martedì 20 dicembre 2016

Almeno c'è la PMA

Torno qui dopo sei mesi.
No, non sono rimasta incinta, e anzi, abbiamo scoperto il 17 agosto che l'astenospermia di mio marito è peggiorata con l'assunzione dell'integratore datogli dal suo andrologo.
Per cui lo ha sospeso e per quattro mesi circa non ha preso nulla, fino ad ora dove ha ripreso ad assumere la Maca che almeno pareva aver sortito un certo effetto.
Io oscillo da momenti di euforia del tipo "ma sì; prima o poi ce la faremo; siamo giovani; Dio è dalla nostra; almeno c'è la PMA" a momenti di totale sconforto che di solito coincidono con il mestruo, in cui mi sento schiacciata dalla nostra situazione. E questo è uno di quei momenti.
La PMA è sempre più una spiaggia possibile, e pensarci non mi fa sentire meglio, ma anzi mi getta in uno sconforto enorme. Oltre al fatto che la scelta del centro è difficilissima poichè ci sono in ballo non solo dei soldi, ma anche il tempo, il cui scorrere mi spaventa tantissimo, è proprio il pensiero di non essere riusciti a concepire nostro figlio con i soli nostri mezzi a tormentarmi.
Mi domando se davvero il problema siano solo gli spermatozoi di mio marito, o se sia io a interferire in qualche modo anche solo con la mente... ormai nulla mi sembra più improbabile. Se prima avrei cavato gli occhi a chi mi diceva che la mi ansia inteferiva, oggi forse mi farebbe comunque arrabbiare, ma penserei poi che forse tutti i torti non ha. Anche se devo ammettere che ormai non ho più l'ansia del rapporto perfetto al monento perfetto, e nemmeno dell'"oddio questo è IL mese". Semplicemente sono più realista sul fatto che probabilmente per noi ci vuole più di un rapporto o di una serie di rapporti ben assestati.

Anche la mia fede vacilla in questo periodo. Forse perchè dopo l'ultimo referto ad agosto, avevo interpretato la cosa come un modo di Dio di richiamarmi a sè e di dirmi "vedi? hai passato un anno a preoccuparti di cosa potevi fare o non fare per raggiungere il tuo obbiettivo, e non hai lasciato che io facessi". Quindi ho adottato un altro modo di fare. Ho smesso appunto di preoccuparmi di cosa assumevamo (vitamine, integratori, medicine ecc), o di fare stick o di prendere la TB e fare altre cose simili. Siamo stati molto più sereni da quel punto di vista, e in generale, devo ammettere. Per alcuni di voi può sembrare assurdo, ma ho pregato, affidando a Dio e solo a lui l'outcome di questa storia. Ci siamo dati 6 mesi di tempo prima di procedere con la PMA. Ebbene, è scaduto il 4° mese qualche giorno fa con l'arrivo del mio ciclo. E il fatto di trovarci sempre nella stessa situazione mi fa sentire abbandonata anche da Dio, in cui ho sempre creduto fermamente.
Dio mi ha davvero sempre aiutata nel corso della mia vita. Se c'era un problema, io mi rivolgevo a lui affidandogli la situazione, e le cose si risolvevano. Spesso in tempi brevi, altre volte ci hanno messo più tempo, come per il lavoro. La soluzione migliore è sempre avvenuta, anche quando io avrei voluto che le cose andassero in modo diverso. ed è quello che sto cercando di dirmi ora... Che anche se io non vedo tutto il percorso che ho davanti, ma solo un pezzetto alla volta, Dio sa che desideriamo un figlio. Dio sa che voglio essere madre, e mi guiderà fino alla risposta alle mie preghiere.
Il fatto che fino ad ora non abbiamo avuto successo in modo naturale, mi fa pensare che la strada possa essere la PMA, anche se la cosa mi spaventa per tante ragioni. Il fallimento in primis. Ho paura di fare un buco nell'acqua e di aver fatto tutto per nulla. Il tempo che scorre inesorabile e le liste d'attesa che non aiutano mi fanno paura...
Ieri mio marito mi ha chiesto cosa sarebbe successo fra noi se tra X anni saremmo ancora stati senza figli. Ha paura che questo desiderio che è così grande per me possa allontanarci o rompere il nostro rapporto. Non so perchè lo abbia pensato. Forse perchè sa che io mi sentirei non completa nel mio percorso come donna se non dovessi riuscire a coronare il mio sogno, e teme che io possa voler cercare altrove quello che lui non può darmi.
Le sue parole mi hanno scavato un buco dentro. Non potrei mai lasciare mio marito per una cosa simile. L'unica cosa che potrei imputargli e di non aver fatto tutto ciò che è in suo potere per raggiungere il nostro obbiettivo. Però mi sono immaginata in uno scenario senza figli, e al momento l'idea mi fa stare malissimo. Come se non riuscissi ad accettare una fine del genere. Quando ci penso mi manca il respiro. Mi si stringe il cuore e sento il petto esplodermi mentre gli occhi si riempiono di lacrime in modo incontrollato.
Se ne parlo con qualcuno che non sia mio marito, anche se cerco di fare la dura o l'indifferente, sento distintamente che è solo un muro quello che ho messo su, che può crollare da un momento all'altro. Per questo cerco di evitare l'argomento più che posso con amici o parenti.
Mi domando sempre perchè è toccata a noi questa sorte. Se per colpa del fatto che ne ho sempre avuto così paura, di essere infertili dico, che alla fine si è materializzata. O se è il karma che controbilancia il fatto che io e mio marito ci amiamo, che abbiamo tutti e due dei bei lavori, che stiamo in una casa dove ci sentiamo bene, insomma... le famiglie del mulino bianco non possono esistere, dico bene? Ci deve essere sempre un neo. Qualcosa che disturba la gioia.
E io glielo permetto. Perchè se fossi più forte potrei concentrarmi su quello che ho, come fa mio marito. Se fossi meno egoista penserei che ho già mille fortune e il non poter avere un figlio è poca cosa in confronto alle sofferenze di tante altre persone. Io sono grata per quello che la vita mi ha riservato. E vorrei tanto infischiarmente di questo problema. O almeno vedere il lato positivo che c'è la medicina a venirci incontro... eppure non riesco. Paradossalmente mi fa stare meglio il pensiero che un giorno, per una BDC (botta di c**o) potrei rimanere incinta, che il fatto di dovermi affidare alla medicina per realizzare il mio sogno. Non so perchè... forse la spiegazione è che trovo ingiusto che ci venga impedito di fare dei figli nel modo classico, e ci resti solo il freddo laboratorio e tutta la sua burocrazia ed esami come scelta. Forse è questo che mi fa star male più di tutti. Eppure so che devo essere grata perchè almeno c'è la PMA.

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