domenica 8 aprile 2018

Scelta dell'ospedale e aggiornamenti (31+2)

Rieccomi! Stavolta sono stata cattiva e non mi sono fatta sentire per un po'.
Diciamo che dopo l'ultimo post ho avuto un periodo un po' di down emotivo, ma ora sta passando (grazie anche alla bella stagione) e sto molto meglio.
Vi aggiorno come sempre sulla piccola: abbiamo fatto l'eco di accrescimento venerdì. Lei sta benone: pesa 1,7kg x 42 cm ed è perfettamente in linea con l'eta gestazionale (spacca il giorno). E' già in posizione cefalica e la mia placenta è del tutto salita e normoinserita. La cervice è ancora lunga: 3.8cm, e menomale, poichè ho degli episodi di contrazioncine che durano però delle ore, quindi ero un po' preoccupata. Come al solito al policlinico di Modena sono molto scrupolosi, ma avendo tante pazienti, non hanno tempo per ascoltarti, e se hai dei dubbi te li tieni o li dici al tuo ginecologo. Io volevo chiedere loro come mi dovevo comportare con queste contrazioni: riposo? Posso andare a fare acqua gym per gestanti o mi devo limitare a passeggiate leggere? Non è stato possibile chiedere nulla poichè appunto, il loro compito era solo controllare la bimba e al massimo la mia placenta!
Sempre più convinta di non partorire a Modena... troppo caos e poca focalizzazione sulla singola paziente.

Sto iniziando quindi a vagliare gli ospedali dove partorire. Reggio Emilia era la mia prima opzione poichè è un centro di 3° livello con TIN e dove fanno l'epidurale. Non che io la voglia per forza, ma sapere di poterla avere, se serve,  potrebbe essere un punto a suo favore. Essendo già stata 2 volte al prontosoccorso ostetrico, ho avuto modo di testare un po' la bontà del reparto e del persona, e devo dire che mi piace molto! Resta il problema che essendo un ospedale molto grande che fa provincia, è pieno di gestanti, per cui non è detto che al parto l'ostetrica stia sempre con te, cosa che invece è più facile che avvenga nei centri piccoli. In oltre, se non erro, le stanze sono da 4 con rooming in dei bimbi (quindi al massimo della capienza sono 4 mamme + 4 bambini) e non è proprio il massimo, a mio parere.

La mia seconda scelta è Sassuolo. E' un ospedale molto rinomato di 2°livello. Non c'è TIN o epidurale, ma c'è una semiTIN e reparto pediatrico. Accolgono gestanti dalla 34ma settimana in poi (quindi neonati anche prematuri ma dai 2kg in su). Il reparto è molto bello e ordinato e ci sono 2 posti letto per ogni stanza, il che mi sembra più umano e gestibile anche per le mamme che vi soggiornano. Hanno 4 sale parto con tutti gli accessori per un parto naturale e libero (anche a Reggio sono attrezzati così) e in una stanza c'è anche la vasca. L'ostetrica che ci ha presentato il corso era molto gentile e disponibile e in generale l'ospedale ha rispecchiato le aspettative che altre mamme che vi hanno partorito mi avevano creato.
In tutti e due gli ospedali le ostetriche ti aiutano nel travaglio con i massaggi. La donna volendo può vocalizzare e /o ascoltare la musica che preferisce, usare la fitball o stendersi sul letto o sul materassino a terra, o comunque assumere la posizione che vuole.

Mi riservo di andare a vedere il 21 anche la presentazione del reparto di Reggio (e se mi chiamano per questo benedetto corso preparto anche quello di Scandiano che è un 1° livello) prima di scegliere. Diciamo che al momento Sassuolo ha un vantaggio su Reggio per la sua intimità e accoglienza, mentre ovviamente Reggio stravince per servizi offerti (epidurale e TIN di cui per potrei non avere affatto bisogno).

Parlando di me: ho messo su 10 kg che facendo il calcolo del mio BMI dovrebbero essere in linea.
Come dicevo a inizio post, sto meglio. L'arrivo di Vittoria non mi fa più così paura, anzi! Non vedo l'ora di conoscerla. Ormai ho tutte le cose necessarie in casa e dobbiamo solo muoverci a sgombrare da un divano la cameretta così da poter iniziare a montare il lettino e soprattutto la cassettiera/fasciatoio, perchè sennò non so dove riporre la sua roba che attende di essere lavata! 
Con mio marito le cose vanno bene. Come vi dicevo nello scorso post abbiamo chiuso i battenti per il momento da quel punto di vista, ma il nostro affiatamento si è fatto ancora più forte. Stiamo molto insieme e cerchiamo l'uno la vicinanza e le coccole dell'altro, il che è molto tenero e non mi fa sentire sola o abbandonata.
Spero che una volta partorito (e passato il tempo necessario dopo il parto) le cose tornino alla normalità anche in quel settore.
Viste le mie contrazioni, mi ha imposto di stare a riposo e ha deciso di iniziare già da ora a prendersi cura interamente delle faccende domestiche, come poi avrebbe fatto una volta arrivata Vittoria. Mi rendo conto di essere davvero fortunata ad avere un uomo come lui accanto. Mi fa sentire protetta, amata e unica. Se è possibile, lo amo ancora di più di prima della gravidanza. Sono certa che sarà un ottimo padre e non vedo l'ora di vederlo in quella veste e con nostra figlia tra le braccia.

Mi fa così strano pensare che praticamente un anno fa iniziavamo la prima stimolazione col cuore pieno di speranza e di dubbi poichè sapevo che l'IVM propostaci non aveva le stesse probabilità di una ICSI a livello di produttività ovocitaria. E un anno dopo, eccoci qui, a due mesi dalla nascita di nostra figlia. A un passo dal coronare il nostro sogno che ci sembrava così impossibile...
Io non so se ce l'avremmo mai fatta naturalmente. Probabilmente no (se non per una grandissima bdc).
La pma fa paura all'inizio. Sentirsi dire che le probabilità di un concepimento naturale sono scarsissime o addirittura inesistenti è dura! E accettare che l'unica via possibile è la fecondazione assistita non è affatto facile. Io stessa la vivevo come una sconfitta e questo mi ha impedito per un anno intero di intraprendere questa via. 
Penso ad alcune persone (tante) che conosco, che potrebbero farla e invece sono bloccate dalla paura o dall' rifiuto di essa, e intanto soffrono ogni mese. Oppure a quelle persone che si sono arrese, vuoi per i fallimenti passati, vuoi per l'età... vorrei potergli dire di non arrendersi. Di tentare finchè c'è la possibilità. Di fermarsi a due uniche condizione: se si è in pace con sè stessi e con questa scelta, o se si è fatto tutto il possibile che pensiamo di poter fare per realizzare il nostro sogno. Ma senza arrendersi prima.