se nel lettone, anche oltre l'anno, così da favorire pure l'allattamento; e "Il linguaggio segreto dei neonati" di Tracy Hogg, che invece spiega il metodo EASY (eat, actitivity, sleep and you) che devo dire, con Vittoria mi è venuto più naturale usare sin da subito. [Inutile dire che "e se poi prende il vizio" l'ho accantonato e avrei tanto da dire su come secondo me questo genere di libri spinga le madri a praticare uno stile di vita che può portarti letteralmente all'esaurimento nervoso e alla rottura della coppia e dell'intimità (se seguito alla lettera). Ovviamente questa resta una mia opinione e non ho nulla contro chi invece ha trovato questo libro utilissimo e illuminante].
Non ho finito nessuno dei due libri prima del parto, perchè più leggevo e più ero confusa su cosa avrei fatto una volta nata la bambina: infatti ho capito che volevo sì essere preparata, ma che non sapendo che tipo di bambina avrei avuto e soprattutto che tipo di madre sarei stata, non aveva senso incaponirsi a tal proposito prima della sua nascita.
Però ecco, un'infarinatura su come funziona il sonno dei bambini da 0 a 3 mesi e di come poi cambia dai 4 mesi in poi è una cosa che consiglio di avere a tutti!! Perchè magari ci troviamo tra le braccia un bimbetto urlante perchè banalmente è stanco e ha troppe ore di sonno accumulate e non sappiamo come calmarlo o meglio, come prevenire questa cosa.

Per cui, io consiglio la lettura del "linguaggio segreto dei neonati" a tutte le madri prima della nascita dei figli, o comunque, entro il primo mese di vita.
Il suddetto libro mi è stato molto utile per capire a) che i bambini piangono sempre per un motivo b) che sanno esprimere i proprio bisogni perfettamente c) che sta a noi osservarli e ascoltarli per capire che non tutti i pianti che fanno vogliono dire "attaccami alla tetta".
All'inizio con l'allattamento a richiesta ed avendo a che fare con un neonato che non conoscevo, non capivo bene cosa Vittoria mi volesse dire. Dopo pochi giorni abbiamo capito sia io che il padre che pianti acuti e continui con annessa faccia paonazza volevano dire che aveva fame. Ovviamente i primi tempi mangiava e dormiva e si attaccava davvero molto molto spesso, cosa che purtroppo mi ha fatto venire il baby blues.
A parte ciò, sin dalla prima sera a casa, Vittoria ha dormito nel suo lettino (prima nella next to me, ma poi ci pareva troppo grande e l'abbiamo spostata nella navicella dell'inglesina dove ha dormito per circa 2 mesi). Le prime sere ed i primi giorni non sono stati facili facili perchè ovviamente voleva mangiare ogni ora o due e io ero stremata e cercavo di dormire quando dormiva lei.
Però ero memore del metodo che la Hogg descrive per far dormire i neonati ed abituarli al proprio letto. Quindi ho iniziato ad applicarlo sin da subito: in pratica i neonati hanno 3 stadi del sonno 1) quando il bambino inizia a sbadigliare lancia i primi segnali di sonno ed è lì che bisogna prenderlo e iniziare a farlo dormire, cercando di non perdersi questi segnali perchè sennò poi si rischia di portare il bambino alla sovrastimolazione; 2) mentre culliamo e ninniamo il bambino vediamo che ad un certo punto il loro sguardo si fissa su un punto nel vuoto, in questa fase bisogna smettere di ninnarlo. Noi la cullavamo moooolto lentamente e ci avvicinavamo al lettino; 3) il bambino inizia a ciondolare con la testa e chiudere gli occhi, poi li riapre per pochi secondi e poi li richiude. In questo momento va posto nel lettino lentamente.
In quest'ultima fase è cruciale mettere il bambino a nanna non da completamente addormentato ma da quasi addormentato. Io me ne accorgevo perchè una volta messa giù Vittoria si agitava un pochino. Io le tenevo una mano sul viso e una sulla pancia e le facevo "shhhhhhhh shhhhhhh shhhhhhh" finche lei non si fermava.
Grandi aiuti in tutto ciò sono stati il ciuccio e il rumore bianco (noi usiamo il rumore della pioggia che io trasmetto da un vecchio smartphone ad una radiolina bluetooth così che il suono sia più cristallino e veritiero) che hanno poi, successivamente, creato per lei le associazioni del sonno che le permettono ora a 4 mesi di addormentarsi molto velocemente e da sola nel suo letto.

Per alcuni bambini può essere utile la tecnica dello swaddle (fasciarli) ma con Vittoria non ha mai funzionato perchè a lei piace alzare le braccia quando dorme.
E' stato però molto utile ridurre lo spazio attorno, per questo l'abbimo spostata dalla next to me (enorme all'inizio per un neonato) alla navicella, e stesso nella navicella ho ulteriormente ridotto lo spazio di manovra dei piedi mettendole una copertina arrotolata vicino al culetto per favorire la posizione a ranocchio che i neonati assumono naturalmente.
In oltre le ho dato una mia maglietta usata per farle sentire il mio odore.
Tutte queste cose sono state utilissime per aiutarci a stabilire una routine del sonno e ad abituare Vittoria sin da subito ad addormentarsi nel suo letto.

Siccome sono solo all'inizio di ciò che ho usato/mi è stato utile per il sonno nostro e della bambina, per ora mi fermo qui e parlerò in altri post di altri due libri (disponibili solo in inglese) che mi hanno aiutata grandemente e che consiglio a tutti!