venerdì 27 ottobre 2017

L'infertilità e la mia storia di Fede

Quello di oggi è un post che tratta di Fede. Del mio rapporto con Dio negli ultimi due anni e mezzo e di come, ancora una volta, ho capito che Lui ha un piano per noi, un piano buono, un piano prospero, e che se anche ci sembra di star andando incontro alla tempesta, Dio è lì che ci protegge e chi chiede di credere in Lui, che sa quel che fa. E questa, credetemi, è la parte più difficile.

All'inizio del nostro viaggio verso un figlio, avevo un livello di Fede altissimo. Eravamo reduci da un periodo tremendo della nostra vita, e ve ne ho parlato in questo post, e Dio aveva davvero risposto in modo perfetto alle mie preghiere (mio marito è ateo), non solo eliminando la fonte del disturbo ma aiutandoci a vendere un immobile del valore di 162.000 euro senza perdere un euro, in un tempo record (4 mesi) e aiutandoci a comprare la casa dove viviamo attualmente.
Quindi, il periodo in cui abbiamo iniziato la ricerca, mi sentivo spiritualmente molto forte, Dio mi aveva dato l'ennesima prova che era sempre con me e che se mi appoggiavo a Lui, sarei riuscita in tutto. In oltre, a 28 anni freschi, nemmeno compiuti, chi è che crede di non riuscire a procreare in tempo record? Nessuno...

Dopo i primi due mesi di tentativi a vuoto (miratissimi, con stick, osservazione del muco e dolori ovulatori) ovviamente mi si inizia ad insinuare un precocissimo dubbio che qualcosa non andasse, ma con chiunque ne parlassi mi faceva sentire stupida, due, o tre mesi di tentativi sono troppo pochi per dire ce c'è qualcosa che non va. In tutto questo io continuavo a pregare e a chiedere a Dio di donarci un figlio, ma iniziavo a sentire che l'alto livello di Fede si stava abbassando, perchè mi sembrava di parlare con Dio ma di non essere ascoltata. E purtroppo questa sensazione è solo peggiorata quando dopo altri 3 mesi di insuccessi, a gennaio 2016, convinco mio marito ad andare a fare uno spermiogramma.
Come di certo immaginate o sapete (perchè ci siete passati pure voi) leggere che tuo marito ha solo il 10% di spermatozoi mobili, per giunta lenti, è come essere travolti da una valaga che scende giù a velocità supersonica. Io e Marito eravamo distrutti, bloccati e svuotati di qualsiasi energia positiva.
Furono giorni bui. Giorni in cui ripensavo a tutti quelli che mi avevano detto che mi dovevo solo rilassare, che era colpa mia che ci pensavo troppo, che era troppo presto per preoccuparsi e indagare e avrei voluto sputargli in faccia, anche se erano nostri parenti o amici. Loro non capivano come ci si sente quando scopri che avere un figlio per te e tuo marito può essere una chimera, un'utopia o addirittura... impossibile.
In quel periodo ho pregato Dio di aiutarci ad affrontare questo infausto verdetto. L'ho pregato di fare un miracolo, di aiutarci a concepire naturalmente come aveva fatto per tanti altri cristiani che avevano rimesso nelle Sue mani la loro infertilità.
Ricordo che un collega a cui mio padre aveva raccontato la nostra situazione ci aveva suggerito di rivolgerci subito alla pma. E col senno di poi... aveva ragione da vendere. Ma io ero troppo orgogliosa. Ero troppo ferita da poter scegliere quell'opzione. Infondo erano passati solo 6 mesi! E anche il ginecologo che avevo visto di recente, dopo aver prescritto a mio marito una cura naturale a base di vitamina D e curcuma (a cui io poi aggiunsi la maca), ci aveva detto che secondo lui avremmo concepito da lì a sei mesi. Ve ne ho parlato in questo post.
Forti di questa cosa, continuiamo a provarci naturalmente, sempre con l'aiuto degli stick e mettiamoci pure la temperatura basale. Nel frattempo io mi ammalo di una candia recidiva fortissima, di cui mi porto gli stralci ancora oggi.
Il mio rapporto con Dio proseguiva in questa sorta di monologo in cui io gli parlavo, gli chiedevo di aiutarci a concepire, di farci questo dono, e dove invece continuavo a ricevere rispote negative, tipo la candida che scoppiò proprio a cavallo della settimana fertile di febbraio 2016 e continuò in modo aggressivo e pesante per mesi e mesi (tanto che a maggio di quell'anno nemmeno ci provammo perchè era impossibile per me avere rapporti). Mi sentivo come se Dio mi stesse ostacolando invece di aiutarmi! E invece, stranamente, nel campo medico tutto filava liscissimo! Ricevevamo gli appuntamenti in tempi brevi, le visite andavano sempre bene, con esiti incoraggianti (come l'ecodoppler di mio marito che rilevò solo un piccolo varicocele ma non inficiante). 
Ad aprile 2016, l'andrologo di mio marito, dopo aver visto il miglioramento che aveva ottenuto grazie alla cura naturale... non disse di proseguirla, perchè lui alle cure naturali non ci credeva, e prescrisse a mio marito un integratore chiamato genadis che assunse fino ad agosto! Risultato? Un disastro. Lo spermiogramma peggiore di sempre! Le sue forme normali che erano sempre state almeno il 5% ora erano solo 2%. Aveva un volume di spermatozoi aumentato, di certo, ma la motilità era calata a picco praticamente non migliorando affatto la situazione. 
NB: questo dottore è rinomato per essere uno dei migliori nel suo campo qui a Modena!
Aveva fatto più per noi il mio ginecoloco C. in 2 mesi che lui e il suo integratore chimico che in 4 mesi aveva distrutto tutto il progresso che mio marito aveva fatto. E aveva avuto pure il coraggio di dirmi che la maca aveva funzionato solo sui topi, stando ad uno studio che aveva trovato sui suoi preziosi siti di ricerca medica. A lui non importava di tutta la gente la fuori che aveva avuto risultati grazie alla maca... ma vabbè, sto divagando.

In quel monento, parlando dal punto di vista spirituale, mi sono sentita come se Dio mi avesse detto "adesso, vuoi starmi a sentire?". E' stato il primo momento, in un anno di tentativi, dove ho capito che mi stavo incaponendo così tanto su quello che IO volevo e su COME lo volevo che avevo perso di vista il vero significato della Fede: affidare i propri progetti nelle mani di Dio e lasciare che sia lui a guidarci per conseguirli.
Io dicevo di ascoltare Dio, ma di fatto non lo stavo facendo. Io non so perchè, ma Dio ci stava indicando la sempre la strada della pma. E può sembrare assurdo perchè, voi direte (e lo dicevo pure io) perchè, Tu che puoi curare la gente con un dito, non ci curi e invece ci indichi una soluzione medica? Ma poi ho pensato a tutti i malati di tumore (mia madre in primis) che probabilmente chiedono a Dio una guarigione miracolosa e poi, dopo la chemioterapia, la radio o le cure ormonali, guariscono e sono cancer free. Loro non ringraziano Dio per essere sopravvissuti? Lo incolpano per essere passati attraverso la chemio ecc? Io cosa farei al loro posto? Ringrazierei Dio per avermi dato la forza di passare tutto ciò e di poter raccontare la mia esperienza dopo, da viva e da libera dal cancro! Come poi ha fatto mia madre.

Piano piano, da agosto a dicembre 2016, dentro di me è avvenuta una lenta rinascita spirituale. Ho buttato via tutti i libri cristiani che avevo letto in cui le autrici e i loro mariti avevano ricevuto guarigioni miracolose in situazioni di sterilità maschile assoluta e ho capito che, se per loro aveva funzionato, Dio aveva in serbo la pma per noi. E oggi credo di aver capito anche il perchè, ma ve lo dico dopo.
Il 25 dicembre 2016 mi sono svegliata e ho sentito dentro di me che la pma era la nostra strada, che sarebbe stata dura, ma era la strada giusta per raggiungere il nostro obbiettivo: avere un figlio (potete leggerne qui). Ho pregato Dio di guidarci lunga questa strada che sapevo non sarebbe stata facile, di darmi la forza di superare i mille esami che dovevamo fare e di darmi la forza di farmi da sola tutte le punture che avrei dovuto fare e soprattutto, essendo io totalmente a digiuno di pma e di qualsiasi info a riguardo, a partire dai centri, le medicine ecc, ho chiesto a Dio di indirizzarci al centro giusto dove i tempi d'attesa erano nulli e dove avremmo pagato poco.
NB: io allora non sapevo nulla della Zucchi. Avevo guardato un po' qui e lì su internet ed ero orientata per un centro privato convenzionato, ma stavo guardando per il Florence o il Demetra, in Toscana, dove avremmo pagato il super ticket di 500 euro, più le medicine non passate dal ssn (tipo orgalutran, fertypeptil, gonasi).

Ancora oggi, dal giorno in cui abbiamo deciso di fare la pma, penso alla velocità con cui le cose si sono mosse, e soprattutto alla fluidità con cui sono andate! 
Mi spiego: prima di scegliere di fare la pma, vi ho detto che pregavo Dio ma era come se non lo sentissi... che le cose sembravano sempre mettermi i bastoni fra le ruote invece di aiutarmi... e questo perchè non è che Dio non mi stesse parlando, ma non lo ascoltavo! Lui ha cercato di dirmi per tutto il tempo di fare la pma, ma io ero troppo orgogliosa per dargli retta... non ero pronta.
Invece, dopo aver abbracciato l'idea della pma, tutti gli esami, gli appuntamenti, le informazioni sul centro, sui tempi ecc... tutte le mie paure, sono state dissipate nell'arco di poche ore. Se fino a prima mi sembrava di viaggiare su un calesse su una strada piena di buche e fango, adesso mi sembrava di stare su una lamborghini su di un'autostrada libera!
Grazie ad una mia cara amica del forum (santo forum dove mi sono iscritta nel lontano 2015 per cercare con le altre cacciatrici mensili la mia cicogna) che era stava affrontando lei stessa la pma (e ora è felicemente mamma) sono stata indirizzata alla zucchi dove praticamente il ticket era di soli 36 euro, contro i 500 della toscana. In oltre ho scoperto che tante altre persone del forum e non solo si erano rivolte lì e avevano avuto i loro bimbi proprio grazie al dottor Br. (sant'uomo a cui farò una statua). Decido quindi su due piedi di rivolgermi alla zucchi e loro mi mandano via mail tutti gli esami da fare.
Gennaio 2017 è stato dedicato interamente agli esami (infettivi, genetici, tamponi, spermiogramma). Il 3 febbraio facciamo il primo incontro con il dottor Br., che però ci da altri esami da fare :( Lì per lì la cosa mi scoccia un po', ma col senno di poi ho apprezzato questo zelo di Br. perchè è proprio questa sua scrupolosità che dopo mi ha fatta sentire al sicuro e considerata una persona e non un numero.
Intanto il mio rapporto con Dio è migliorato molto. Mi sembrava di nuovo di avere un dialogo con Lui. Gli chiedevo di guidarci, di aiutarci nella pma, di far si che andasse bene. Anche se non volevo fare l'ivm avevo fede che avrebbe funzinato. E infatti, ad aprile 2017 faccio l'ivm da cui estraggono 2 ovuli che diventano 2 embiorni top quality! Eppure, le beta sono a 0.
Ma, stranamente, non mi sono arrabbiata con Dio. Ho pianto, sì, ero triste, certo! Eppure sentivo che Dio mi stava dicendo "ti sto mostrando la strada". Hai fatto una prova e hai visto che le cose possono andare molto bene. Ho chiesto di fare una ICSI classica, perchè sentivo che era la cosa giusta da fare. Non me ne fregava nulla dell'iperstimolo. Non mi spaventava. Io sapevo che potevo produrre molto di più e che potevo avere dei blastocisti. Ne ero certa! E il dottore era d'accordo con me. 
Dopo l'ivm ho iniziato ad avere uno stato di grazia... mi sentivo felice, grata e piena. Non sapevo ancora cosa sarebbe successo, come sarebbe andata la seconda stimolazione, ma sentivo che stavo bene e che la mia vita era completa. Credo che questo sia quello che la legge di attrazione chiama la fase del "let go", lasciare accadere... ho chiesto a Dio, all'Universo, di avere un figlio e ora sto seguendo i consigli che Lui mi manda, senza stringere la presa ma lasciandomi trasportare da questo vento tiepido e rassicurante.

A luglio i miei bellissimi Charmender, Bulbasaurus e Squirtle vengono alla luce e vengono crioconservati.
E poi, da lì la storia è quella recente che sapete....

Il mio è stato un lungo cammino di Fede. Un cammino dove ho, di nuovo, dovuto imparare a lasciare le cose nelle mani di Dio, che lui sa meglio di me come le cose devono andare e volgere al meglio. Dio non cospira contro di noi, non ci fa dei tranelli, e non ci prepara vite orrende. Lui ha solo proggetti d'amore per noi. Solo che non sempre la strada per arrivarci è quella larga e bella, ma spesso è quella stretta e tortuosa. Ma nonostante ciò, lui è il nostro bastone per tutto il cammino.

E ho capito perchè Dio mi ha fatto passare tutto ciò (come ho capito perchè all'epoca della casa passai quello che ho passato): perchè per indole, io sono una che ama passare la propria esperienza agli altri per aiutarli, e adesso, sul forum, sul gruppo della zucchi, o anche in futuro se un'amica ne avrà bisogno, saprò come aiutarla non solo dal punto di vista pratico ma dal punto di vista morale e psicologico, perchè io per prima ci sono passata e so cosa vuol dire. E vi giuro, quando le ragazze a cui do consigli mi dicono che sono forte, che sono una guerriera, che sono un cratere di ottimismo, ci resto un attimo perchè io non mi sento affatto così forte, ma capisco che il mio supporto le aiuta ad affrontare quantomeno con un po' di tranquillità in più un percorso difficile.

Ora prego Dio tutti i giorni, non solo per la mia salute e quella del mio bambino (che l'altro giorno era 1,2cm e gli si vedevano i piedini nell'eco) ma per tutte le persone che affrontano la pma, che sono madri in divenire come me, perchè SO, per certo, che il potere della preghiera è potente e che se chiediamo a Dio qualcosa, nel suo nome, lo riceveremo. E il mio Charmy ne è la prova.

Spero che la mia testimonianza possa aiutare qualcuna che come me ha avuto dei dubbi di Fede, o chi magari non crede proprio e può vedere Dio attraverso la mia storia, o anche dare ancora più Fede a chi già ne ha da vendere.

"E l’Eterno cammina egli stesso davanti a te; egli sarà con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non ti perdere d’animo"
 Deuteronomio 31:8

E vi ripropongo questa canzone perchè è stata la colonna sonora di questi ultimi mesi e il momento in cui ho stretto tra le mani il test positivo mi risuonava come una marcia trionfale nella testa:

You split the sea so I can walk right through it. My fear were drowned in perfect love.
You rescued me and I will stand and Sing:
I am a child of God

(Hai separato il mare così che potessi attraversarlo. Le mie paura sono state spazzate via dal tuo amore perfetto. Mi hai salvato e io sono qui a cantare:
Sono un figlio di Dio)


8 commenti:

  1. Quanta energia positiva in questo post, a prescindere da cosa ognuna di noi stia cercando, fa bene percepirla!
    A differenza tua, il mio lato spirituale è sempre stato confuso, in standby, seppure per certi versi mi ritengo molto migliore di tanta gente che si proclama cristiana doc.
    Ho iniziato ad avvicinarmi a Dio quando il figlio tanto desiderato non arrivava, un po' arrabbiata, un po' delusa e un po' consapevole che non si poteva pretendere molto da chi avevo quasi ignorato fino quel momento.
    Non sai quante volte mi è venuta in mente la canzone di Ligabue "Hai un momento Dio?No, perché sono qua, insomma ci sarei anch’io.Hai un momento Dio?O te o chi per te, avete un attimo per me?"
    Alla fine quell'attimo per noi l'ha trovato e non c'è giorno che non lo ringrazi per la Topina.

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    1. sono contenta che la positività traspiri dal post. Era il mio intento!
      Io credo che non ci sia bisogno di andare in chiesa o fare cose da sepolcri imbiancati se poi dentro di sè non si è buoni (sono d'accordo quando dici che ti ritieni migliori di chi si proclama cristiano e poi non si comporta come tale). E sono certa che nel momento in cui hai chiesto, Dio ha agito, perchè hai fatto ciò che lui vorrebbe da tutti noi: che ci appoggiassimo a lui per affrontare i piccoli grandi problemi della nostra vita :) Sono felice di vedere che ti abbia benedetto con la tua bambina ^_^
      un abbraccio forte forte

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  2. Blue che dire è bellissimo questo post. Racconti perfettamente il tuo cammino con Dio che è stupendo. Io mi sono avvicinata alla fede in questo ultimo anno e mezzo. Ho sentito proprio la necessità di riavvicinarmi e anche mio marito è ateo. Non me la sono presa ma con Dio, ho sempre però sentito una mano sulla spalla che mi aiutava ad andare avanti. Ultimamente pratico un pò di meno ma comunque il pensiero è sempre li e lo ringrazio ogni giorno. Baci Blue!

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    1. ele, so che mi capisci perfettamente <3
      ti abbraccio forte forte

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  3. Un bellissimo post che sprigiona positività!

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  4. Che bel racconto! È buffo ma quello che scrivi l ho provato anch'io nel mio percorso, anche se con una fede diversa, quella nel. Buddismo. Alla fine questo ci dimostra che il bene è unico e che ci si può arrivare in modi diversi ma il risultato è sempre lo stesso! Siamo tutti parte di una stessa cosa e ne portiamo le tracce dentro di noi. ..un abbraccio! !!!

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